1- ROSY BINDI CHE SI PROCLAMA CONTRARIA ALLE NOZZE GAY FA SALTARE GRILLO SUL BLOG: “LA BINDI, PROBLEMI DI CONVIVENZA CON IL VERO AMORE, NON NE HA PROBABILMENTE MAI AVUTI… FATE OUTING, VI FARÀ BENE. I VOSTRI NOMI SONO GIÀ CONOSCIUTI. NON C'È NULLA DI MALE A ESSERE GAY. FA INVECE SCHIFO NEGARE DIRITTI SACROSANTI PER UN PUGNO DI VOTI” (COMMENTINO DI “REPUBBLICA”: “UNA BATTUTA DEGNA DEL MIGLIOR BERLUSCONI”) 2- ANCORA GRILLO, E QUI HA PIENAMENTE RAGIONE: “NESSUNO DEVE DIMENTICARSI CHE DURANTE IL GOVERNO PRODI NON VENNE APPROVATA LA LEGGE SUI PACS CHE AVREBBE PARIFICATO LE COPPIE DI FATTO A QUELLE SPOSATE. LA COPPIA DI FATTO, ETERO O OMO, ANCHE SE CONVIVE PER DECENNI, ANCHE SE HA DEI FIGLI, NON È RICONOSCIUTA GIURIDICAMENTE” 3- “IL GIORNALE”: “IL LEADER DEL M5S APPROFITTA DELLE LITI DEL PD PER RACCATTARE VOTI: MA L'ANNO SCORSO DEFINIVA GLI OMOSESSUALI "BUSON" CHE STA PER "CULATTONE"" 4- LA REAZIONE BLANDA DELLA BINDI: “NON è GIUSTO CHE UNA MINORANZA DI 38 PERSONE FACCIA APPARIRE IL PD SPACCATO, SU TEMI CHE ANDRANNO COMUNQUE APPROFONDITI"

1- NOZZE GAY
www.beppegrillo.it

All'assemblea del pdmenoelle, il partito che vorrebbe governare l'Italia (non ridete per favore), si è discusso principalmente di un fatto che dovrebbe essere scontato, pacifico: le nozze gay e i diritti delle coppie omosessuali. Io sono favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso, ognuno deve poter amare chi crede e vivere la propria vita con lui o con lei tutelato dalla legge.

La Bindi, che problemi di convivenza con il vero amore non ne ha probabilmente mai avuti, ha negato persino la presentazione di un documento sull'unione civile tra gay. Vade retro Satana. Niente sesso, siamo pidimenoellini. La Binetti sotto il palco gridava "Devianza, devianza!", mentre indossava un cilicio osè sulla coscia e si flagellava con un frustino di corda (*).

Nessuno deve dimenticarsi che durante il governo Prodi non venne approvata la legge sui PACS che avrebbe parificato le coppie di fatto a quelle sposate. La coppia di fatto, etero o omo, anche se convive per decenni, anche se ha dei figli, non è riconosciuta giuridicamente. L'Italia non ha una legislazione per le unioni di fatto.

E' una vergogna che va attribuita in ugual misura al pdmenoelle, al pdl e a Santa Madre Chiesa, la convitata di pietra. Chi convive, in caso di morte, non lascia al suo compagno o compagna, la pensione o la casa in cui vive. Non è prevista alcuna eredità. Nulla di nulla.

Questi farisei, sepolcri imbiancati spruzzati di un rosso antico ormai stinto, pretendono di dettare le regole della morale. Una Bindi, un Bersani, un Rutelli. Quanti sono gay nel pdmenoelle e non lo dichiarano? Fate outing, vi farà bene. I vostri nomi sono già conosciuti. Non c'è nulla di male a essere gay. Fa invece schifo negare diritti sacrosanti per un pugno di voti.
"Ama e fa ciò che vuoi (dilige et quod vis fac)", disse Sant'Agostino.

(*) il pezzo sulla Binetti è di fantasia, ma totalmente verosimile


2- BEPPE GRILLO: "SONO FAVOREVOLE AI MATRIMONI GAY. IL PD È INCAPACE DI GOVERNARE"
Francesco Maria Del Vigo per Il Giornale.it

Non poteva lasciarsi sfuggire un'occasione così. E infatti non l'ha fatto. La politica - come la comicità - è tutta una questione di tempismo. E Beppe Grillo, da comico consumato, quello ce l'ha. Anche se la tavola gliel'hanno apparecchiata Bersani, la Bindi e tutta la sgangherata banda dei Democratici. Ieri all'assemblea del Pd sono volati gli stracci.

