RIFINIS-MECCANICA? LE SPIEGAZIONI DI GRILLI NON BASTANO - SULL’INTERVENTO DI ALESSANDRO PANSA PRESSO LA MEDIOBANCA DI NAGEL PER FINANZIARE L’EX MOGLIE DEL MINISTRO SONO NECESSARIE ULTERIORI SPIEGAZIONI - QUELL’INTERVENTO “IRRILEVANTE” (GRILLI DIXIT) NON È - L'ALLORA DIRETTORE DEL TESORO NON POTEVA NON ESSERE AL CORRENTE DELL’INIZIATIVA - O SAREBBE STATA UNA DELLE “AUTONOME INIZIATIVE ECONOMICHE” DELLA SUA EX CONSORTE?...

Sergio Rizzo per il "Corriere della Sera"

Vittorio Grilli ha spiegato di non aver mai chiesto alcun aiuto in favore della sua ex moglie Lisa Caryl Lowenstein. Non abbiamo motivo di dubitarne. Ma l'episodio emerso lunedì dagli atti dell'inchiesta sulla Finmeccanica necessita di spiegazioni ulteriori.

C'è un passaggio, nell'informativa dei carabinieri di cui ha dato conto ieri su queste pagine Giovanni Bianconi, che lo rende inevitabile. Lì si afferma che lo scenario evidenziato dall'indagine potrebbe perfino influenzare le decisioni del ministro dell'Economia «a tutela degli azionisti e dell'azienda di Stato».

Lo scenario è quello descritto qualche pagina prima, secondo cui un altissimo dirigente della holding pubblica sarebbe intervenuto presso Mediobanca caldeggiando la sistemazione della posizione debitoria della consorte dell'allora direttore generale del Tesoro.

Riepiloghiamo i fatti, per come li conosciamo. Nel 1997 Lisa Lowenstein aveva fondato a Perugia una società per realizzare copie di oggetti d'arte da vendere in musei e aeroporti. Ma fin dall'inizio gli affari zoppicavano. Nei primi cinque anni la Made in Museum, questo il nome dell'azienda, aveva accumulato perdite per più di un milione di euro. Nel solo 2002 il buco fu di 668 mila euro. L'esposizione con le banche raggiunse un milione 397 mila euro, ai quali aggiungere debiti con fornitori per 632 mila euro: il tutto a fronte di un fatturato di 644 mila euro.

Da allora la Made in Museum non risulta aver depositato più un bilancio. Le ultime notizie risalgono al marzo del 2006, quando Lisa Lowenstein si è liberata della propria quota da 77.520 euro vendendola a un commercialista di Frascati per 1.550 euro. Nel frattempo aveva messo in piedi un'altra società, la Mim merchandising, che non ha avuto migliore fortuna. Fondata nel 2002, è stata dichiarata fallita il 21 marzo 2007 dal Tribunale di Roma.

E proprio a quel periodo potrebbe risalire il fatto raccontato dai manager di Mediobanca, Alberto Nagel e Maurizio Cereda. Succede che Alessandro Pansa, all'epoca direttore finanziario della Finmeccanica e amico personale di Grilli, chiede loro se sia possibile dare una mano alla signora Lowenstein, inseguita dai creditori. Per tirarla fuori dai guai servono 400-500 mila euro. L'intervento dell'amico Pansa, però, non ha successo.

«A tale circostanza, irrilevante e già chiara nelle modalità in cui si è svolta, non ho nulla da aggiungere», ha scritto Grilli al Sole 24 Ore. Ma quella circostanza, ci permettiamo di osservare, proprio «irrilevante» non è. Per prima cosa Mediobanca è l'advisor storico di Finmeccanica, di cui in quel periodo era anche azionista. E che il direttore finanziario di una società pubblica vada a chiedere a una banca di cui quella società è cliente un favore personale per una signora che incidentalmente è moglie del direttore generale del Tesoro (per giunta azionista della stessa Finmeccanica), può essere anche una semplice caduta di stile. Non certo un fatto «irrilevante». Anche se l'intervento non è andato a buon fine.

Per inciso, dopo l'uscita di scena di Giuseppe Orsi, Alessandro Pansa è stato nominato amministratore delegato dal ministro dell'Economia, cioè Grilli: altro dato non «irrilevante». Ancora. L'intervento di Pansa è da ascrivere fra quelle che Grilli nella sua lettera al Sole 24 Ore definisce «autonome iniziative economiche» della sua ex moglie, da lui «non condivise» e che sarebbero state causa della separazione? L'allora direttore del Tesoro era al corrente dell'iniziativa oppure no?

In una situazione che ha già messo in seria difficoltà di fronte ai suoi interlocutori internazionali un'impresa grande e strategica come la Finmeccanica, non è ammissibile far rimanere una sia pur piccola ombra su una storia come questa. Funziona così in tutto il mondo occidentale: se la moglie di Cesare dev'essere al di sopra di ogni sospetto, a maggior ragione dev'esserlo Cesare. E anche i suoi amici, soprattutto se è capitato loro di avere incarichi pubblici proprio da Cesare. Siamo certi che Pansa e Grilli se ne rendono perfettamente conto.

 

ALESSANDRO PANSAalessandro pansa lisa e vittorio grilli wwGetContent asp jpegGIUSEPPE ORSI ALBERTO NAGELMaurizio Cereda IL CUBO MADE IN MUSEUM PRODOTTO DALLA SOCIETA DI LISA LOWENSTEIN GRILLI IL CUBO MADE IN MUSEUM PRODOTTO DALLA SOCIETA DI LISA LOWENSTEIN GRILLI

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