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IL PARTITO DELLA SALSICCIA – ECCO COSA RESTA DELLA PARTECIPAZIONE DEL POPOLO DELLA SINISTRA: LE BRACIOLE ALLE FESTE DELL’UNITÀ - IL SIMBOLO DEL PD È LA BOSCHI INTENTA A SBRACIOLARE CON UN VOLTO DISGUSTATO - A RAVENNA IL PROGRAMMA POLITICO LATITA MA IN COMPENSO NON MANCANO STROZZAPRETI, AL RAGÙ, CASTRATO CON POMODORI E SFRIANDRINE FRITTE IN PASTELLA...

Alessandro Giuli per “Libero Quotidiano”

MARIA ELENA BOSCHI SBRACIOLA ALLA FESTA DELL'UNITA' DI SANTOMATO (PISTOIA)

 

Quel che resta del Partito democratico sta tutto in una salsiccia ben rosolata in una qualunque festa dell' Unità allestita negli angoli sperduti o meno sperduti dell' Italia post renziana.

 

È il partito-insaccato effigiato alla perfezione in una foto di fine luglio scorso, nell' abitato di Santomato (Pistoia), con Maria Elena Boschi intenta a grigliare braciole di maiale a favore di macchine fotografiche, sul volto un sorriso spento e disgustato dallo sfrigolio oleoso della pietanza plebea.

 

Ma è appunto questa pratica da refettorio, questa cucina paesana per palati voraci pur nel disincanto della politica, la principale offerta sopravvissuta alla tragedia elettorale del 4 marzo scorso.

boschi

 

Preceduta da quella bolognese che comincia domani, il 24 aprirà la kermesse nazionale a Ravenna e basta dare un' occhiata al sito ufficiale per comprendere che le vere attrazioni sono quelle culinarie, con tanto di mappa speciale di osterie, ristoranti e friggitorie, birrerie e gelaterie alla continua e compulsiva ricerca di volontari per piatti consolatori.

 

Ed è sufficiente scrollare sul telefonino le home page relative agli appuntamenti appena trascorsi o ancora aperti nei vari e sinistri luoghi di ritrovo per farsi un' idea dell' aria che tira: i commenti dei militanti, per lo più benevoli quando non entusiastici, sono rivolti ai «ricchi menù di terra e di mare», alla festosa qualità della cucina ammannita a un popolo che un tempo si riuniva in code fluviali per accedere ai gazebo delle primarie ma oggi s' incammina alla spicciolata, rassegnato e indolente, al bancone degli gnocchi alla vodka.

TIZIANO RENZI ALLA FESTA DELL UNITA DI RIGNANO

 

Aggiungiamoci le foto impietose dei tuittaroli sovranisti che ritraggono i radi dibattiti pubblici circondati da vuoti spaventosi, e il quadro della desolazione sarà completo.

Per debito di verità bisogna comunque ammettere che, da circa un decennio a questa parte, ogni estate va di moda pubblicare un articolo grosso modo intitolato così: anche quest' anno il popolo di sinistra è in fuga dalle feste dell' Unità

 

Ma stavolta se possibile va peggio e l' unico risarcimento morale sta appunto nel palato. A Ravenna, venerdì prossimo, si dovrà resistere all' ascolto di special guest canore come Frash Quintale e Giacomo Scudellari (esistono davvero e saranno loro ad aprire la Festa), ma in compenso non mancheranno strozzapreti al ragù, castrato con pomodori e sfriandrine fritte in pastella.

festa del'unita 7

 

CINEFORUM ADDIO

Dice: vabbè ma la politica, il cineforum impegnato, il dibattito con i maggiorenti del partito? E poi gli ospiti di riguardo? E chi lo sa. Nessuna traccia, nessuno che se ne curi nella fantasmatica comunicazione online (bisogna percorrere altre vie per sapere che sarà presente il leghista sapiens Giancarlo Giorgetti).

 

festa del'unita 5

Non fa più notizia? Forse non è più questo il punto, non è più attuale il menù che un tempo sfamava l' ansia di partecipazione collettiva di un mondo iper esigente, sensibile al limite del fanatismo e soprattutto radicato fin dalle origini nel centro del discorso pubblico.

 

Dalle parole rivolte da Palmiro Togliatti «alle rappresentanze comuniste di tutta Italia» nel settembre 1948, in un Foro Mussolini appena ribattezzato Italico e gremito di «bambine con palloncini» accanto a «uomini in costume medievale pronti per dare inizio alla giostra»; fino agli ultimi singulti del conflitto atomico tra Matteo Renzi e Massimo D' Alema in vista del referendum nel 2016, le feste estive dell' Unità sono state per oltre mezzo secolo il prologo viscerale e intellettuale dell' incombente calendario politico italiano.

 

FESTA UNITA-BOSCHI

Sorvegliate a distanza ravvicinata dai giornalisti di tutto il mondo, libero e no; imitate dai leader politici dei partiti concorrenti o alleati; invidiate dagli agit prop d' ogni latitudine, impreziosite dalla meglio intellighenzia nazionale, calcate dall' astuzia dei convertiti in cerca di una legittimazione o d' una rinnovata rispettabilità.

 

Esempio: nell' agosto del 1995, l' allora Pds ospitò a Reggio Emilia quel Gianfranco Fini che sette mesi prima, a Fiuggi, aveva avviato l' ambiguo lavacro post fascista del Movimento sociale. Fu un momento storico, percorso da un forte sussulto emotivo e affidato alle doti sacerdotali di Walter Veltroni che ne fu il cerimoniere.

festa del'unita 3

 

POVERO MARTINA

 Oggi chi mai vedrebbe nella braciolata degli esodati renziani un' occasione per rifarsi una vita pubblica o anche soltanto per mettere a tema le idee della vita politica che sta vivendo? Quando il povero Maurizio Martina promette di «ripartire dalla gente», non è tanto a un bagno di umiltà popolare che si deve pensare quanto a un tendone popolato di buon appetito.

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