Il problema? Non si è trovato un acccordo sulle nozze gay. Neppure sulle primarie, a dire il vero, è stata raggiunta una linea unitaria. Ma i matrimoni omosex hanno reso evidenti tutte le spaccature e le frizioni interne al Pd. Sulle macerie dell'assemblea progressista oggi arriva Grillo a sciacallare, perché lui quella fetta di elettorato stremata dalle indecisioni bersaniane se la vuole sbranare.

"All'assemblea del pdmenoelle, - scrive il leader del Movimento 5 Stelle sul suo blog -, il partito che vorrebbe governare l'Italia (non ridete per favore), si è discusso principalmente di un fatto che dovrebbe essere scontato, pacifico: le nozze gay e i diritti delle coppie omosessuali. Io sono favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso, ognuno deve poter amare chi crede e vivere la propria vita con lui o con lei tutelato dalla legge".

Pier Luigi Bersani deve aver sentito scricchiolare ancora di più la sua armata brancaleone. Grillo fa sul serio? Probabilmente sì, ma il programma del nonpiùcomico è un testo a geometria variabile che si adatta alle esigenze quotidiane della politica. Vi ricordate tutto il caos scoppiato nel movimento pentastellato quando Grillo si espresse contro la cittadinanza ai figli degli immigrati?

In quel momento Grillo puntava a erodere, specialmente in Emilia e Lombardia, il bacino elettorale della Lega. Oggi gli interessa racattare qualche voto a sinistra. E anche sui gay le posizioni del M5S sono ambigue. Nel maggio del 2011 provocò le ire dei movimenti omosessuali chiudendo un comizio a Bologna con una battuta non troppo gay friendly: "At salut, buson". E non stava parlando della particella di Higgs. Anzi qualcuno pensò che si riferisse al governatore della Puglia Nichi Vendola. Grillo smentì, senza convicnere nessuno.


3- GRILLO ORA APRE ALLE NOZZE GAY: "PD FARISEI". E DI PIETRO RILANCIA PROPOSTA DI LEGGE IDV
Repubblica.it

Una svolta? Forse. Di sicuro, una precisazione che mancava. "Sono favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso". Dopo lo scivolone di Bologna di inizio maggio e interviste tentennanti, Beppe Grillo chiarisce la sua posizione sulle nozze gay. Lo fa in un post pubblicato sul suo blog. E l'occasione è fornita dalla bagarre avvenuta ieri all'Assemblea Nazionale 1 del Partito Democratico.

Poi, sulla Bindi, una caduta di stile in pieno stile berlusconiano: "Problemi di convivenza con il vero amore non ne ha probabilmente mai avuti". E nella frattura creata nel Pd dala discussione di ieri, si inserisce anche Di Pietro: "I deputati del Pd votino la nostra proposta"

Le versioni di Grillo. Per il fondatore del MoVimento Cinque Stelle si tratta di una posizione "scontata e pacifica". Non fino a ieri. Negli ultimi mesi, infatti, Grillo era incappato in gaffe e tentennamenti. Nove maggio, piazza Maggiore di Bologna. La ricostruzione è dell'Arcigay: "Da Beppe Grillo, che ha chiuso ieri a Bologna un comizio con la battuta infelice "At salut, buson", che tradotto dal bolognese sta per "ti saluto, culattone" fino ad ora non è giunta una parola o proposta politica sulle famiglie omosessuali".

Passano poche settimane e Grillo rilascia un'intervista al quotidiano israeliano Yedioth Ahronot. I temi sono tanti, dall'economia alla politica estera. E alla domanda sui matrimoni gay, il comico genovese replica con un "Forse" che fa discutere. Fino alla dichiarazione di oggi.

L'attacco alla Bindi. E sui vertici del Pd i toni si alzano. "Questi farisei, sepolcri imbiancati spruzzati di un rosso antico ormai stinto, pretendono di dettare le regole della morale. Una Bindi, un Bersani, un Rutelli. Quanti sono gay nel pdmenoelle e non lo dichiarano? Fate outing (il termine corretto sarebbe coming out, ndr) vi farà bene. I vostri nomi sono già conosciuti. Non c'è nulla di male a essere gay. Fa invece schifo negare diritti sacrosanti per un pugno di voti".

E sulla Bindi una battuta degna del miglior Berlusconi: "La Bindi, che problemi di convivenza con il vero amore non ne ha probabilmente mai avuti, ha negato persino la presentazione di un documento sull'unione civile tra gay. Vade retro Satana. Niente sesso, siamo pidimenoellini".

L'IPOTESI DI PIETRO. Per il presidente dell'Idv, "quella sui diritti della persona è una battaglia che dovrebbe essere trasversale e condivisa da tutti: laici e cattolici". Per questo, "ci auguriamo che quei deputati che hanno denunciato la chiusura del Pd in tema di diritti civili sostengano e sottoscrivano la nostra proposta di legge sul pieno riconoscimento dei matrimoni gay anche in Italia, già depositata in Parlamento". Perchè i diritti della persona "sono l'elemento qualificante per ogni democrazia e dovrebbero essere condivisi da tutto il centrosinistra, senza tentennamenti".

Arcigay: "Il Pd che dice?". Paolo Patanè, presidente dell'Arcigay attacca Bersani e critica i le posizioni liquide del Pd. Si parte dall'estero: "Cameron, Obama, Hollande, Castro. E in Italia Di Pietro, Vendola, Grillo, Virginio Merola. Renzi, Boeri". Tutti d'accordo. Poi la domanda "E Bersani che dice? Che dice il Pd? I

l Pd continua a pensare che saranno i piccoli passi a cambiare il Paese e non si accorge che è proprio quello il metro mediocre che ci schianta e ci isola mentre il mondo corre. I diritti caro Bersani non si con cedono a 'scaglie', o per elemosina, ma nella loro interezza per autentico rispetto delle persone e delle loro vite. Bravo Grillo. E il cilicio lo tengano altri. Noi vogliamo sposarci".

LA REPLICA DEI DEMOCRATICI. No alla propaganda e nessuna strumentalizzazione. La risposta del Pd è affidata a Nico Stumpo, responsabile dell'organizzazione. "Il Pd ha scelto un strada seria e percorribile decidendo di regolamentare giuridicamente le coppie di fatto, a partire da quelle omosessuali. Vedo che Di Pietro e Grillo strumentalizzano il dibattito e le decisioni del Pd per lanciare i loro attacchi".

Ancora: "Il Pd lavora per far fare al Paese un passo concreto in avanti. Se l'Italia avrà nella prossima legislatura una legge tra le più avanzate in Europa sarà grazie al Partito democratico, che si sta impegnando in questo senso. Non certo per la propaganda e la strumentalizzazione dal fiato corto".

LA REAZIONE DELLA BINDI. Il presidente del Partito Democratico difende il suo operato. "Non e' giusto che dopo un lavoro proficuo di tutti questi anni e un partito che si candida a governare il Paese con un programma importante, si permetta che una minoranza di 38 persone faccia apparire il Pd spaccato, su temi che andranno comunque approfonditi".

 

 

BEPPE GRILLO SUL PALCO LETTA-BINDI-BERSANI ALL'ASSEMBLEA PDROSY BINDI SUORA ELLEKAPPA SU GRILLO E BERLUSCONI ROSY BINDI OLD STYLE ROSY BINDI DORME ALLA CAMERA car rosy bindi BINDI CAMUSSO BONINO CONCIA PAOLA CONCIA E LA SUA COMPAGNA RICARDA TRAUTMANN IL GIORNO DEL MATRIMONIO IN GERMANIA.jpegLA SCARPETTA STRAFICA DI ROSY BINDI PAOLA CONCIA E LA FIDANZATA RICARDA VOLEMOSE BENETTON - SANTANCHE E BINDIFinalmente Rosi Bindi confessa ROSY BINDI PATRIZIA DADDARIO Paola Concia Ricarda Trautmann sntgdo30 rosi bindinse06 setta bindinse10 rosi bindinse09 bindiPaola Concia Ricarda Trautmann

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO