giuseppe conte giorgia meloni

REGOLAMENTO DI CONTE – PEPPINIELLO APPULO SALE SULLE BARRICATE E PROMETTE UN'OPPOSIZIONE “INTRANSIGENTE” ALLA MELONI, DALL'UCRAINA AL REDDITO DI CITTADINANZA – E IL PD, TERRORIZZATO CHE SI CREI UN ASSE TERZO POLO-DUCETTA, NON SA SE RICUCIRE COL M5S O NO (TANTO PER CAMBIARE) – BOTTURA: “GIUSEPPE CONTE TER HA RIMPROVERATO A MELONI DI RIFARSI AL GOVERNO DRAGHI, CHE GIUSEPPE CONTE BIS HA SOSTENUTO PER TUTTO IL TEMPO, E…”

 

1 - CONTE TER

Estratto dell’articolo di Luca Bottura per “La Stampa”

GIUSEPPE CONTE ALLA CAMERA

 

[…] Giuseppe Conte Ter ha rimproverato a Meloni di rifarsi al Governo Draghi, che Giuseppe Conte Bis ha sostenuto per tutto il tempo, e ha stigmatizzato la polizia che, quando Giuseppe Conte Uno era al Governo, identificava chiunque passasse a meno di venti metri da Salvini senza almeno farsi un selfie. Il classico regolamento di Conte. […]

 

2 - CONTE: "PACE E REDDITO, NOI INTRANSIGENTI"

Carlo Bertini per “La Stampa”

 

A fine giornata si diffonde un piccolo giallo sui complimenti che Enrico Letta avrebbe fatto a Giuseppe Conte per il suo discorso, circostanza resa nota dai 5stelle e negata però dal Pd: «Si sono solo salutati per il primo giorno insieme in aula», ammettono dal Nazareno. Comunque sia andata, un segno di disgelo. In aula ogni truppa applaude il suo leader e il terzo polo lancia carezze al premier.

 

GIUSEPPE CONTE

«Mai visto un autogol così clamoroso come quello di Debora Serracchiani che accusa Meloni di volere le donne un passo indietro agli uomini». Non è un membro del governo a commentare così un botta e risposta che ha portato la premier a rispondere caustica, «mi guardi onorevole Serracchiani, le sembra che io stia un passo dietro agli uomini?». No, è Carlo Calenda, che fa calare un brivido freddo sulla schiena dei dem, timorosi che si crei un asse Terzo Polo-Meloni.

 

A dimostrazione di quanto siano unite le forze anti-governo in questa contesa, basta sentirle in aula. «Un'opposizione implacabile, intransigente», quella che annuncia Giuseppe Conte. Che in serata incontra Beppe Grillo e in aula erige un muro a difesa del reddito di cittadinanza. E attacca sull'Ucraina.

CHIARA APPENDINO GIUSEPPE CONTE

 

 «Lei non ha mai accennato all'unica via d'uscita: pace. Le ricorda qualcosa?», domanda portando la mano all'orecchio in segno di irrisione. «Saremo alternativi, ma quando dovremo fare scelte insieme sul tema dell'Ucraina, lo faremo», dice invece Enrico Letta. Che promette, «saremo guardiani inflessibili della Costituzione, no al presidenzialismo».

 

«Con fatti credibili, faremo le nostre proposte», tende invece la mano Matteo Richetti, a nome di Azione e Italia Viva. In queste diverse sfumature di grigio si misura la postura delle opposizioni di fronte al nuovo governo. Da quella radicale dei 5stelle, a quella più morbida del Pd, fino a quella disponibile del Terzo polo.

 

francesco silvestri giuseppe conte barbara floridia delegazione m5s alle consultazioni al quirinale

Ma fuori dall'aula, le reazioni dei dem tradiscono l'ansia per la capacità della premier di occupare anche il terreno della sinistra. Non liquidano infatti solo con parole sprezzanti «il comizio e il discorso tipico della destra romana, pieno di demagogia e luoghi comuni, della nuova Alemanno», come fa Andrea Casu.

 

Ammettono pure «che è stata brava e insidiosa», copyright Matteo Orfini. «Perché entra nel terreno tipico della destra sociale su lavoro e pensioni, mettendoci in crisi», nota l'ex presidente Pd. In disaccordo con Marianna Madia. Non solo in cortile, anche in aula il Pd si divide. Andrea Orlando è l'unico ad applaudire l'uscita contro «un modello di mercato non degno di un Paese libero e occidentale».

 

giuseppe conte al quirinale per le consultazioni

Lorenzo Guerini è l'unico a spellarsi le mani quando lei ringrazia l'impegno delle forze armate. Gianni Cuperlo e Roberto Speranza non si muovono. E se i dem sono in ordine sparso, i 5stelle si uniscono a Conte che mena fendenti: quando accusa Meloni di «strizzare l'occhio a istituzioni finanziarie internazionali, il che spiega un'opposizione compiacente con Draghi». E quando insinua «il dubbio che troverà appoggi dai banchi dell'opposizione».

 

Letta le imputa di «ammiccare ai No Vax», bolla il suo silenzio sui temi caldi, «salute e sanità pubblica, niente su gas, price cap, pensioni, ambiente, transizione digitale e sul fisco». Poi rivendica il sostegno del Pd al governo Draghi e non usa toni aspri. «Faremo il nostro dovere di opposizione, renderemo omaggio a Matteotti nel centenario della marcia su Roma», conclude evocando l'era fascista.

 

giuseppe conte luigi marattin

Con un solo termine spigoloso quando cita «il passaggio da brividi sul Covid». Richetti suona un'altra musica. Apprezza la proposta di una commissione d'inchiesta sulla pandemia come quella richiesta da Renzi. Attacca Salvini per mettere zizzania tra lui e la premier: «Lei ha attaccato coloro che, governando, hanno peggiorato i fondamentali macroeconomici del Paese. Ma il genitore due del reddito di cittadinanza è seduto lì accanto a lei...». Azione si fa avanti insomma: Calenda ha anticipato che l'atlantismo e nessun arretramento sui diritti sono le premesse al dialogo. E quando Richetti lancia la proposta di un credito di imposta alle aziende di ceramica falcidiate dalla crisi, Meloni prende appunti, dopo aver detto a Tajani, «questa me la segno...».

bacio olivia paladino giuseppe conte foto chi 2Giuseppe Conte alla cameraGIUSEPPE CONTE ALLA CAMERA giuseppe conte. GIUSEPPE CONTE ALLA CAMERA PER INCONTRARE I PARLAMENTARI M5S

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...