TUTTI SUL CHARTER DELL’ASFALTATORE - RENZI VOLA A BARI CON GLI ULTRA’ AL SEGUITO E INCASSA IL SOSTEGNO (O MEGLIO L’ABBRACCIO MORTALE) DI 200 PARLAMENTARI PD

1. POSTA!
Caro DAGO, il sindaco di Firenze, domenica prossima, inizierà da Bari la campagna primarie Pidì.
Attenzione prego-attenzione prego: volo speciale da Firenze alla Puglia, senza scali intermedi.
Per gli ultras renziani in economy € 150,00.
Saluti, Labond

2. PD, 200 PARLAMENTARI SI SCHIERANO CON RENZI
Giovanna Casadio per "La Repubblica"

Moduli sparsi sui divanetti nel "corridoio dei fumatori" a Montecitorio e nel salone di Palazzo Madama, per Matteo Renzi. Sms che danno appuntamento a oggi e indicano l'indirizzo mail del comitato organizzatore, per Gianni Cuperlo. Comincia con la conta delle firme la sfida delle primarie del Pd. Non si tratta delle firme necessarie per presentare le candidature a segretario (1.500-2000 in almeno cinque regioni oppure di 100 componenti della Direzione) entro le 20 di domani: quelle già le hanno sia Renzi che Cuperlo. Pronto pure Pippo Civati e Gianni Pittella, che posta su Twitter una foto dei moduli compilati. La conta a colpi di firme di parlamentari dà il peso politico dei candidati. Il sindaco "rottamatore" ha superato in poche ore quota 200, e oggi continua.

"È un atto politico-simbolico", chiarisce lo sfidante Cuperlo, che ha affidato la raccolta a Nico Stumpo. Ma Renzi è soddisfatto, e Luca Lotti elenca gli ex bersaniani e non allineati (Alessia Morani, Alessia Rotta, Vanna Iori), oltre agli ottanta di Areadem (tra cui Franceschini, Giacomelli, Rosato), al senatore ex dalemiano Nicola Latorre, ai veltroniani Vinicio Peluffo e Walter Verini, a Francesca Puglisi, Raffaele Ranucci, al lettiano Francesco Sanna. La lista è lunga e suona la carica ai renziani. Nella e-news settimanale, il sindaco di Firenze dà appuntamento sabato a Bari, pronto anche un charter dalla Toscana (150 euro a testa) per chi volesse andare e venire in giornata.

"Primarie? Pronti, via, si parte. Le primarie si terranno l'8 dicembre e potranno partecipare tutti ma proprio tutti, eh. Ci aspetta una sfida affascinante e noi racconteremo perché vogliamo "un'Italia che cambia verso"", incita Renzi. La mission renziana è di "risvegliare entusiasmo e partecipazione, ma basandosi sulla concretezza di chi proviene da un'esperienza amministrativa". Bari sarà la prima tappa, la prossima in Trentino. I renziani sono gasati, scherzano sui 101, numero pericoloso perché ricorda i " traditori" di Prodi nella corsa al Colle:

"Se fossimo 101, dovremmo cancellarne qualcuno...". In realtà sono molti di più. Gli anti renziani parlano del "fascino di salire sul carro del vincitore" e di "opportunismo". Beppe Fioroni, leader dei Popolari, è ormai in avvicinamento a Cuperlo: "Il renzismo è il berlusconismo postumo...". Alessandra Moretti, nel comitato pro Bersani nelle primarie per la premiership del 2012, sta per schierarsi con Cuperlo.

Polemiche su tutto, sulla legge elettorale (Renzi farà una sua proposta e invita Roberto Giachetti a smettere lo sciopero della fame), sulla legge di stabilità, sulla collocazione del partito in Europa. Dario Nardella ha indicato i socialdemocratici come la famiglia di riferimento del Pd. Malumori in Areadem che appoggia Renzi. Frecciata al curaro di Matteo Orfini (pro Cuperlo): "Finiremo in minoranza, ma l'egemonia culturale e politica resta a noi, alla sinistra".

Cuperlo ribadisce: "Ce la giochiamo, il congresso Pd è da fare e può riservare sorprese". Non vuole sentire parlare di sondaggi, che lo danno in forte svantaggio e invita a mettere al centro del congresso "una discussione di libertà", e i problemi delle persone, affinché si riacquisti speranza.

A coordinare la campagna per le primarie di Cuperlo sarà Patrizio Mecacci, segretario democratico di Firenze, la città di Renzi. Mentre a capo della macchina organizzativa renziana ci sarà Stefano Bonaccini, il segretario del Pd dell'Emilia Romagna, ex bersaniano. Consigli di Renzi: "Seguite su Twitter due donne sindaco impegnate in prima linea, Giusi Nicolini, che è sindaco di Lampedusa e Paola Natalicchio, sindaco di Molfetta". Un invito, infine: "Prima delle primarie, ci sarà una fase riservata ai soli iscritti. Chi ha voglia di accompagnarci in questa sfida, può iscriversi al partito".


2. RENZI RIPARTE DA BARI - PRONTO UN CHARTER PER I SUOI SUPPORTER
Da "La nazione"

Matteo Renzi riparte dal Sud Italia. "Inizieremo sabato 12 ottobre alle 16 dalla Fiera di Bari. Bari sarà la prima tappa di un viaggio che sarà a forma di freccia e che proverà a risvegliare entusiasmo e partecipazione ma basandosi sulla concretezza di chi proviene da un'esperienza amministrativa. Dalla Toscana si sta organizzando un volo aereo charter (circa 150 euro a testa) per fare avanti e indietro in giornata, scrive Renzi nella sua Enews.

"Primarie? Pronti, via, si parte. Le primarie si terranno l'8 dicembre in tutta Italia. E come abbiamo scritto la settimana scorsa potranno partecipare tutti, ma proprio tutti eh! Ci aspetta dunque una sfida molto affascinante e noi proveremo a raccontare perché vogliamo un'Italia che "cambia verso", continua Renzi.

Un vero e proprio discorso alla nazione, canovaccio di quella che sarà la sua mozione congressuale. Matteo Renzi sta lavorando in queste ore con i suoi più stretti collaboratori all'intervento che farà a Barinte di Bari, inizio ufficiale della campagna elettorale per la segreteria del Pd.

Il sindaco di Firenze dovrebbe puntare su quelli che sono tre grandi squilibri del Paese: la bassa crescita, l'aumento delle disuguaglianze e l'assetto istituzionale. Fino a oggi, i tre temi sono stati aggrediti singolarmente. Per 'cambiare verso', come si ripropone di fare Renzi, bisognerà affrontare le questioni tutte insieme.

L'ormai ex rottamatore declinerà quelle che sono le strategie per dare una nuova rotta all'Italia e c'è da scommettere che puntera' sui temi a lui più cari, dalla scuola all'innovazione, dalle riforme istituzionali alla legge elettorale.
L'appuntamento a Firenze è invece dal 25 al 27 ottobre sempre alla Stazione Leopolda, come gli altri anni.

 

Matteo Renzi Matteo Renzi Gianni Cuperlo PIPPO CIVATIPippo Civati Gianni Pittella Nicola Latorre Raffaele Ranucci

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO