1. RENZI CONTRO TUTTI: “NON MOLLO. LAVORIAMO INVECE CHE LAMENTARCI, BASTA GUFI” 2. AI POTERI STORTI DI CERNOBBIO: “NON ACCETTIAMO LEZIONI DAI TECNICI CRESCIUTI ALL’OMBRA DELLA PRIMA REPUBBLICA, INCAPACI PER 20 ANNI DI LEGGERE BERLUSCONI, NON HA ANTICIPATO LA CRISI E ORA CI SPIEGANO CHE GLI 80 EURO SONO UN ERRORE” 3. AI SINDACATI: “GLI SCATTI NON SIANO SOLO SULL’ANZIANITÀ MA SULLA BASE DELLA QUALITÀ DEL LAVORO. IL MERITO È DI SINISTRA, LA QUALITÀ È DI SINISTRA, IL TALENTO È DI SINISTRA. IO VOGLIO STARE DALLA PARTE DELL’UGUAGLIANZA NON DELL’EGUALITARISMO” 4. “LO STATISTA SALVINI IN NORD COREA: HA VISTO LA PAROLA NORD E HA DETTO IO CI VADO” 5. CAMICIA SUDATA E SELFIE, RENZI IRROMPE ALLA FESTA DELL'UNITÀ DI BOLOGNA E SCODELLA IL "PATTO DEL TORTELLINO" ATTOVAGLIANDOSI CON MANUEL VALLS E PEDRO SANCHEZ PER LANCIARE LA SFIDA AI CONSERVATORISMI DE' SINISTRA E ALL'EUROPA DELL'AUSTERITY

Lastampa.it

RENZI, VALLS, SANCHEZ - PATTO DEL TORTELLINORENZI, VALLS, SANCHEZ - PATTO DEL TORTELLINO

 

«Non mollo. Perché in ballo non c’è il mio destino ma quello del Paese». Il premier Renzi chiude la Festa dell’Unità di Bologna. Un discorso di quasi un’ora in cui rilancia il lavoro del governo: «Siamo gli unici a poter cambiare l’Italia e contribuire a fare una nuova Europa».

 

Renzi, Valls, Sanchez Renzi, Valls, Sanchez

Non lesina le critiche ai «tecnici cresciuti nella prima Repubblica». E poi si rivolge alla minoranza Pd: «Non possiamo passare il tempo a litigare». L’offerta ai dissidenti è quella di una «segreteria unitaria» che verrà annunciata il prossimo venerdì.  

 

Oltre alle questioni nazionali, la giornata è stata segnata dall’incontro con i leader del socialismo europeo. Un vertice per approfondire una comune idea dell’Europa, tra leader progressisti che hanno anche un’affinità generazionale, con alcuni che sono già al governo come il primo ministro francese Manuel Valls e altri come il leader Psoe Pedro Sanchez che ora sono all’opposizione ma ambiscono a governare.

 

Un incontro quello di oggi al Parco Nord di Bologna che lo stesso Renzi, con una battuta ai militanti che lo attendevano all’ingresso, ha ribattezzato «il patto del tortellino».  

 

RENZI ALLA FESTA DEL PD A BOLOGNA RENZI ALLA FESTA DEL PD A BOLOGNA

IL RACCONTO DELL’INTERVENTO DI RENZI  

 

 

18.10 - LA NUOVA SEGRETERIA «SARA’ UNITARIA»  

«Ci sono due paletti: io da solo non ce la faccio e l’altra condizione è che i veti non sono accettabili. Non possiamo passare tempo a litigare. Propongo una segreteria unitaria, dove responsabilità in capo a tutti». Venerdì l’annuncio della nuova segreteria.  

 

18.05 - “Il merito e il talento sono di sinistra”  

Matteo Renzi all’arrivo alla Festa Nazionale dell’Unita? di Bologna Matteo Renzi all’arrivo alla Festa Nazionale dell’Unita? di Bologna

«Abbiamo detto mai più precari e supplenti ma anche che gli scatti non siano solo sull’anzianità ma sulla base della qualità del lavoro. Il merito è di sinistra, la qualità è di sinistra, il talento è di sinistra. Io voglio stare dalla parte dell’uguaglianza non dell’egualitarismo» 

 

18.00 - Riforma scuola, dal 15 settembre due mesi per discutere  

Renzi, Valls, Sanchez   Renzi, Valls, Sanchez

Le riforme non sono, «come ha sostenuto qualcuno, inutili, insignificanti, anzi uno scandalo, noi portiamo avanti, sia pure con modifiche, la legge elettorale e la riforma costituzionale, dimostriamo che la politica sa decidere». 

 

17.58 - I ringraziamenti al presidente dimissionario Errani  

La Festa nazionale dell’Unità di Bologna ha tributato un lungo applauso a Vasco Errani, il presidente dimissionario dell’Emilia-Romagna, quando Matteo Renzi lo ha nominato dal palco: «Errani - ha detto il premier - ha messo la sua dignità come elemento non in discussione facendo un passo indietro che non era tenuto a fare: questo popolo - ha detto ad Errani - ha una stima e una fiducia che non verrà mai meno». All’applauso della festa, Errani si è visibilmente commosso.  

RENZI ALLA FESTA DEL PD A BOLOGNA RENZI ALLA FESTA DEL PD A BOLOGNA

 

17.57 - L’applauso per Napolitano  

Renzi, Valls, Sanchez imageRenzi, Valls, Sanchez image

«Chiedo un applauso per Giorgio Napolitano, che ha sopportato contro di lui una campagna indecente e indecorosa semplicemente per essere stato costretto a rimanere lì per aiutare gli italiani». 

 

17.55 - “Aspettiamo da Juncker i 300 miliardi”  

«Ora dobbiamo chiedere conto della promessa di Juncker sul piano di 300 miliardi noi chiederemo di essere molto puntuale. Noi i soldi sappiamo dove metterli: nell’ edilizia scolastica, nella banda larga e nelle opere contro il dissesto. Noi sappiamo dove metterli ma devono essere investimenti slegati dalla cultura del rigore del patto di stabilità».  

 

17.50 - “Non serve ridurre i salari”  

«C’è chi dice che l’Italia è un grande Paese ma che non ce la fa più, che ora deve cambiare i modelli, ridurre i salari e competere con quei Paesi che fanno prodotti a costi minore: per me è un modello sbagliato perché schiaccia l’Italia su un livello che non è il suo», dice il segretario. E aggiunge:«La globalizzazione porta 800 milioni di nuovi consumatori che chiedono più Italia, bellezza, qualità». 

RENZI ALLA FESTA DEL PD A BOLOGNA RENZI ALLA FESTA DEL PD A BOLOGNA

Renzi, Valls, Sanchez e Mogherini Renzi, Valls, Sanchez e Mogherini

 

17.50 - “In ballo c’è il destino del Paese”  

«Lavoriamo invece che lamentarci, basta gufi, cambiamo le cose con lo spirito dei nostri nonni e la fantasia dei giovani. Un segretario, un premier da solo non può fare niente, serve una scommessa su di noi perché in ballo non c’è il mio destino ma il paese».  

 

17.45 - L’attacco ai tecnici  

«Finora i tecnici ci hanno detto che è finita la luna di miele. A noi ci porta bene ma c’è una parte di esperti del paese, cresciuta all’ombra della prima repubblica incapace per 20 anni di leggere Berlusconi, non ha anticipato la crisi e ora ci spiega che gli 80 euro sono un errore. Ma non accettiamo lezioni». «Basta con i gufi, mettiamoci al lavoro» per cambiare il Paese, compito che «non vi ho detto che sarebbe stato facile: ma sarebbe stato bello, appassionante». 

 

Renzi, Valls, Sanchez-mogherini Renzi, Valls, Sanchez-mogherini

17.42 - Renzi: “Con la Mogherini saremo forieri di civilità”  

«Aver insistito su Federica Mogherini, una di noi, come Alto rappresentante Ue significa una cosa: che l’Italia vuol fare il suo mestiere di nazione foriera di civiltà» 

 

17.40 - L’ironia su Razzi e Salvini  

Renzi e il leader Psoe Pedro Sanchez al ristorante Bertoldo, Renzi e il leader Psoe Pedro Sanchez al ristorante Bertoldo,

«Due statisti come Razzi e Salvini sono andati in Nord Corea, Salvini lo capisco ha visto la parola Nord e ha detto io ci vado. Io capisco che voglia fare la secessione dall’Italia perché si trova meglio con la Corea del Nord, ma va bene sorridere se si pensa a loro due, ma non si può sorridere se si sente la strategia estera del Movimento 5 Stelle di Di Battista che vuole dialogare con i terroristi dell’Isis. Non con il Pd ma con i terroristi sì».  

 

 

17.35 - Renzi: “Qui a Bologna per una nuova Europa”  

«Insieme dobbiamo cambiare l’Europa e costruire un’Europa più legata alla crescita e meno al rigore, più al lavoro, alle famiglie e meno alle banche». E ha aggiunto: «Voi siete il partito più votato in Europa», un partito che rappresenta «una speranza in Europa» dopo che gli italiani ci hanno chiesto di «riscrivere la storia e una pagina di futuro di questo Paese. O l’Italia la cambiamo noi o non lo fa nessuno».  

 

17.30 - Il premier comincia ringraziando gli ex segretari  

RENZI ALLA FESTA DEL PD A BOLOGNA RENZI ALLA FESTA DEL PD A BOLOGNA

«Abbiamo una forza e una ricchezza che sono i volontari e da segretario, la mia prima volta che parlo a una festa, vorrei ringraziare i segretari prima di me, innanzitutto Guglielmo Epifani e il primo segretario del Pd, Walter Veltroni, e fatemi ringraziare Dario Franceschini e un ringraziamento particolare e doppio a Pierluigi Bersani», dice Matteo Renzi dal palco della festa dell’Unità: le prime parole sono state accolte da un grande applauso della platea.  

 

2.  DAGOREPORT- PATTO DEL TORTELLINO: RENZI, VALLS, SANCHEZ ATTOVAGLIATI A BOLOGNA.

At salut, Matteuccio! Camicia sudata, selfie e altre trascurabili futilità, Renzi irrompe alla Festa dell'Unità di Bologna e trasforma il ristorante Bertoldo nella piazza grande del riformismo europeo. Lambrusco e pop politik. Nel cuore dell'Emilia e di quello che fu l'ex partitone rosso il premier si attovaglia col Tony Blair d'Oltralpe Manuel Valls e il segretario-guapo del Psoe Pedro Sanchez per lanciare la sfida ai conservatorismi de' sinistra e all'Europa dell'austerity.

Renzi, Valls, Sanchez Renzi, Valls, Sanchez

 

Il "patto del Tortellino", l'alleanza euro-dem che si propone di ribaltare la linea rigorista della Merkel, viene consacrato con tanto di Brindisi dei tre leader a beneficio di fotografi e telecamere. È la photo-opportunity della nuova gauche europea, quella che nell'immaginario dei sinistrati dovrebbe sostituire la sfigatissima foto di Parigi 2012 con i rottamati Bersani e Gabriel e il rottamando Hollande e la suggestione dell'Ulivo mondiale del '98 con Prodi, Clinton e Blair. La nuova via del progressismo mondiale nasce a tavola. Francia e Spagna, purché se magna, verrebbe da dire. Tanto il conto lo paga Renzi. 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?