giorgia meloni 25 aprile fascismo

ANCHE QUEST’ANNO, LA SOLITA SOLFA: È IL 25 APRILE E I LEADER DI DESTRA CERCANO “DIVERSIVI” PER NON FESTEGGIARE LA LIBERAZIONE – GIORGIA MELONI SI LIMITERÀ A ESSERE AL FIANCO DI SERGIO MATTARELLA ALL’ALTARE DELLA PATRIA - MATTEO SALVINI FA IL PROVOCATORE: PRESENTERÀ IL SUO LIBRO A MILANO, ALLA STESSA ORA IN CUI PARTIRÀ IL CORTEO PER LA LIBERAZIONE – IL COGNATO D’ITALIA, FRANCESCO LOLLOBRIGIDA, PER EVITARE DI INCAPPARE NELLE SOLITE GAFFE, È VOLATO A BARCELLONA… - QUANDO, NEL 2018, LA DUCETTA FACEVA IL VERSO A "BELLA CIAO": "O PARMIGIANO PORTAMI VIA"

PARMIGIANO PORTAMI VIA - GIORGIA MELONI NEL 2018 FACEVA IL VERSO A BELLA CIAO

1. 25 APRILE, MATTARELLA NEL PAESE DOVE NAZISTI UCCISERO 244 CIVILI

(ANSA) - Il 25 aprile il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo la cerimonia a Roma, si trasferirà in elicottero in Toscana per essere a Civitella in Valdichiana (Arezzo), paese dove il 29 giugno 1944 avvenne l'eccidio nazista costato la vita a 244 civili.

 

La mattinata del Capo dello Stato è stata interamente pianificata e un intero borgo lo attende con la bandiera tricolore esposta alle finestre già da giorni. Nella piazza è stata predisposta una tensostruttura per accogliere 270 personalità e autorità.

 

"Accoglieremo Sergio Mattarella insieme al presidente della Regione Eugenio Giani e al presidente della Provincia Alessandro Polcri col picchetto dell'Esercito - spiega l'iniziativa il sindaco Andrea Tavarnesi - Sergio Mattarella si recherà presso la Sala della memoria, quindi in chiesa per un momento di raccoglimento e sul luogo dell'eccidio, dopo raggiungerà la tensostruttura in piazza".

 

giorgia meloni ignazio la russa sergio mattarella

Inoltre "saranno presenti circa 40 familiari delle vittime della strage provenienti anche da altre città e dall'estero come la signora Nina - aggiunge il sindaco - Sono familiari diretti, di primo grado, come nipoti e figli di chi fu ucciso nell'eccidio del 1944. Siamo onorati di poter vivere questo momento con loro, ricordando i loro parenti".

 

E' in viaggio dalla Svezia, dove vive, Nina Cau, oggi 94enne, ma che aveva 14 anni quando i nazifascisti la lasciarono orfana dei genitori, i coniugi Giovanni Cau e Helga Elmqvist fucilati perché la madre era sospettata di essere una spia benché non lo fosse.

 

ORA E SEMPRE RETICENZA - IL 25 APRILE DI MELONI E LA RUSSA BY ELLEKAPPA

Nella tensostruttura troveranno spazio anche i ragazzi della scuola primaria e di quella secondaria di Civitella e di Bucine, le due realtà unite nel ricordo delle vittime della strage. Da Firenze invece arriveranno alcuni studenti del Parlamento regionale. "Sarà una giornata memorabile per tutti", ha detto il sindaco Tavarnesi. Tutti i Comuni della provincia di Arezzo hanno confermato la loro presenza con propri sindaci o altri rappresentanti e i gonfaloni.

 

2. 25 APRILE: ELLY SCHLEIN IN CORTEO A MILANO

(ANSA) - La segretaria del Pd Elly Schlein parteciperà domani alla manifestazione nazionale per la festa della Liberazione a Milano. Schlein, come già l'anno scorso, sarà al corteo con lo spezzone del Pd dietro uno striscione con la scritta 'Il fascismo non è un'opinione, è un crimine' che ricorda Giacomo Matteotti a cento anni dal suo omicidio. Insieme a Schlein ci saranno fra gli altri la segretaria regionale Silvia Roggiani e il segretario milanese Alessandro Capelli.

IL 25 APRILE DI MATTARELLA E MELONI - VIGNETTA BY GIANNELLI

 

3. DA SALVINI A MELONI, TUTTI I DIVERSIVI PER OSCURARE LA FESTA DEL 25 APRILE

Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per “la Repubblica”

 

Ormai è un tic, un’abitudine, se non una strategia: le feste della democrazia — 25 aprile, Primo maggio — sono ritenute un patrimonio della sinistra e dunque da salutare senza troppo clamore. Da celebrare con il minimo sindacale, parlando di cose diverse, facendo altro, magari organizzando contro-appuntamenti. Va così, nella maggioranza di governo di centrodestra.

 

[…] Stavolta tocca a Matteo Salvini aprire le festività a modo loro dei leader: a Milano, in una libreria a presentare il suo volume “Controvento”, non molto lontano da dove partirà — alla stessa ora di domani — il corteo per la Liberazione.

 

sergio mattarella all altare della patria 25 aprile 2023 2

«Scelta non casuale che poteva evitare», dice il sindaco Giuseppe Sala. Una scelta forse anche rischiosa, che ha acceso il dibattito: aveva già protestato l’Associazione dei partigiani, per cui «una parte del governo non riconosce il 25 aprile»». E si unisce Cecilia Strada, capolista del Pd alle Europee, il leader della Lega mostra «uno scarso senso delle istituzioni ma anche uno scarso senso di rispetto per Milano, città medaglia d’oro della Resistenza». […]

 

LOCANDINA DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MATTEO SALVINI IL 25 APRILE

È un copione che si ripete: l’anno scorso, in questo periodo, il presidente Ignazio La Russa ricordava che nella Costituzione non c’è la parola «antifascismo» e a Praga omaggiava Jan Palach, simbolo di una storia diversa, quella dove i cattivi sono i sovietici, «in un ripudio — si badi — delle aberrazioni di tutti i totalitarismi ».

 

E Giorgia Meloni? Si limiterà, come l’anno scorso, all’omaggio sotto l’Altare della Patria, al fianco del Capo dello Stato Sergio Mattarella. La premier, d’altronde, già nel 2015 diceva che la Liberazione «è una festa fatta per dividere non per unire» e aggiungeva con fierezza che lei preferiva celebrare il 24 maggio, e farlo sul Piave, «dove tanti italiani sono morti per la nostra terra ».

 

Gli altri dirigenti di FdI tagliano corto ma non danno troppo peso alla festa: «Dove sarò il 25 aprile? A Pescara, a montare il palco dell’assemblea del nostro partito», dice il responsabile organizzativo Giovanni Donzelli. «Questa sull’antifascismo — aggiunge Donzelli — è una polemica puntualmente sollevata dalla sinistra per motivi elettorali. Ma mi sembra che in Basilicata non sia servita a molto...». Va detto che un ministro proveniente da un’altra cultura, come Antonio Tajani, sarà alle Fosse Ardeatine. Mentre Gennaro Sangiuliano farà visita al museo di via Tasso. Ma i leader della Destra non deflettono dalla loro posa disincantata. […]

 

sergio mattarella e ignazio la russa all altare della patria 25 aprile 2023

DOVE SARANNO DOMANI LA PREMIER E I SUOI MINISTRI DIVISI ALLA PROVA DEL 25 APRILE NEL GOVERNO NON TUTTI FESTEGGIANO

Estratto dell’articolo di Federico Capurso per “la Stampa”

 

Ogni 25 aprile, sbuffa il dirigente di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, «esce fuori questa polemica sull'antifascismo». Eppure ogni 25 aprile, più di altri giorni, sembra emergere un interrogativo sul valore che alcune anime della destra riconoscono alla Liberazione.

IL 25 APRILE DI GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY MANNELLI

Questa volta, c'è il monologo dello scrittore Antonio Scurati, censurato dalla Rai e per questo recitato, domani, nelle piazze di numerosi Comuni italiani.

 

Sarebbe una buona risposta quella di un governo che compatto dimostri la necessità di dare forza alla Festa della Liberazione, partecipando alle celebrazioni. Sarebbe, ma sembra non sia questo l'anno.

 

[…] Dentro Fratelli d'Italia […] non festeggerà la Liberazione il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. Quanto meno non lo farà in Italia. È volato anche quest'anno a Barcellona, per essere alla fiera internazionale del settore ittico e alla presentazione della festa del brodetto marchigiano. Il 25 potrebbe essere libero da impegni, tornare a Roma, ma in ogni caso si tratterrà in Spagna. Non avrebbe appuntamenti istituzionali nemmeno la ministra del Turismo Daniela Santanchè.

 

IL 25 APRILE DI GIORGIA MELONI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Né quello dello Sviluppo economico Adolfo Urso, che però annuncia, per l'11 giugno, la presentazione di un francobollo per ricordare i cento anni dalla morte di Matteotti. Il ministro della Cultura Sangiuliano sarà invece al Museo della Liberazione, a Roma, mentre il titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, parteciperà a una cerimonia a Frosinone.

 

Tornerà nella sua Treviso, come ogni anno, il Guardasigilli Carlo Nordio, per «festeggiare la Liberazione». Ma, ricorda, «abbiamo ancora un codice penale fascista che gode di buona salute, mentre il codice intitolato a un eroe della Resistenza come Vassalli è stato demolito: un altro paradosso del nostro Stato».

corteo 25 aprile torino

sergio mattarella a cuneo 25 aprile 2023 LA STORIA SIAMO A NOI - IGNAZIO LA RUSSA BY MACONDO IGNAZIO LA RUSSA E IL 25 APRILE - BY VUKICLETTERA DEL MINISTRO SANGIULIANO PER IL PONTE DEL 25 APRILE

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....