pallotta lotti malago'

LO STADIO DELLE POLEMICHE – IL RITARDO DEL COSTRUTTORE PARNASI NELL’ACQUISIZIONE DELL’AREA DELL’EX IPPODROMO DI TOR DI VALLE RIDA’ FIATO AI GRILLINI CONTRARI AL NUOVO IMPIANTO DELLA ROMA – ORA PALLOTTA E' "ROMANO": SI ISCRIVE AL CIRCOLO DI MALAGO’ E DOMANI INCONTRA IL MINISTRO LOTTI

PALLOTTA RAGGIPALLOTTA RAGGI

1 - IL RITARDO DI PARNASI FA PAURA IN CAMPIDOGLIO

Lorenzo D'Albergo per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

Altro che stadio della Roma. Per ora quella di Tor di Valle - in attesa del masterplan e dei rendering che i proponenti (il club giallorosso e il costruttore Luca Parnasi) consegneranno domani al dipartimento Urbanistica - sembra essere soltanto l' arena delle polemiche e dei sospetti. Più o meno fondati: ora sono i dirigenti capitolini a lanciare l' allarme e a chiedere ulteriori approfondimenti sul progetto.

luca parnasi mauro baldissoniluca parnasi mauro baldissoni

 

Ieri i vertici degli uffici capitolini hanno contattato gli stati maggiori del Movimento, dal presidente del consiglio comunale Marcello De Vito al capogruppo Paolo Ferrara, per metterli al corrente di una serie di perplessità: «Siamo sicuri che sia tutto in ordine? La questione della proprietà delle aree su cui sarà realizzato il progetto non è ancora sistemata».

 

Il riferimento è all' acquisizione, ancora soltanto parziale, dell' area dell' ex ippodromo di Tor di Valle da parte di Parnasi. Messi di fronte ai numeri - per ora Eurnova ha versato solo 14,3 milioni dei 51 pattuiti con i precedenti proprietari - la palla è stata girata agli avvocati che per il Campidoglio pentastellato seguono il dossier Tor di Valle.

 

RAGGI AL TELEFONO CON PALLOTTARAGGI AL TELEFONO CON PALLOTTA

L' obiettivo dell' ennesima consulenza legale sullo stadio è, però, tutto politico: una volta completato l' iter autorizzativo - a questo punto una seconda conferenza dei servizi sembra inevitabile - il compito di trovare una soluzione al caso dei terreni sarà tutto a carico dei proponenti. Il vero interesse in casa grillina è quello di sedare sul nascere ogni possibile tentativo di rivolta interna.

 

I consiglieri "ortodossi" (Cristina Grancio in testa), già poco convinti dal sistema di trasporti e opere pubbliche che dovrebbe accompagnare stadio e business park, potrebbero infatti usare la carta della proprietà dei terreni come jolly per cercare l' ultimo attacco al piano giallorosso da 598mila metri cubi. Ricordando, magari, ai vertici pentastellati che in aula Giulio Cesare basterebbe una manciata di «no» per mettere in seria difficoltà la tenuta della maggioranza.

 

james pallotta mauro baldissonijames pallotta mauro baldissoni

Il Campidoglio grillino, seppur pressato dagli antistadisti e dalle proteste della base, non sembra invece essere disposto a fare mezzo passo indietro sul progetto. E l' intervento di ieri della sindaca Virginia Raggi, pubblicato sul sito del Comune, è non a caso un vero e proprio spot: «Venerdì ho ricevuto in Campidoglio il presidente dell' As Roma James Pallotta.

 

Si è parlato delle migliorie al progetto, avveniristico e il primo di questo genere in Italia, che dovrà avere attenzione al rispetto dell' ambiente, alla qualità dei materiali e delle infrastrutture e agli alti standard energetici. L' obiettivo è garantire e presidiare l' interesse pubblico, salvaguardando l' equilibrio di tutte le opere sul territorio. Campidoglio e As Roma vogliono collaborare, inoltre, per avvicinare allo sport i giovani delle periferie romane».

STADIO ROMASTADIO ROMA

 

Tra le righe, un messaggio per mettere in chiaro la posizione che il gruppo dovrà tenere quando l' affaire stadio approderà in assemblea capitolina: «In aula si voterà compatti ». Tutti uniti, compresi i tre consiglieri che hanno votato contro il progetto di Tor di Valle a fine febbraio. Sempre che i diretti interessati alla fine, a fronte di un diktat calato dall' alto, non rispolverino il vecchio caro «uno vale uno».

 

2 - PALLOTTA MARTEDÌ DA LOTTI PER BARRIERE E IMPIANTO

Matteo Pinci per “la Repubblica - Edizione Roma”

MALAGO'MALAGO'

 

Un biglietto per il salotto buono della città. Caro, ma non troppo sei hai appena speso 76 milioni pur di tenere in vita la tua squadra. James Pallotta da ieri è un po' più romano: insieme al dg Baldissoni e al presidente del Coni Malagò, il numero uno della Roma ha pranzato al Canottieri Aniene, per poi sottoporsi al colloquio con i probiviri del circolo che hanno dato il via libera all' iscrizione del presidente giallorosso nel club. Uno dei poli d' aggregazione dell' élite capitolina.

 

JAMES PALLOTTAJAMES PALLOTTA

Per agganciare i nomi giusti, quelli che magari possono dare una mano nell' intricatissima corsa allo stadio della Roma. Certo il gettone da 30mila euro che serve per iscriversi al circolo - ma lui, presentato da un socio di vecchia data come Baldissoni, potrebbe comodamente ottenere una dilazione - è una testimonianza della volontà di radicarsi nel territorio romano.

 

STADIO ROMASTADIO ROMA

Curioso che, anche stavolta, si trovi a far squadra con Francesco Totti, pure lui iscritto al circolo da tempo: chissà se avranno pure l' occasione di far coppia in campo per una partita di Padel, derivato del tennis di cui Totti è appassionatissimo. Ma al club dell' Acqua Acetosa, di cui fanno parte pure Zoff e Marcello Lippi, presto si aggiungerà il testaccino Claudio Ranieri, atteso domani per il colloquio d' ammissione, immancabile a prescindere da nome e curriculum. E pure un altro ex romanista, Panucci, dovrebbe aggiungersi a breve all' elenco di nomi vip iscritti.

 

PALLOTTAPALLOTTA

Se il posto nel salotto romano servirà pure a sciogliere qualche ostacolo sul fronte stadio è presto per dirlo: certo gli impegni sul tema sono in esaurimento: martedì vedrà il ministro dello sport Luca Lotti. Facile immaginare che si possa discutere della questione delle barriere dell' Olimpico, visto l' impegno del rappresentante del governo per farle rimuovere (attualmente sono state dimezzate e potrebbero scomparire prima della fine di aprile).

 

Ma è facile che il discorso cada anche sul tema stadio: in questo frangente Lotti non ha competenze specifiche in merito, ma in conferenza dei servizi anche il governo dovrà esprimere un parere. E balla pure il vincolo architettonico sollevato dal Mibact. Sempre martedì potrebbe vedere pure il nuovo questore Guido Marino. Ieri invece niente tour a Trigoria per evitare di attaccare l' influenza, che lo tormenta in questi giorni , ai giocatori o a Spalletti.

 

LUCA LOTTILUCA LOTTI

Pallotta tornerà a incontrare Malagò mercoledì alla Luiss per presentare l' unico intervento pubblico della sua visita romana: il primo bilancio d' impatto della Roma, ossia cosa restituisce il club alla società civile. I 30mila euro dell' Aniene, tranquilli, non finiranno nel conto.

LUCA LOTTILUCA LOTTI

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...