davide casaleggio

RITRATTONE DI DAVIDE CASALEGGIO BY PERNA: “È IL CLASSICO BRAVO RAGAZZO MA È IL TIPICO SBIADITO DI SECONDA GENERAZIONE - IL PADRE GIANROBERTO VOLLE FARE DEL FIGLIO UN CERVELLO AMBULANTE E LUI A 12 ANNI ERA TRA I PRIMI 5 SCACCHISTI JUNIOR D’ITALIA. E PER REAZIONE, SI È DEDICATO AGLI SPORT ESTREMI”

Giancarlo Perna
Giancarlo Perna

Giancarlo Perna per “La Verità”

 

Pur essendo stranetto anche lui, Davide Casaleggio non è visionario come lo era il padre, Gianroberto. Non ha i boccoli, né l' aria stralunata di chi cammina sulle acque. Ha piuttosto l’aspetto di un quadro medio di giovane età (41 anni) come se ne vedono tanti uscire dagli uffici alle 13 per addentare uno spuntino. Solo che Casaleggio junior non è famelico, ha rinunciato da decenni ai carboidrati e mantiene, oltre alla linea, quei tratti di ascetica riservatezza che furono del genitore morto un anno fa.

 

Il fatto che Davide stia relativamente con i piedi per terra ha dato una diversa coloritura al partito dei 5 stelle che ha ereditato. Si è dispersa l'aria esoterica che aveva agli esordi, per influsso del babbo santone, e oggi il M5s vive il più banale dei tran tran montecitoriani senza più bagliori luciferinmassonici.

 

beppe grillo davide casaleggiobeppe grillo davide casaleggio

Entrambi i Casaleggio sono stati stregati dalla rete. Gianroberto, che l'ha vista nascere, ne è stato posseduto. Installatasi nella sua psiche, da tecnico informatico si trasformò in profeta. Un giorno, di punto in bianco, disse: «L'uomo è Dio, è ovunque e chiunque. Conosce ogni cosa. Tutto è iniziato con la rivoluzione del web». E non fu più lui. Cominciò a dare i numeri sotto forma di vaticini. Leggendo nelle viscere di internet ha annunciato un Nuovo ordine mondiale e predetto le tappe dell'umanità di qui al 2054.

DAVIDE CASALEGGIODAVIDE CASALEGGIO

 

Vi dico solo che in quella data - dopo una terza guerra mondiale, che durerà dal 2020 al 2040 - ci sarà la prima elezione universale, via rete, del governo unico di tutte le nazioni. La Terra prenderà il nome di Gaia e nulla sarà come prima. Se a questi vaneggiamenti, aggiungiamo la misteriosità di cui Gianroberto si è circondato, voi capite che i grillini furono presi tutti quanti per alieni al pari del capo.

 

SECONDA GENERAZIONE SBIADITA

Quest'aura magica, che si sarebbe comunque dissipata tra idiozie di Luigi Di Maio e fanfaronate di Alex Di Battista, è sparita con l' arrivo dell' erede. Davide è il classico bravo ragazzo, fedele alla memoria del padre, dal quale è stato plasmato in ogni poro. Però, anziché esserne il clone, è il tipico sbiadito di seconda generazione. Che non è per forza un difetto ma, a tratti, un perfezionamento.

 

LILLI GRUBER DAVIDE CASALEGGIOLILLI GRUBER DAVIDE CASALEGGIO

La rete, per lui, è sì una gran cosa ma non quelle ridicolaggini che ci vedeva il babbo. Su di esse ha scritto un libro, pubblicato a sue spese e che la Casaleggio Associati può fornire su richiesta: Tu sei Rete. L' evoluzione del business, del marketing e della politica attraverso le reti sociali.

