sala renzi

CAZZATE A MISURA DUOMO – LA RIMONTA DI PARISI, CHE E’ RIUSCITO A METTERE INSIEME IL CENTRODESTRA, DA SALVINI A PASSERA, COSTRINGE RENZI A SPEDIRE DI CORSA JIM MESSINA, STRATEGA DELLA VITTORIA DI OBAMA, AL FIANCO DELL’AMMOSCIATO SALA – MA L’OTTIMO SPIN DOCTOR AMERICANO CHE NE SA DI MILANO?

matteo  renzi giuseppe salamatteo renzi giuseppe sala

1. COMUNALI, SALA ARRUOLA JIM MESSINA STRATEGA DELLA VITTORIA DI OBAMA

Da ''Corriere della Sera - Edizione Milano'' del 18 aprile 2016

JIM MESSINAJIM MESSINA

 

La campagna di Beppe Sala prova a mettere il turbo. E lo fa «ingaggiando» il guru della rielezione nel 2012 di Barack Obama, Jim Messina.

matteo   renzi giuseppe salamatteo renzi giuseppe sala

 

Lo stratega italo-americano, che ha lavorato anche per David Cameron, è stato messo sotto contratto a gennaio dal Pd nazionale. Matteo Renzi gli ha affidato le chiavi per mettere a regime la macchina della propaganda e superare la sfida del referendum costituzionale del prossimo ottobre. Intanto i servigi del mago delle campagne elettorali sono stati offerti ai candidati alle amministrative di Roma, Torino, Napoli. E ovviamente anche Milano.

RENZI SALARENZI SALA

 

Il primo contatto risale a tre settimane fa. Quando una mini delegazione — una persona del comitato Sala e uno del Pd milanese — è partita alla volta della Capitale per un confronto con l’esperto d’Oltreoceano. È di domenica 10 aprile, invece, l’incontro in via Casati — base logistica della corsa a sindaco del manager — tra lo staff di «Beppe» e dei dem locali, e il braccio destro di Messina. In entrambe le occasioni le lezioni si sono concentrate sulla macchina organizzativa.

 

Le ricette del guru a stelle e strisce sono mutuate dalla sua esperienza sul campo: dal door to door al pledge to vote. Il primo è la base di ogni campagna dei Democratici americani, con la caccia al voto casa per casa. Il secondo, l’impegno al voto, è una sua evoluzione. Al termine del faccia a faccia con il futuro elettore, si compila una cartolina: una metà resta al comitato, con i dati del nuovo simpatizzante, utile per un «richiamo al voto» telefonico alla vigilia delle urne; l’altra rimane al cittadino contattato, con un promemoria che riporta tutte le indicazioni per votare.

jim messinajim messina

 

JIM MESSINAJIM MESSINA

Non è detto che i suggerimenti vengano messi in campo. Andrà valutata la loro adattabilità al modello milanese. Il timore è che siano ritagliati troppo sul contesto americano. Il Pd milanese è comunque già da mesi al lavoro su «snowflake», una delle carte che hanno permesso a Obama di sedere alla Casa Bianca: un’organizzazione piramidale dei militanti per moltiplicare le forze e raggiungere capillarmente l’elettorato.

jim messina obamajim messina obama

 

Declinato in salsa meneghina, vedrà un organizzatore al vertice, a cui faranno riferimento nove team leader, uno per ogni Zona. Ciascuno di questi dovrà coinvolgere cinque persone, e via di seguito. A regime dovrebbe contare oltre un migliaio di volontari per banchetti e volantinaggi. Supportati da un software per la raccolta dati e per materiale propagandistico personalizzato. Alla nuova struttura, che dovrebbe debuttare a giorni, si affiancheranno le magliette gialle di «Bella ciao Milano», che già strapparono l’applauso di Renzi all’ultima Festa dell’Unità.

jim messina jim messina

 

 

2. SALA: ''NON L'HO INCONTRATO PERSONALMENTE, MA I MIEI COLLABORATORI SÌ''

Dall'intervista di Andrea Carugati a Giuseppe Sala per www.huffingtonpost.it

 

Renzi ha chiamato il consulente di comunicazione di Obama, Jim Messina, per dare una mano al Pd alle comunali e al referendum di ottobre. Lei l’ha incontrato? Avete avuto suggerimenti utili?

jim messina  jim messina

 

Io non l’ho mai incontrato, ci sono stati due incontri con alcuni dei miei collaboratori, ma non direi che ha avuto un ruolo rilevante nella nostra campagna. Rivendico la peculiarità della nostra campagna: accanto a macro progetti per Milano, abbiamo diviso la città in 40 quartieri e intendiamo presentare due progetti concreti per ognuno.

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…