berdini raggi romeo

UN BERDINI A TEMPO - LA RAGGI VUOLE SILURARE L’ASSESSORE MA INTENDE FAR PASSARE LA SUA DECISIONE PER UNA SCELTA “TECNICA” E NON PER LE SUE FRASI SU LEI E ROMEO - PER QUESTO AFFIDERÀ IL LAVORO SPORCO A UN “POOL DI ESPERTI” CHE DOVRA’ BOCCIARE BERDINI E SPEDIRLO A CASA - MARRA: “RISPONDERO’ ALLE DOMANDE DEI PM QUANDO SARANNO CHIUSE LE INDAGINI A MIO CARICO”

PAOLO BERDINIPAOLO BERDINI

Federico Capurso e Edoardo Izzo per “la Stampa”

 

Stanno per scendere gli ultimi granelli di sabbia nella clessidra che segna il tempo di Paolo Berdini alla guida dell' assessorato all' Urbanistica di Roma. «Leggo continuamente di sue interviste e dichiarazioni ma non so dove trovi il tempo», è la risposta gelida data da Virginia Raggi arrivando in Campidoglio. «La pazienza, soprattutto quella delle persone, ha un limite».

 

Una precisazione, quest'ultima, che nasconde tutti i problemi interni alla giunta pentastellata nella gestione del caso Berdini e fornisce, al tempo stesso, la chiave di volta della sua soluzione. Questioni pratiche e personali si intrecciano inesorabilmente. Dove la pazienza non personale, ma «istituzionale», diventa virtù da difendere ancora, per necessità, fino a quando la ricerca di un nuovo assessore all'Urbanistica non andrà a buon fine.

PAOLO BERDINIPAOLO BERDINI

 

E dove la pazienza personale, invece, «è finita da un pezzo. La fiducia non è ricostruibile, questo è chiaro», trapela dal Campidoglio. E dunque, inevitabilmente, anche «le basi per ricucire non ci sono più». Il tempo, perché la vicenda arrivi alla fine dei binari, lo dà il vicesindaco Luca Bergamo: «qualche giorno». Poi, con ogni probabilità, la spina verrà staccata.

 

Ma in questo strano cortocircuito tra attesa necessaria e pazienza finita, entra con forza l' esigenza di far passare il giusto messaggio ai cittadini. Non una vendetta, ma una scelta collegiale. Non per le sue frasi contro Raggi, ma per il lavoro svolto. Così, dalla riunione pomeridiana della sindaca con i consiglieri M5S, emerge la ricetta salvifica, spiegata dal presidente dell' Assemblea capitolina Marcello De Vito: «Una valutazione che, a prescindere dallo spiacevole episodio, attiene anche al merito del lavoro di Berdini. Fino a oggi, c'è stata qualche difficoltà nel rapporto con consiglieri e commissioni sui principali dossier».

 

RAGGI ROMEORAGGI ROMEO

Alla ricerca del motivo della cacciata, professionale e non personale, verrà messo un «pool di esperti», selezionato con dei colloqui negli ultimi giorni. In Campidoglio, però, mentre si guarda con un occhio al caso Berdini, con l'altro non si sottovalutano le questioni giudiziarie ancora aperte. Raffaele Marra, l' ex braccio destro della sindaca - che mesi prima del suo arresto minacciava: «se parlo io, viene giù tutto» - ha deciso di sottrarsi all'interrogatorio dei pm.

 

«Non risponderò a nessuna domanda fino a quando non saranno terminate le indagini a mio carico», fa sapere da Regina Coeli, dove è detenuto con l' accusa di corruzione. Il suo legale, l' avvocato Francesco Scacchi, spiega che il suo assistito vuole avere piena consapevolezza di tutte le contestazioni che i pm muovono nei suoi confronti e prendere visione degli atti La procura è orientata a chiedere il giudizio immediato, entro il 16 marzo.

RAGGI DE VITORAGGI DE VITO

Ma in ballo ci sono anche altre indagini che lo riguardano.

 

Dalle accuse di abuso d' ufficio (in concorso con Raggi) per la nomina del fratello Renato alla guida del dipartimento Turismo, all' abuso per la nomina di Salvatore Romeo a capo della segreteria politica della sindaca, fino al caso polizze, «di cui non ne so nulla», sostiene Marra. Intanto, l' avvocato di Raggi, Alessandro Mancori, dovrebbe consegnare ai pm le memorie difensive entro la prossima settimana, così come il legale di Salvatore Romeo, Riccardo Luponio.

 

RAFFAELE MARRARAFFAELE MARRA

Da quel momento, la palla passerà alla procura che nel giro di poco potrebbe disporre la chiusura delle indagini con il possibile rinvio a giudizio degli indagati.Tante questioni sul tavolo, che danno il senso della fretta con cui si vorrebbe chiudere al più presto la questione Berdini. Anche perché, per dirla con Totò, ogni limite ha una pazienza.

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