 

Nel volume si parla di nodi e connessioni, di mobilitazione dal basso, autorganizzazione delle masse internettiane e di conoscenza web universale, tutta roba che, nonostante la roboanza, ha qualche attinenza con la realtà. Insomma, se il padre scelse di spiccare voli pindarici, il figlio preferisce fare l' elicotterista.

davide casaleggio e roberto maroni a casa di philip reeker console usa a milanodavide casaleggio e roberto maroni a casa di philip reeker console usa a milano

 

GLI INCARICHI SGRADEVOLI

I 5 stelle e Beppe Grillo se li è trovati sul groppone. Non si farebbe mai uscire che sono la palla al piede della sua vita perché il lascito del babbo non si discute. Rispetto a lui, secco e scostante, Davide è però più conciliante. Da quando è a capo di M5s ha cercato di tenere insieme sia i duri che i dialoganti. Ha sbiadito così la fama di odiosetto che si era fatto in precedenza. Non per sua colpa ma perché il padre, ormai malato, per prepararlo al comando, gli dava incarichi sgradevoli.

davide casaleggiodavide casaleggio

 

È noto il caso di quel dipendente della Casaleggio che, il giorno del funerale del proprio padre, chiese una settimana di ferie per stare accanto alla madre. Gianroberto, anziché comunicare direttamente la sua contrarietà, mandò il figlio con la scusa che erano amici. Imbarazzato, Davide andò in missione. «C' è un progetto da seguire. Non puoi stare a casa», disse. L'amicizia tra i due si ruppe e l'anno seguente l'ex amico lasciò l' azienda. Era il metodo severo usato da Casaleggio senior per tirare su il primogenito dal quale si aspettava tutto. Da un certo momento in poi ne seguì l' educazione passo passo, imponendogli inflessibilmente gli obiettivi.

DAVIDE CASALEGGIODAVIDE CASALEGGIO

 

Davide non ha quasi mai vissuto con entrambi i genitori. La mamma, Elisabeth Clare Birks, linguista inglese, interprete all'Olivetti di Ivrea, conobbe in azienda Gianroberto, assunto come informatico. Poco dopo la nascita del figlio, i due si separarono. Nei suoi primi anni, Davide fu allevato da Elisabeth. Abitavano nei dintorni di Ivrea in una casa piccola e bruttina. Era ancora un ragazzino, quando la mamma decise di tornare in Inghilterra per riprendere i suoi studi. Il bimbo passò al padre che viveva in una casa altrettanto piccola e bruttina.

 

IMPRONTA FRANCESCANA

Questo francescanesimo è l'impronta di fondo che il fanciullo ha ricevuto. Il babbo, assai cerebrale di suo, volle fare del figlio un cervello ambulante. Il ragazzino a 12 anni fu tra i primi 5 scacchisti junior d'Italia. Per l' università, Davide si trasferì a Milano, abitando col padre, ormai titolare della Casaleggio, nei pressi di San Siro in un appartamento modesto, per non ripetere piccolo e bruttino. La frugalità è lo stemma di casa. Al cenone di Pasqua, per dire, patate bollite e formaggio.

 

DAVIDE CASALEGGIO ABBRACCIA LUIGI DI MAIODAVIDE CASALEGGIO ABBRACCIA LUIGI DI MAIO

Gianroberto era già un personaggio quando i fotografi appostati lo ripresero che sbatteva i tappeti sul balcone. Diradata la polvere, ritroviamo Davide laureato alla Bocconi, con una tesi il cui fascino sprizza fin dal titolo: Impatto strategico di internet nel settore dei corrieri espresso. Tiro il bilancio dell' apprendistato fin qui descritto. La formazione del figlio ricalca quella del padre. In entrambi, l' intima consapevolezza di appartenere a una élite intellettuale spartana nei costumi e destinata per chiaroveggenza a guidare le masse. I mezzi per farlo, sono i magheggi del web. Il modello di riferimento, re Artù e i cavalieri della tavola rotonda.

