RICICLATI, PARENTI E “IMPRESENTABILI”: CON L’ULTIMO GIRO DELLE REGIONALI SCATTA L’ASSALTO ALLE POLTRONE – DOMANI SI CHIUDONO LE LISTE PER IL VOTO IN CAMPANIA, VENETO E PUGLIA. A SOSTEGNO DI FICO C’È ARMANDO CESARO, FIGLIO DEL FORZISTA “GIGGINO A PURPETTA”, CHE LO STESSO GRILLINO AVEVA ATTACCATO PER LE INDAGINI SU PRESUNTE COLLUSIONI CON LA CAMORRA – SEMPRE IN CAMPANIA CORRONO IL FIGLIO DI CLEMENTE MASTELLA E IL FRATELLO DEL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI – IN VENETO PER LA LEGA IN QUOTA VANNACCI C’È IL FILO-PUTINIANO STEFANO VALDEGAMBERI, MENTRE FORZA ITALIA INGAGGIA TONI DA RE, CACCIATO DALLA LEGA PER AVER DATO DEL “CRETINO” A SALVINI. MENTRE PER I GRILLINI CI SARÀ LA NO VAX SARA CUNIAL…
Estratto dell’articolo di Dario Del Porto e Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”
Affari di famiglia e grandi ritorni, giravolte epiche da uno schieramento all'altro, personaggi più o meno discussi oppure sotto inchiesta. La campagna per le regionali in Veneto, Campania e Puglia promette, per così dire, spettacolo. Lontano da Roma gli steccati fra gli schieramenti si fanno decisamente meno rigidi. [...]
In Campania, dopo una legislatura con il centrosinistra accanto al governatore uscente Vincenzo De Luca si ricandida, ma con Forza Italia, il casertano Giovanni Zannini, indagato da un anno per un'ipotesi di falso ma anche vittima e testimone d'accusa in un processo per estorsione a carico di un pluripregiudicato poi condannato.
CLEMENTE MASTELLA CON IL FIGLIO PELLEGRINO
Con Casa riformista, a sostegno del candidato di centrosinistra Roberto Fico, torna in pista Armando Cesaro, già consigliere ma con Forza Italia, partito del quale è stato a lungo esponente di spicco il padre Luigi che al tempo fu pesantemente attaccato proprio da Fico anche per le indagini su presunte collusioni con la camorra.
Ma restando sul tema dei "figli di", con il centrosinistra "Noi di Centro" di Clemente Mastella schiera il figlio Pellegrino nei collegi di Benevento e Salerno. In Campania è lungo e bipartisan l'elenco di parenti e affini. Tra gli altri, è ricandidato con il Pd Massimiliano Manfredi, in politica già da prima che il fratello Gaetano diventasse sindaco di Napoli.
Corrono con FdI, Ira Fele, moglie del deputato Michele Schiano e Ione Abbatangelo, figlia di Massimo, parlamentare missino che fu arrestato nelle indagini sull'attentato al Rapido 904 e poi assolto dall'accusa di strage.
C'è poi l'area dei nomi che fanno discutere. In Veneto sarà probabilmente ricandidato con FdI Joe Formaggio: uno che rivendica di essere armato, linguaggio spesso sopra le righe, anti-antifascista (si inventò la risottata anticomunista da contrapporre alla pastasciutta antifascista), ha nel palmares dichiarazioni razziste e omofobe. [...]
sara cunial conferenza no vax alla camera
Con la Lega e in quota Vannacci correrà Stefano Valdegamberi, tra un'ode a Putin e l'altra, diede della satanista alla sorella di Giulia Cecchettin, vittima di femminicidio.
L'ex leghista Flavio Tosi (FI) vorrebbe ingaggiare un altro ex, Toni Da Re. Già europarlamentare e dirigente leghista, fu cacciato per aver dato del cretino a Salvini in una intervista su Repubblica.
Correrà anche la ex 5 Stelle Sara Cunial, diventata poi integralista no vax e finita a giudizio — condannata a sette mesi — per oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale. La sua è la lista "Szumski-Resistere veneto", da Riccardo Szumski: ex primo cittadino di Santa Lucia di Piave, radiato per le sue posizioni sul Covid dall'Ordine dei Medici.
Candidature discusse anche a Napoli. Con FdI corre Marco Nonno: nel 2008, durante la crisi rifiuti, fu al centro della guerriglia contro una nuova discarica nel suo quartiere, Pianura. Condannato in primo grado a 8 anni per devastazione, fu assolto in appello da questo reato ma condannato a 2 anni per resistenza a pubblico ufficiale e, nel 2022, sospeso dal consigliere regionale in base alla legge Severino. La Cassazione ha accolto il ricorso della procura e adesso Nonno è in attesa del giudizio di appello-bis per devastazione.
MARIA ROSARIA BOCCIA - STEFANO BANDECCHI
In Campania, con Alternativa popolare di Stefano Bandecchi, c'è anche Maria Rosaria Boccia: la sua mancata consulenza al ministero della Cultura aprì il caso che ha portato alle dimissioni da ministro di Gennaro Sangiuliano, ora capolista a Napoli per FdI. Chissà se si ritroveranno in consiglio regionale, più probabile che si vedano in tribunale: la procura di Roma chiede il rinvio a giudizio di Boccia per stalking e lesioni ai danni dell'ex ministro.
Massimiliano Manfredi Gaetano Manfredi
PELLEGRINO MASTELLA SPOSA ROVENA CECCOBELLI
joe formaggio
MARIA ROSARIA BOCCIA - STEFANO BANDECCHI


