1- IL MENSILE SATIRICO TEDESCO “TITANIC” DEDICA UNA TRUCIDISSIMA COPERTINA AL “SUO” RATZINGER, CHE NE FA BLOCCARE LA PUBBLICAZIONE: IL PAPA CON UNA MACCHIA DI PISCIO DAVANTI (E DI MERDA DIETRO) E IL SOTTOTITOLO: “ALLELUJA, TROVATA LA PERDITA” 2- GIOCO DI PAROLE IN TEDESCO: “UNDICHTE STELLE” SIGNIFICA SIA “PERDITA” CHE “TALPA, FUGA DI NOTIZIE”, CON ESPLICITO RIFERIMENTO ALLO SCANDALO DEI “CORVI” VATICANI 3- ‘’TITANIC’’ HA DIFFUSO SUL SUO SITO LA COPIA DI UN FAX IN CUI L’ARCIVESCOVO BECCIU, PER CONTO DI BENEDETTO XVI, DÀ MANDATO ALL’AVVOCATO TEDESCO GERNOT LEHR DI PROCEDERE LEGALMENTE CONTRO “LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI PERSONALI” DEL PAPA 4- ALLE POLEMICHE IL DIRETTORE DI “TITANIC” METTE UNA FANTA-PEZZA: “MA NO, SI È SBRODOLATO CON L’ARANCIATA FANTA, STAVA FESTEGGIANDO LA SOLUZIONE DEL VATI-LEAKS”

Fabrizio Numi per www.ilfattoquotidiano.it

L'ultima copertina del mensile satirico tedesco Titanic non è piaciuta a Papa Benedetto XVI, che ha deciso di procedere per vie legali contro il giornale ed è riuscito a farlo bloccare. Il tribunale di Amburgo ha infatti emanato un provvedimento d'urgenza che vieta al mensile di diffondere, anche su internet, la copertina e la quarta di copertina dell'ultimo numero, pena una sanzione pecuniaria. Le copie già in commercio non saranno però ritirate.

Al centro dello scontro ci sono due immagini pubblicate sul numero di luglio di Titanic, il più noto magazine satirico tedesco. In copertina si vede il Papa con una vistosa macchia gialla sull'abito talare, in corrispondenza delle parti basse, e la scritta: "Halleluja im Vatikan - Die undichte Stelle ist gefunden", cioè "Alleluia in Vaticano. Trovata la perdita".
L'espressione "undichte Stelle" è un gioco di parole: in tedesco significa sia "perdita" che "talpa", "fuga di notizie", un'evidente allusione allo scandalo Vatileaks. Sulla quarta di copertina si vede invece il Papa di spalle, stavolta con una macchia marrone sulla veste bianca e la scritta "Noch eine undichte Stelle gefunden!" ("Trovata un'altra perdita!").

Titanic ha diffuso sul suo sito la copia di un fax in cui l'arcivescovo Angelo Becciu, per conto di Benedetto XVI, dà mandato all'avvocato tedesco Gernot Lehr di procedere legalmente contro "la violazione dei diritti personali" del Pontefice. Titanic "oltrepassa la misura di quello che è accettabile", ha commentato il portavoce della Conferenza episcopale tedesca, Matthias Kopp.

Dure critiche sono arrivate anche dal responsabile del gruppo dei cattolici cristiano-sociali nel partito della Csu (la gemella bavarese della Cdu), Thomas Goppel: "Non ci si comporta così con le persone, tanto meno col Papa, in tal modo non si diffama solo la persona del Santo Padre, ma anche l'incarico che ricopre e l'istituzione della Chiesa" ha detto Goeppel all'agenzia tedesca dapd. Personalmente, ha aggiunto, "toglierei la licenza di scrivere" a chi si comporta così.

Il direttore di Titanic, Leo Fischer, ha reagito con sarcasmo. Benedetto XVI deve aver capito male: la copertina, ha spiegato, mostra il Papa che festeggia per la risoluzione dello scandalo Vatileaks e che, trascinato dall'entusiasmo, si rovescia addosso la Fanta, una bevanda di cui è un grande appassionato. E la quarta di copertina? Nella gioia del momento il Papa deve essersi seduto su una torta, ha detto Fischer. Titanic, ha aggiunto, spera "in un colloquio personale" col Pontefice per chiarire il tutto.

Secondo il mensile si tratta della prima volta che un pontefice avvia un procedimento di diritto civile contro il magazine, che esce da oltre trent'anni ed è già stato portato più volte in tribunale da politici, manager e dalla stessa Chiesa cattolica. "Attenzione: comprate velocemente l'attuale numero, verrà presto proibito", si leggeva sul sito di Titanic prima della diffusione della sentenza di ingiunzione del tribunale di Amburgo. Ora, in cima al sito, compare il seguente avviso: "Avreste dovuto comprare l'attuale numero! Ora il Papa l'ha proibito".

 

LA COPERTINA DI TITANIC CON RATZINGER jpegLA COPERTINA DI TITANIC CON RATZINGER jpegtitanic titanic komplett Titanic Leo Fischer

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…