 

davide casaleggio 7davide casaleggio 7

le avventure spericolate Per uscire da queste opprimenti astrattezze, Davide decise di darsi agli sport estremi. Un tuffo nella realtà più scorticante: rafting, immersioni nei laghi dei ghiacciai, scalate del Kilimangiaro e dell' Aconcagua, giro della Groenlandia in boxer. Sempre per rompere, sia pure rispettosamente, con le costumanze paterne, il giovanotto si è poi preso lo sfizio di abitare nella più bella magione di Ivrea: il castello ottocentesco di Villa Garda.

 

È proprietà della sua fidanzata, ormai da diversi anni, Paola Gianotti, erede di una delle più cospicue famiglie eporediesi. Se sono riuscito a descrivere il tipo, non sospetterete neppure in istante che abbia stretto il sodalizio per vivere con magnificenza dopo anni di «piccolo e bruttino».

 

davide casaleggio 3davide casaleggio 3

Paola è la sua anima gemella. Anche lei economista, insofferente dei riti borghesi, adrenalinica e sportiva. Molte delle avventure spericolate le hanno vissute insieme e Paola è addirittura nel Guinness dei primati per avere fatto il giro del mondo in bicicletta, percorrendo oltre 20.000 chilometri. Comprensivi di ospedalizzazione dopo l' investimento, con rottura di una vertebra cervicale, da parte di un' auto in Arizona. il fu berlusconiano Chiudo con una piccola curiosità che non conoscevo.

DAVIDE CASALEGGIO DAVIDE CASALEGGIO

 

Può servire a inquadrare l' annoso problema se i 5 stelle siano di destra o di sinistra. Gianroberto è stato berlusconiano. A cavallo del millennio, nei paraggi di Ivrea, si candidò con Fi. Fece dei comizi e prese 6 voti. Decise allora di sostituire l' eloquenza che gli mancava con i blog. Indicando la strada al suo introverso rampollo.

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…

emmanuel macron

DAGOREPORT – MACRON, DOMANI CHE DECIDERAI: SCIOGLI IL PARLAMENTO O RASSEGNI LE DIMISSIONI DALL'ELISEO? - A DUE ANNI DALLA SCADENZA DEL SUO MANDATO PRESIDENZIALE, IL GALLETTO  È SOLO DI FRONTE A UN BIVIO: SE SCIOGLIE IL PARLAMENTO, RISCHIA DI RITROVARSI LA STESSA INGOVERNABILE MAGGIORANZA ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE – PER FORMARE IL GOVERNO, LECORNU SI È SPACCATO LE CORNA ANDANDO DIETRO AI GOLLISTI, E ORA FARÀ UN ULTIMO, DISPERATO, TENTATIVO A SINISTRA CON I SOCIALISTI DI OLIVIER FAURE (MA MACRON DOVRA' METTERE IN SOFFITTA LA RISANATRICE RIFORMA DELLE PENSIONI, DETESTATA DAL 60% DEI FRANCESI) – L’ALTERNATIVA E' SECCA: DIMETTERSI. COSÌ MACRON DISINNESCHEREBBE MARINE LE PEN, INELEGGIBILE DOPO LA CONDANNA - MA È UN SACRIFICIO ARDUO: SE DA TECNOCRATE EGOLATRICO, CHE SI SENTIVA NAPOLEONE E ORA È DI FRONTE A UNA WATERLOO, SAREBBE PORTATO A DIMETTERSI, TALE SCELTA SAREBBE UNA CATASTROFE PER L'EUROPA DISUNITA ALLE PRESE CON LA GUERRA RUSSO-UCRAINA E UN TRUMP CHE SE NE FOTTE DEL VECCHIO CONTINENTE (LA FRANCIA E' L'UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E UN POSTO NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU), COL PERICOLO CONCRETO DI RITROVARSI ALL'ELISEO BARDELLA, IL GALLETTO COCCODE' DI LE PEN, CHE NEL 2014 AMMISE A "LE MONDE" DI AVER RICEVUTO UN FINANZIAMENTO DI 9 MILIONI DA UNA BANCA RUSSA CONTROLLATA DA PUTIN...