QUESTA SERA SI BRUCIA A SOGGETTO - PASSANO I GIORNI ED È SEMPRE PIÙ CHIARO CHE LA “RABBIA ISLAMICA” CONTRO LE AMBASCIATE OCCIDENTALI È STATA COREOGRAFATA E PAGATA DA GRUPPI ORGANIZZATI, CHE L’HANNO FATTA COINCIDERE CON L’11 SETTEMBRE - VIDEO DEI SALAFITI CHE DISTRUGGONO LA SEDE USA DI TUNISI, RIAPERTA OGGI - IL “MODERATO” ERDOGAN INVECE DI CONDANNARE I VIOLENTI SE LA PRENDE COL FILMETTO: “L’ISLAMOFOBIA SIA CRIMINE CONTRO L’UMANITÀ”…


1 - FILM ANTI-ISLAM: AFGHANISTAN; VIOLENTA PROTESTA A KABUL
(ANSA-AFP) -
Oltre mille persone sono scese in piazza a Kabul per una violenta protesta contro il film anti-islamico prodotto negli Stati Uniti, bruciando auto in un'arteria della capitale afghana dove sono presenti, fra l'altro, installazioni e basi della Nato e degli Usa: lo dice la polizia afghana. Si tratta dei primi disordini a Kabul contro il controverso film, che ha causato violente manifestazioni in tutto il mondo islamico.

La protesta è cominciata verso le 6 del mattino e si è presentata subito molto più violenta di quella realizzata giorni fa dopo la preghiera del venerdì a cui avevano partecipato un migliaio di persone. I media locali hanno riferito che vi sono stati scontri fra un migliaio di dimostranti e la polizia nell'area di Pul-i-Charkhi e che qualcuno fra la folla ha anche utilizzato armi da fuoco, ma senza risposta da parte degli agenti. Non c'é ancora un bilancio ufficiale dell'incidente ma si è appreso che il comandante della polizia di Kabul, M.A.Salangi, é rimasto ferito ad una mano, insieme ad alcuni dei suoi uomini. Inoltre quattro veicoli, fra cui due della polizia, sono stati incendiati e numerosi negozi danneggiati.

Durante lo svolgimento del corteo vicino alla statale fra Kabul e Jalalabad i manifestanti hanno gridato slogan ostili agli Usa e all'autore del film anti-islamico che ha insultato il Profeta Maometto, e lanciato pietre, mentre gli agenti hanno risposto usando solo gli sfollagente per bloccare la marcia verso il centro della città dove si trova l'ambasciata degli Stati Uniti. Verso la fine della mattinata la protesta si è conclusa anche se centinaia di persone si sono raccolte vicino alla moschea di Eid Gah, ma in modo pacifico.


2 - TUNISI, RIAPRE AMBASCIATA AMERICANA
(ANSA) -
A tre giorni dall'assalto ad opera di integralisti islamici, riapre questa mattina l'ambasciata americana di Tunisi. Lo ha annunciato lo stesso ambasciatore, Jacob Walles. Tempi molto più lunghi, invece, per la riapertura della scuola americana di L'Aouina, che oltre ai danni provocati dai salafiti, è stata anche saccheggiata di parte del materiale didattico. In merito all'accaduto, Walles ha detto che chi ha attaccato l'ambasciata fa parte di "una minoranza che vuole distruggere le relazioni tra Tunisia e America".


3 - TUNISI, IN VIDEO ORGANIZZAZIONE ASSALITORI
(ANSA) -
Erano perfettamente organizzati i salafiti che, venerdì scorso, hanno attaccato e devastato l'ambasciata americana. Lo conferma un video, in esclusiva, del sito Business news, che mostra come i salafiti si siano mossi all'interno del parcheggio interno all'ambasciata, riservato alle vetture di diplomatici e personale. Le immagini mostrano gruppi di dimostranti che si "dividono" il lavoro: mentre qualcuno spacca a colpi di spranga finestrini e parabrezza, altri colpiscono la carrozzeria e un altro ancora squarcia tutte e quattro le gomme con un coltello.

Nel filmato si vede anche un uomo che, per fare ancora maggiori danni, colpisce una vettura con una grossa bombola di gas. Riprese anche scene del saccheggio dentro il compound dell'ambasciata, con salafiti che si allontanano portando oggetti prelevati da uffici o, addirittura, un grosso scooter.

VIDEO DEI SALAFITI CHE HANNO DEVASTATO L'AMBASCIATA USA A TUNISI: http://bit.ly/RXqSi2


4 - ERDOGAN,ISLAMOFOBIA CRIMINE CONTRO UMANITA'
(ANSA) -
Sull'onda delle polemiche e delle violenze suscitate nel mondo musulmano dal film su Maometto, ritenuto 'blasfemo', il premier islamico nazionalista turco Recep Tayyip Erdogan intende proporre a fine mese all'assemblea generale dell'Onu di proclamare 'crimine contro l'umanita" la 'islamofobia', riferisce oggi la stampa di Anakara.

Erdogan interverrà davanti all'assemblea Onu il 25 settembre a New York. Secondo il quotidiano filo-governativo Zaman, proporrà che le 'offese' ai valori religiosi dell'islam siano considerati 'crimini contro l'umanita". Secondo il giornale ieri Erdogan ritiene che siano necessarie "disposizioni nazionali e internazionali per combattere gli attacchi ai valori sacri".


5 - QUEI MANIFESTANTI «PAGATI» E LA REGIA OCCULTA DEI DISORDINI
MEDIA, FONDI DISCRETI E CATTIVI MAESTRI DIETRO IL CONTAGIO
Guido Olimpio per il "Corriere della Sera"

I «giovani arrabbiati» che hanno assaltato le ambasciate occidentali in Nord Africa ricordano i dimostranti mobilitati dai mullah contro il grande Satana. Persone che si infuriano a comando. Sono distratti da altro. Oppure pensano ad altro. Poi si ricordano che mesi prima qualcuno ha offeso il Profeta. E c'è chi li aiuta a concentrarsi sulla nuova causa. Suggerimenti che mandano all'aria la teoria - poco credibile - della spontaneità dei protagonisti delle gravi violenze.

E infatti con il passare dei giorni emergono altri dettagli sugli ispiratori della catena di eventi. Il video blasfemo risale all'inizio dell'estate ma è esploso a settembre. Era di fatto una pellicola clandestina che però è diventata nota grazie all'azione della cellula estremista copta in Usa e ai piromani che vivono in Medio Oriente. Non si è trattato di un piano (per ora non esistono le prove), però abbiamo assistito a mosse, almeno nelle ultime settimane in modo da far coincidere la rabbia con l'anniversario dell'11 settembre.

Il primo ministro egiziano Hisham Qandil, intervistato dalla Bbc, ha sostenuto che alcuni degli arrestati per l'attacco alla sede diplomatica americana al Cairo sono stati «pagati». Qualcuno, dunque, è andato nei quartieri più difficili della megalopoli ad arruolare i teppisti. Secondo un comunicato della polizia decine di loro erano dei criminali ricercati e altri avevano precedenti. L'informazione del premier Qandil è interessante. Tuttavia ha bisogno di essere integrata con un dato chiave.

Chi ha tirato fuori i soldi? Nostalgici del vecchio regime? O ambienti conservatori del Golfo? O ancora quei sauditi che alimentano l'estremismo islamico dal Marocco fino alla Siria? Magari i Fratelli musulmani, che conoscono alla perfezione quegli ambienti, possono accertarlo senza dover ricorrere ai servizi segreti. Probabilmente basta una telefonata. Possono anche contare su mediatori finanziari - ben noti anche in Europa - che ne sanno. Eccome. Solo che la questione può diventare imbarazzante per molti.

Sempre il governo egiziano potrebbe bussare alla porta dello sheikh Khaled Abdallah. L'esponente religioso ha attirato l'attenzione sul filmato blasfemo parlando dalla tv satellitare «al Nas» alla vigilia dell'11 settembre. E il predicatore ha un passato. Se muore una mosca è colpa dei cristiani, dei sionisti, degli americani. Quando 28 copti furono massacrati dalla polizia egiziana, Abdallah, parlando sempre dal pulpito televisivo, si è scagliato contro le vittime. Quando dozzine di persone morirono negli scontri tra tifosi spiegò che la colpa era del Mossad. A suo giudizio l'Egitto è vittima degli infiltrati, che per lui sono gli israeliani, l'Iran, gli omosessuali. Ne ha anche per i giovani manifestanti della Primavera, guardati con molto sospetto. Ed Abdallah ha degli imitatori salafiti in quei Paesi dove si sono avute le sommosse antioccidentali.

Nella vicina Tunisia la polizia ha arrestato Mohamed Bakhti, leader radicale protagonista di video con appelli a dimostrazioni forti. Sono invece ancora latitanti due suoi colleghi. Abu Ayub, personaggio che si è fatto intervistare ostentando la bandiera di Al Qaeda, e Abu Iyad, considerato la mente degli attacchi contro gli obiettivi statunitensi nella capitale. A dire il vero Abu Iyad non si è nascosto troppo: ieri era al funerale dei dimostranti uccisi dagli agenti e i suoi gli hanno fatto scudo impedendo che fosse bloccato.

Altro aspetto grave. I salafiti tunisini, in questi mesi, hanno imperversato con aggressioni nei confronti di professori, studenti, intellettuali. Ancora ieri alcuni giornali locali continuavano a spargere bugie sull'origine del video. Eccessi tollerati dal nuovo governo che ora si accorge della loro pericolosità. In realtà ha cercato di barcamenarsi per evitare lo scontro con quelli che comunque appartengono all'Islam politico. Scelta sbagliata perché i salafiti, in questa fase, non sembrano disposti a compromessi. E la vicenda del video californiano ha dato la possibilità a quanti manovrano di aprire un fronte usando non questioni terrene ma l'offesa al Profeta.

Quella che è stata la tempesta perfetta - 11 settembre, tensioni regionali, appelli qaedisti - ha dunque trovato energia in un sistema che ha usato i media, fondi discreti e i progetti di cattivi maestri che non sono così occulti.

 

PROTESTE CONTRO IL FILM CHE PRENDE IN GIRO MAOMETTO jpegIRAN PROTESTE CONTRO IL FILM SU MAOMETTO jpegproteste al cairo contro il film su maometto CHRIS STEVENS CON IL CAPO DEI RIBELLI LIBICI JALILj christopher stevens AMBASCIATORE USA IN LIBIA CAIRO PROTESTE AL CAIRO CAIRO TUNISIA ERDOGAN E OBAMA IN COREA DEL SUD KABUL

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO