1. QUELLO CHE I GIORNALONI DI LOR SIGNORI NON VI DIRANNO MAI È CHE RE GIORGIO HA MISERAMENTE FALLITO. IL SUO GOVERNINO DI LARGO INCIUCIO PD-PDL NON REGGE L’URTO DELLA PREVEDIBILISSIMA ROVINA GIUDIZIARIA DEL BANANA. IL QUALE, COM’ERA PREVEDIBILE, ALLA FINE SI È COMPORTATO DA CAIMANO (SE IL TUO “SOCIO” TI MANDA IN GALERA, CHE FAI?) 2. SE BELLANAPOLI AVESSE UNA PAROLA SOLA DOVREBBE DIMETTERSI E MANDARE L’ITALIA AL VOTO IL 24 NOVEMBRE. DEL RESTO, IL RICORSO ALLE URNE È LA SOLUZIONE PREFERITA DELLA C.I. MERKEL E DAL SUPREMO POSTINO DELLA STABILITÀ MONETARIA, DRAGO DRAGHI 3. I MANEGGI PARLAMENTARI, CHE QUANDO LI FA IL BANANA SONO IMMORALI, VENGONO APERTAMENTE AMMESSI E QUASI AUSPICATI DAL QUIRINALE CON L’APPOGGIO, TRAMITE I LORO GIORNALI, DELLE PRINCIPALI BANCHE DEL PAESE (HANNO UN GRAN BISOGNO DI UN GOVERNICCHIO DEBOLE E MALATO PER COMPLETARE INDISTURBATI LA STAGIONE DEI SALDI)

a cura di Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota)

1. CHE FAI, TI CACCI?
Quello che i giornaloni di Lor signori non vi diranno mai è che Re Giorgio ha miseramente fallito. Il suo governino di Largo Inciucio, costruito sull'alleanza con il Pdl, non regge l'urto della prevedibilissima rovina giudiziaria del Banana. Il quale, com'era ampiamente prevedibile, alla fine si è comportato da Caimano.

Se Bellanapoli avesse una parola sola, e non la lingua biforcuta del vecchio Migliorista Atlantista, dovrebbe immediatamente dimettersi e mandare l'Italia al voto il 24 novembre. Del resto, il ricorso alle urne in tempi rapidissimi è la soluzione preferita della C.I. Merkel e il supremo postino della stabilità monetaria, Drago Draghi, lo ha già fatto sapere a Re Giorgio nella cena degli Ottimati andata in scena a casa Scalfari (mancava solo Bergoglio, ma pare abbia telefonato all'ora dello Zibibbo).

Invece adesso inizia una settimana di pasticci e di compravendite senatoriali, con la consueta regia del Quirinale e l'appoggio, tramite i loro giornali, delle principali banche del Paese. I nostri rispettabili istituti di credito hanno un gran bisogno di un governicchio debole e malato per completare indisturbati la stagione dei saldi (Telecom, Alitalia, Ansaldo) e dei riassetti gattopardeschi (Rcs, Tassara, Mps, Carige, Bpm). Dare tutta la colpa al Banana adesso è troppo facile.

Il Banana è un pezzo di Italia. Non è un miliardario che ha vinto alla lotteria, ma un tycoon cresciuto in un sistema politico ben preciso e con appoggi bancari (Mps, Bnl, Banca di Roma) ben definiti. Non è un asteroide piovuta dallo spazio per impedire che i moderati italiani avessero una guida moderata, ma è da oltre vent'anni la faccia stessa dei moderati italiani. Tendenzialmente refrattari alle tasse, alla legalità e al senso di responsabilità. Non tornano per caso, le monarchie.

2. ASPENIO, FACCI IL BIS!
La velinazza di giornata dal Quirinale ci viene recapitata dalle colonne piombate del Corriere: "Napolitano, le tappe per evitare la crisi. Voto di fiducia e un ‘sì' fino al 2015. Incontro di un'ora e mezza con il capo del governo. ‘Incertezza sugli sviluppi'. I nomi di Amato e Saccomanni".

Sublime, questo distico di pagina 2: "Il capo dello Stato è rimasto colpito dal ‘pericoloso disinteresse' della classe dirigente". Ma che è successo? Sul trenino Italo ha per caso viaggiato nello stesso scompartimento di un azzimato capellone con le scarpe di daino che parlava solo di Formula Uno (fotomarketta a p. 2)?

I maneggi parlamentari, che quando li fa il Banana sono immorali, vengono apertamente ammessi e quasi auspicati in un pezzone di Dino Martirano: "Le tre opzioni per salire a ‘quota 161'. Il peso dei senatori a vita. Il futuro della legislatura si gioca a Palazzo Madama. Caccia a dissidenti 5 Stelle e ‘responsabili' pdl. Il no preventivo di Grillo rende impossibile lo ‘spostamento a sinistra'" (Corriere, p. 10). L'offerta si completa con l'intervistina a Elmar Brok, eurodeputato tedesco: "Il Ppe è pronto ad accogliere chi lascia Forza Italia" (p. 11).

Per la Stampa, "Mancano diciannove voti per una nuova maggioranza. Tra i 5 Stelle c'è chi vorrebbe approvare la legge di stabilità e cambiare il Porcellum. Sel sarebbe pronta a votare un Letta-bis se il Pd ‘decide di rompere con il passato'" (p. 11). Lettanipote, del resto, pare abbia fatto i suoi calcoli nel corso della chiacchierata con Re Giorgio: "Premier certo: ho la maggioranza. Dimissioni dei ministri congelate. Per attrarre i ribelli berlusconiani fissa un orizzonte: ‘fino al 2015'. ‘Non farò la fine di Prodi, appeso a 2 voti, serve una maggioranza ampia" (Messaggero, p. 3).

Non ci sta, comprensibilmente, il Giornale di Berlusconi fratello: "Letta e Napolitano al mercato dei voti. Pastette di palazzo. Si cercano parlamentari pronti a tradire per il governicchio. Spunta l'ipotesi Saccomanni" (p. 1). De Gregorio indisponibile alla pugna. Grave errore, per il Pdl, non aver candidato Lavitola.

3. NANO DECADENCE (CHIAMATE UN DOTTORE!)
Intanto il pallonaro di Hardcore racconta che finalmente ha dormito bene, "dopo 59 notti di insonnia". E gli effetti del rimbambimento si vedono tutti. "Nel Pdl è l'ora del Big Bang. Alfano: fermiamo gli estremisti, gli ex ministri si dissociano dai falchi. Oggi sfida nei gruppi. L'ipotesi di una scissione. I contatti con gli esponenti di Udc e Scelta Civica per dar vita a un centro moderato". "Berlusconi vuole il voto: ‘No ai traditori'. Stabilità e spread, un imbroglio'. Lettera dei figli: ‘Saremo sempre con te" (Repubblica, pp. 2-3). "B. rabbia e paura. ‘Siete fuori'. Oggi la conta. Messaggi tv e telefonate. Apre su legge di stabilità: ‘Potremmo votare'. Poi invoca le urne" (Cetriolo Quotidiano, p. 3).

Il Corriere della Stabilità offre ampio spazio alla fronda in Forza Italia. "Alfano ‘diversamente berlusconiano'. Ministri, il giorno delle dissociazioni. Quagliarello: Forza Italia è sembrata Lotta Continua". "Lorenzin: no a un partito modello Alba Dorata". Lupi: bisogna essere seri. Ancora tre giorni per salvare il governo. ‘Vicino al Cavaliere cattivi consiglieri" (pp. 6-9).

Sul Messaggero, "Il rovello di Angelino: sfidare Silvio e contarsi ai gruppi sul sì a Letta. Pressing dell'ala moderata sul segretario: adesso tocca a te guidarci" (p. 4). E soprattutto, altra intervista di Quagliarello che questa volta dice: "Stiamo valutando se dar vita a un nuovo partito" (p. 5).

Veramente comico il titolo del Giornale sui malpancisti del partito: "I dubbi di Alfano sui toni duri: io diversamente Berlusconiano" (p. 2). Ma a fianco (p.3) ecco la linea ufficiale: "Il Cavaliere tira dritto: chi non è con me è fuori. Berlusconi replica alle colombe invocando l'unità di Forza Italia. E a Napolitano fa sapere che non farà passi indietro: ‘Il Letta bis non ci interessa, elezioni subito".

E in attesa dei processi di Bari e Napoli che tanto spaventano il Cainano, si scopre che Gianpy Tarantini è diventato consulente per l'Italia del principe del Qatar (Corriere, p. 9). Veramente una scelta di grande immagine e alto profilo.

4. MA FACCE RIDE!
La Carfagna paragona il Banana a Einstein: "Le grandi personalità hanno sempre ricevuto violenta opposizione da parte delle menti mediocri". Questa l'ha sparata a Napoli mentre, insieme all'ex ministro Nitro Palma, spegneva le candeline in contumacia su una pacchianissima torta con l'effige del Caro Leader (foto sul Corriere, p. 5).

Angolo del buon umore anche sul Giornale intestato a Paolino Berluschino: "E ad Arcore si commuove per la lettera dei figli. Arrivano due torte con una "S" decorata: come Silvio e come Superman" (p. 3). E anche come Supercazzola.

5. NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Un po' di sano terrorismo stabilizzatore non poteva certo mancare sui giornaloni di Lor Signori. "Deficit, Imu, occupazione e missioni. Allarme del Tesoro: servono 5 miliardi. I conti con la crisi: con nuovi tagli servizi a rischio. Le coperture del Pdl non reggono" (Corriere, p. 13).

Sfilata di padroni del vapore (fritto) sulla Stampa: "Banchieri e imprenditori. La crisi politica fa paura. Dal taglio del rating alle sanzioni Ue, i timori dei manager. Ghizzoni: faccio un appello al Parlamento e alle forze politiche. Gros-Pietro: l'aumento del costo di finanziamento del debito è un problema grave. Recchi: Destinazione Italia era un programma importante per gli investitori esteri. Squinzi: ci sono politici che hanno perso il contatto con la realtà" (p. 11). Peccato che a finanziarli siete voi.

