franceschini bergamo

“ROMA, UNA CAPITALE SENZA APPEAL” – FRANCESCHINI ALL’ATTACCO DEL VICESINDACO BERGAMO: “MUSEI GRATIS? INIZIA DAI CAPITOLINI” – LA REPLICA: “OK, ENTRATA LIBERA PER RESIDENTI” – E POI BERGAMO RILANCIA CON LA PROPOSTA DI UN’UNICA SOPRINTENDENZA – CINECITTA' TORNA ALLO STATO

Mauro Favale per la Repubblica - Roma

FRANCESCHINIFRANCESCHINI

 

Due strette di mano, una cordiale e sorridente all' inizio, l' altra rapida e gelida alla fine. Tra il ministro della Cultura Dario Franceschini e il vicesindaco di Roma Luca Bergamo le distanze restano, per il momento, incolmabili.

 

Per la prima volta i due dialogano in pubblico su temi sui quali, finora, si sono scontrati soltanto sui giornali: gratuità dei musei, biglietto d' ingresso al Pantheon, ruolo di Roma capitale. Il teatro è il XVIII congresso della Cisl di Roma e Rieti che ha organizzato in un hotel cittadino una tavola rotonda sulla "Cultura a Roma".

 

Un settore che per il sindacato ha un valore aggiunto di almeno 3,3 miliardi di euro e che, secondo il segretario Paolo Terrinoni, non viene adeguatamente valorizzato, anche alla luce di un bilancio, quello triennale del Campidoglio, che taglia la spesa per beni e attività culturali dell' 11%.

 

COLPA dell' accantonamento di risorse per far fronte a eventuali contenziosi, ammette Bergamo, che pure lascia aperti spiragli per recuperare in futuro risorse in più. Non dalla bigliettazione dei musei, però, che l' assessore alla Cultura, da tre mesi anche vicesindaco della capitale, vorrebbe «gratuiti per i residenti a Roma».

LUCA BERGAMO DANIELE FRONGIALUCA BERGAMO DANIELE FRONGIA

 

Dietro la sua proposta c' è il tentativo di evitare, dal suo punto di vista, di isolare dal resto della città il suo patrimonio artistico: «Se sottraggo alla città l' uso della parte del patrimonio più pregiata, come il Pantheon, l' area centrale della città, come il rione Monti, smette di essere un quartiere e diventa un luogo di servizio dell' area archeologica ».

 

MUSEI CAPITOLINIMUSEI CAPITOLINI

Replica Franceschini che già, mesi fa, avanzò la proposta di un ticket "simbolico" per l' ingresso al Pantheon (il monumento con più visitatori d' Italia) di 2 o 3 euro: «Oggi circa 7 milioni di persone entrano gratis ogni anno. Se anche calano le visite con un biglietto, sono 15 milioni di euro per sistemarlo e restaurarlo, e il 20% fa al Fondo di solidarietà nazionale per i poli che non hanno risorse. Mi spiegate questo cosa c' entra con la città?

FRANCESCHINIFRANCESCHINI

Allora perché non fate gratis i Musei Capitolini?». «Ma io l' ho detto ieri», lo interrompe Bergamo. A proposito dei Capitolini, tra l' altro, il prossimo numero del Giornale dell' Arte dà conto del calo di visitatori che registra il museo che si affaccia proprio su piazza del Campidoglio, passato da 467mila ingressi del 2014 ai 432 mila del 2016.

Cifre a parte, ancora secondo Franceschini, deve finire l' idea che «il museo è bello perché è gratuito: in quattro anni siamo passati da 36 a 43 milioni di euro, 7 milioni e mezzo in più di entrate nonostante l' introduzione della domenica gratuita». Un aumento degli incassi che, ricorda il ministro, «sono tornati tutti ai musei per restauri, ricerca scientifica, interventi migliorativi.

 

LUCA BERGAMO VIRGINIA RAGGILUCA BERGAMO VIRGINIA RAGGI

Perché rinunciare a tutto questo?

» Ma il botta e risposta con Bergamo non finisce qui: si discute del «ruolo di Roma». «Serve un rapporto strutturato tra governo e capitale - propone l' assessore - e non chiedo soldi per rinasare il debito». «Sono disponibile alla collaborazione - risponde il ministro - ma ricordo che quando abbiamo portato i decreti su Roma capitale a inizio legislatura siamo stati massacrati dal M5S».

 

Il problema della città, però, secondo l' esponente del governo, è che «non è più attrattiva ». Lo dice a proposito dello spostamento delle redazioni di Sky a Milano (secondo Bergamo il governo dovrebbe fare di più «perché su questi temi si opera in regime di concessione»). Il giudizio di Franceschini su Roma, però, è più generale, specie rispetto a centri come Torino e Milano «in grado di attrarre milioni di persone e investimenti privati».

 

 

MUSEI CAPITOLINI MUSEI CAPITOLINI

Il ministro decide di non ribattere alla proposta di Bergamo di creare «una grande e unica soprintendenza archeologica a Roma. Io sono pronto, mollo tutto», dice l' assessore, convinto che in questo modo si possa valorizzare «tutta la città», e non solo l' area centrale. Uno spunto lasciato cadere dal ministro che, invece, si rivolge a Luigi Abete, presidente di Bnl e di Cinecittà, seduto al tavolo dei relatori insieme al soprintendente del Teatro dell' Opera, Carlo Fuortes, al direttore del Teatro di Roma, Antonio Calbi e al prorettore della Sapienza (e nuovo commissario Ag- com) Mario Morcellini. «Oggi ci sono le condizioni per far tornare Cinecittà completamente pubblica, coinvolgere la Rai e creare una cittadella dell' audiovisivo», dice Franceschini. Abete conferma la «trattativa con l' Istituto Luce». Se andasse in porto, Cinecittà tornerebbe allo Stato. Era stata privatizzata nel 2008.

 

luigi abeteluigi abete

RAGGI FUORTESRAGGI FUORTESMUSEI CAPITOLINIMUSEI CAPITOLINI

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)