1. BRIVIDO, TERRORE E RACCAPRICCIO. RENZIE HA OSATO CONTRADDIRE RE GIORGIO SULL’INDULTO E VIENE SUBITO SGRIDATO A RETI UNIFICATE. “SERVO DEI SONDAGGI!”, GLI URLANO I CORAZZIERI IN SERVIZIO PERMANENTE EFFETTIVO SULLE GAZZETTE DEL REGNO. “NEMICO DEL TROPPO POPOLO CHE SOFFRE DIETRO LE SBARRE!”, GLI RINFACCIA UNA CLASSE DIGERENTE CHE CAMPA DA ANNI SUL COSIDDETTO ALLARME SICUREZZA E CHE HA RIEMPITO LE GALERE DI POVERACCI FABBRICANDO SEMPRE NUOVI REATI 2. PER UNA VOLTA EVVIVA MATTEUCCIO. NON HA AVUTO IL CORAGGIO DI GRIDARE CHE IL RE È NUDO, MA INTANTO HA IL MERITO DI AVERCI DIMOSTRATO CHE IL RE ESISTE. UN PASSO ALLA VOLTA E CI LIBEREREMO ANCHE DI QUESTA MONARCHIA CAMUFFATA DA REPUBBLICA

a cura di COLIN WARD (Special Guest: Pippo il Patriota)

1 - IN GINOCCHIO DA RE GIORGIO
Brivido, terrore e raccapriccio. Renzie ha osato contraddire Re Giorgio sull'indulto - obiettivamente c'erano occasioni migliori, ma pazienza - e viene subito sgridato a reti unificate. "Servo dei sondaggi!", gli urlano i corazzieri in servizio permanente effettivo sulle gazzette del Regno. "Nemico del troppo popolo che soffre dietro le sbarre!", gli rinfaccia una classe digerente che campa da anni sul cosiddetto allarme sicurezza e che ha riempito le galere di poveracci fabbricando sempre nuovi reati.

Per una volta evviva Matteuccio. Non ha avuto il coraggio di gridare che il re è nudo, ma intanto ha il merito di averci dimostrato che il re esiste. Un passo alla volta e ci libereremo anche di questo.

Il Corriere delle banche fa come l'Agenzia Stefani e capovolge la notizia. Titolo in prima: "Amarezza di Napolitano per le critiche. ‘Tutti dovrebbero stare ai fatti'. Le riflessioni del Colle su carceri e Costituzione. Scontro politico su Renzi". Sedicente "retroscena" di Marzio Embedded Breda: "Chi ha dubbi sulle riforme parta dal merito. Il capo dello Stato e lo stupore per la richiesta di impeachment dei grillini. Il presidente ricorda che le proposte di modifica della seconda parte della Costituzione sono da tempo state messe nero su bianco" (p. 2). Caro don Flebuccio De Bortoli, ma perché non ritornare al ben più onesto "Riceviamo e pubblichiamo"?

Capolavoro anche sulla prima pagina della Repubblica, dove secondo gli Illuminati di Largo Fochetti la notizia sarebbe questa: "Amnistia, Renzi divide il Pd". E dentro, grande predicozzo del ventriloquo di Re Giorgio, il seppellitore di giornali Emanuele Macaluso: "Matteo cerca consensi, ma noi non possiamo inseguire i leghisti. Se ne frega della sofferenza dei detenuti nell'inferno carcerario" (pp. 2-3).

Ma "noi" chi? Non hai neppure la tessera del Pd e quando dirigevi il Trasformista non ti leggevano manco i parenti. Comunque alla fine la colpa non è dei Macalusi, perché di personaggi che si accreditano è piena la nazione. La colpa è di chi li interpella come venerati maestri. E quindi sorvoliamo anche sulla penosa intervista a quell'altra brillante invenzione da Transatlantico che risponde al nome di Fioroni Giuseppe (p. 49).