6. SCUCCHIAIANDO CUCCHIANI
Tocca leggere il romanissimo Messaggero per trovare un retroscena degno di questo nome sull'ultima impresa dei due arzilli vecchietti di Intesa, Abramo Bazoli e Guzzino Guzzetti: la cacciata di Cucchiani. Lo firma Osvaldo De Paolini: "L'era dell'uomo Allianz è durata 21 mesi, ma l'idillio con Bazoli è finito molto prima. Una visione opposta di mission aziendale e qualche siluramento di troppo alla base dello strappo finito in dimissionamento" (p. 9).

Toni burocratici, invece, su Repubblica: "Intesa Sanpaolo dà l'addio a Cucchiani. Al suo posto promosso il dg Messina. Ieri i consigli straordinari per il cambio della guardia. L'accelerazione decisa per evitare turbolenze al titolo. Francesco Micheli entra nel Cdg" (Repubblica, p. 15).

Approccio notarile anche al Corriere - ma c'è da capirli, con tutti i debiti che hanno - : "Soluzione lampo per Intesa, Messina alla guida. Cucchiani si dimette dopo l'ultimo confronto con Bazoli e Gros Pietro". "Telecom primo dossier sul tavolo. Giovedì al consiglio attese le dimissioni di Bernabè e la nomina di Sarmi" (p. 15). La Stampa invece si lancia in un imbarazzante santino di Messina ("La veloce ascesa del banchiere della Luiss", p. 24).

7. NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN
"Da Mps a Intesa, gli scheletri nell'armadio del credito". Sulla prima pagina di Affari&Sfiganza di Repubblica, Massimo Giannini sciorina i panni sporchi delle bancone italiane, tra crediti agli amici degli amici e operazioni "di sistema", e ricorda quello che nessuno vuole mai ricordare: "Avrebbero bisogno di una ripatrimonializzazione di quasi 100 miliardi. Tutti sanno tutto. Ma chi ha il coraggio di aprire quell'armadio e di provare a ricomporre le ossa del tirannosauro?".

8. FREE MARCHETT BANCARIA
"Unicredit. Mille giorni dopo più mercato e niente salotti. Ghizzoni da tre anni al volante, così ha cambiato la banca. Fondazioni meno potenti e nuovi capitali dall'estero. L'Italia al centro". Sul CorrierEconomia, Stefano Righi oggi si supera. E anche il finale ha il suo perché: "Ma il tema vero sembra essere la concessione di credito ("sano") e il supporto dell'export: sono 10 mila le aziende che hanno varcato i confini sfruttando la rete Unicredit, alla scoperta di un nuovo mondo. Un altro mondo" (p. 8). Un porco mondo.

9. LA MISTERIOSA STORIACCIA DI RCS SPORT
Sarà un caso, ma mentre sta cercando di portarsi via la sede per quattro soldi, il fondo Usa BlackRock compra due paginate di pubblicità sul Corriere (20-21), che di questi tempi è tanta roba. I giornalisti del quotidiano cloroformizzato e diretto dal don Flebuccio de Bortoli rispondono con un comunicatone in cui ricordano che sono contrari all'ardita operazione immobiliare.

E già che ci sono sparano una bella sassata a Scott Jovane sugli ammanchi a Rcs Sport: "Il Comitato di redazione chiede che venga avviata ogni azione per il recupero delle somme sottratte, investendo quanto prima la Guardia di Finanza e la magistratura" (p. 22). Alla prossima, gli fanno arrivare un bell'avviso di garanzia?

10. ULTIME DA UN POST-PAESE
Le nuove avventure in toga di Ahmadiningroia fanno scoppiare un altro casino. "Ingroia avvocato abusivo: aperti due procedimenti. Al processo sulla trattativa Stato-mafia come legale senza aver giurato. E spunta la norma: l'ex pm non può esercitare a Palermo nei prossimi due anni" (Giornale, p. 11). Uno così, solo B. poteva inventarlo. Per screditare l'intera magistratura.

colinward@autistici.org

 

NAPOLITANO E TESTA BERLUSCONI Napolitano - BerlusconiBERLUSCONI E NAPOLITANO de bortoliMARIO DRAGHI E ANGELA MERKEL Draghi, Merkel e Monti FABRIZIO SACCOMANNI GIULIANO AMATO NAPOLITANO CON MONTEZEMOLO E MARCHIONNE FOTO REPUBBLICA jpegBERLUSCONI VERDINI ALFANO INAUGURAZIONE SEDE FORZA ITALIA FOTO LAPRESS Beatrice Lorenzin lupismorfia MARA CARFAGNA LAURA RAVETTO MARIASTELLA GELMINI FOTO LAPRESSE ENRICO CUCCHIANI A BAGNAIA CUCCHIANI A BAGNAIA DeBenedetti Bazoli Geronzi 09 gianmaria gros pietro m riccardiNAPOLETANO E GHIZZONI A BAGNAIA berlusconi b lorenzin carfagna palma torta di compleanno

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