Corazzieri al lavoro anche sul fido Messaggero, con questa prima pagina: "Indulto, scontro governo-Renzi". Dentro, "Tre ministri bacchettano Renzi. Lui: ‘Il Colle? Si può dissentire" (p. 4). Segue pronta intervista di Violante Due: "Clemenza necessaria, impensabili favori al Cavaliere. Napolitano ci spinge a una riforma strutturale. Matteo invece cerca consenso per le primarie" (p. 5). E tu cosa cerchi, o saggio Violante? La Luce Assoluta?

Il Giornale non si fa scappare l'occasione e affronta il problema monarchia: "E il pd si scopre insofferente verso Napolitano ‘padre padrone'. Le stoccate di Renzi mettono in difficoltà i democratici, ma intercettano quel sentimento crescente di fastidio per l'attivismo di Re Giorgio: ‘Sempre presente, controlla tutto e tutti" (p. 2).

2 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
Domani Lettanipote ci regalerà la sua bella euro-manovrina. Ma per carità, che si limitino al massimo le chiacchiere e le proteste. Ce lo chiede l'Europa. Repubblica: "La rivolta delle Regioni contro i tagli alla sanità. ‘Basta con questo scempio'. Il governo conferma i 4-5 miliardi di sgravi al cuneo fiscale. Letta: ‘Stop alle indiscrezioni, così si crea solo caos'" (p. 6).

Non raccoglie il supremo appello la Stampa: "Una legge di stabilità da 12 miliardi. La manovra va approvata entro martedì, ancora aperta la caccia alle risorse per ridurre il cuneo fiscale". "Il governo in ritardo sui risparmi rischia l'assalto alla diligenza. Dal 2010 la nuova Finanziaria, ma nessuno la vuole rispettare" (Stampa. p. 4). Sulla legge di bilancio, ognuno ha le sue marchette da staccare. Il ministro della Propaganda, Enrico Franceschini, spolvera le solite trombette: "Senza tagli di spesa, impossibili gli sgravi a famiglie e imprese" (p. 5).

Ottoni già belli lucidi al Messaggero: "Tre miliardi per ridurre le tasse in busta paga. Bonus a metà anno per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 55.000 euro. Dubbi sugli incapienti, esclusi i pensionati" (p. 2). "Nella service tax a tre gambe spunta la mini-patrimoniale. Una componente del tributo sarà calcolata sul possesso, le altre due su servizi e rifiuti" (p. 3).

3 - LA GRANDE FARSA DEI CAPITANI CORAGGIOSI
In attesa che per Alitalia ci rimettano l'Imu, seguiamo l'eroica vicenda sulla Stampa, "Alitalia, al voto l'aumento da 300 milioni. Oggi il cda e l'assemblea. Parigi verso il sì, ma a condizioni dure: stop ai piani di espansione all'estero. I francesi non hanno nessuna intenzione di accollarsi il debito che vale 1,2 miliardi. La battuta di Renzi: ‘Alla Cdp preferisco l'intervento di un socio coreano". E poi, focus indigesto sul socio transalpino: "Un cavaliere bianco con i bilanci in rosso. Air France perde soldi da sei anni e sta tagliando 7 mila posti. Perché il buco: vincoli sul lavoro, poca intesa con Klm e ingerenze politiche" (p. 20).

Complimenti al desk del Corriere. Per capire chi ha detto la frase sparata nel titolo "Alitalia non è la Cenerentola di Air France" bisogna arrivare alla riga 21 (p. 11).

4 - NANO DECADENCE
Poi ci sarebbero sempre i cavoli personali del Banana, che onestamente hanno un po' stufato, ma dei quali ci dobbiamo occupare perché Esso è forza di governo e governa insieme a loro. Repubblica tiene con cura l'agenda: "Decadenza, nuovo scontro al Senato. ‘Pd: ‘Niente voto segreto su Silvio'. Il Pdl insiste, ma è in minoranza. Domani la giunta, a fine mese la decisione dell'Aula. I democratici non vogliono l'abolizione totale dello scrutinio segreto, come chiedono invece i 5Stelle" (p. 9).

Ma la vera goduria di giornata è scoprire che tutta la manfrina Pdl-Forza Italia e Falchi-Colombe-Lealisti alla fine è in mano al Cainano, per banali ragioni di denaro. Lo rivela tranquillamente il responsabile elettorale Abrignani, ex braccio destro di Sciaboletta Scajola: "Abbiamo debiti per 88 milioni, senza Silvio falliamo tutti. E' tutto coperto dalle fideiussioni del presidente, basta demonizzare chi versa i soldi ai partiti" (Repubblica, p. 11).

5 - AGENZIA MASTIKAZZI
"Festival della diplomazia. ‘Processo' a de Gaulle, vince la difesa di Quagliariello" (Corriere, p. 5). In effetti, dopo Terzi di Sanqualcosa e la Bonina, la diplomazia sta diventando un teatrino.

6 - MA FACCE RIDE!
"Emergenza sbarchi, arrivano i droni" (Stampa, p. 8). Per la stessa serie, "Emergenza occupazione, arrivano i cloni" e, per il prossimo inverno, "Emergenza neve, arrivano i Mini Super Yeti". Pensa a tutto la premiata ditta Gabrielli&De Genennaro

7 - NON TUTTO E' BARBARIE
Dopo le tante minchiate che ci è toccato leggere sulla morte di Priebke, segnaliamo una bella intervista a Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz: "Teniamo viva la memoria. Non coltiviamo vendette" (Corriere, p. 23).

8 - FIAMME (GIALLE) IN SARDEGNA
Vergognoso attacco alla libertà d'impresa e ai grandi capitali esteri che portano tanto turismo e tanta ricchezza per tutti. "Vendita della Costa Smeralda. Finanzieri dall'emiro del Qatar. Dubbi sulle parcelle stratosferiche, nel mirino l'esercito dei consulenti. Verifiche sulle società titolari di alberghi, terreni e campi da golf. Senza l'intervento dello sceicco, Unicredit sarebbe diventata proprietaria di tutto" (Stampa, p. 17).

9 - NON AVRAI ALTRA LEGGE CHE IL CODICE IBAN
Passi avanti per l'ultima furbata a uso e consumo delle nostre amate banche. Lo racconta con la bava alla bocca il Corriere (p. 9): "Ecco quanto vale la Banca d'Italia: per i soci un tesoro di 5-7 miliardi. Gli esperti hanno concluso le loro analisi, entro pochi giorni l'autovalutazione dell'istituto. Le rivalutazioni potrebbero far incassare all'Erario un maggiore introito tra 700 milioni e un miliardo". Uh, ma che bello, più gettito fiscale? Forse, ma intanto ottimi "riflessi" sui bilanci di Intesa Sanpaolo (primo azionista di Via Nazionale con il 30), Unicredit (22%), Generali, Carisbo, Inps, Carige e Bnl.

Poi arrivi alle dotte pagine di CorrierEconomia e trovi l'altro pezzo della notizia, quello fondamentale: "Credito, caccia ai capitali. E siamo anche in ritardo nel restituire i prestiti Bce. In Europa gli attivi degli istituti valgono quasi quattro volte il Pil Ue. Mps, Carige e Bpm già alla ricerca di 3,8 miliardi di euro. Bad-bank per le sofferenze? Meno risorse alle famiglie" (p. 2).

10 - FREE MARCHETT
Scampoli di esemplare giornalismo economico (un tanto a riga) sulla Stampa: "L'export vede rosa con De Rigo. L'ad Aracri: Asia, Medio Oriente, Russia e Usa sono gli sbocchi più importanti". Attacco da manuale: "L'occhiale prova a inforcare le lenti rosa". E autentiche perle disseminate qua e là come "Il successo non si fece aspettare", "Ma in primo piano ci sono già nuove sfide", "Senza perdere di vista l'occhiale però",
colinward@autistici.org

 

napolitano renzi MATTEO RENZI E GIORGIO NAPOLITANONAPOLITANO RENZI jpegNAPOLITANO E RENZI A FIRENZE jpegEmanuele Macaluso violante bagnato Dario Franceschini alitalia vignettaalfano berlusconi adn x ALFANO BERLUSCONI GIOVANARDI IMMIGRATI IN ITALIA costa smeraldaBANCA ITALIA

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...