ROTTAMATI I MORALISTI, ROTTAMARE FORZA ITALIA: GIUSTIZIA, POLITICA, MANETTE, RIFORME - BERLUSCONI AI TEMPI DELL’ASSOLUZIONE. COSA CAMBIA, CHE SUCCEDE, CHI SI DISPERA PER IL DOPO NIPOTE-MUBARAK

Claudio Cerasa per Rivistastudio

 

SILVIO BERLUSCONI I QUADRI DI GEORGE BUSH SILVIO BERLUSCONI I QUADRI DI GEORGE BUSH

A pochi giorni dalla clamorosa assoluzione di Berlusconi sul caso Ruby ci sono due questioni importanti che vale la pena di affrontare per capire quali saranno le conseguenze politiche e culturali di un’era politica che potremmo definire post-Mubarak (nel senso della nipote di). Il primo dato da centrare è culturale e non lo si può tralasciare se si vuole capire come un processo che in teoria avrebbe dovuto avere solo risvolti meramente giudiziari sia diventato – ancora – un grande caso politico.

 

La ragione appare molto semplice, e persino elementare, e va al di là del dettaglio sui singoli punti della sentenza di assoluzione. Se Berlusconi, nonostante abbia tra capo e collo altri imminenti provvedimenti giudiziari, esce rafforzato politicamente dall’assoluzione è perché i campioni delle manette, nel 2011, tutti, nessuno escluso, politici, giornali, centrodestra, centrosinistra, Veltroni, Fini, Bersani, Casini, e compagnia danzante, anche i meno sospettabili, scelsero di utilizzare un processo per ottenere ciò che per anni non erano riusciti a ottenere né con la battaglia elettorale né con quella parlamentare.

 

Silvio Berlusconi Senza Trucco Silvio Berlusconi Senza Trucco

Di Berlusconi si può pensare ciò che si vuole ma non si può non ammettere che l’inchiesta sul caso Ruby – inchiesta che come dimostrato dalla stessa procura di Milano si è rivelata fragile, con capi di imputazione che potevano convincere solo i professionisti del moralismo e con condotte personali che sono state spacciate per reati penali – è stata utilizzata in maniera ultra politica:

 

e dunque è solo a causa di tutti coloro che avevano dato prima all’indagine e poi alla condanna un valore politico se la sentenza di assoluzione oggi assume un analogo valore di rivalsa politica (e, detto tra parentesi, non c’è nulla di più comico di tutti quei commentatori e di tutti quei politici che dopo aver passato una vita a sculacciare chi, come Berlusconi, commentava le sentenze e chi, come Berlusconi, accusava i magistrati di perseguire un fine politico, oggi sono lì pronti a sostenere che le sentenze si possono criticare, specie se riguardano un’assoluzione di Berlusconi, e sono tutti lì pronti a far intendere che i magistrati che hanno assolto Berlusconi lo hanno fatto solo per ragioni politiche, e insomma solo perché Berlusconi fa le riforme con Renzi).

 

Fatta questa premessa bisogna andare al succo politico della questione, e il succo politico della questione ci dice che la linea di Berlusconi, ovvero quella del dialogo con Renzi, è una linea che esce rafforzata e che in questa fase costituisce l’unica direzione possibile per il centrodestra.

 

BERLUSCONI INAUGURA I CLUB FORZA SILVIO FOTO LAPRESSE BERLUSCONI INAUGURA I CLUB FORZA SILVIO FOTO LAPRESSE

Forza Italia – essendo un partito composto e guidato da molti dirigenti che hanno avuto un ruolo di primo piano nei pessimi anni di governo berlusconiano e che, Ruby o non Ruby, hanno avuto tutti delle grandi responsabilità nel fare affondare l’ultimo governo del Cav – non sarà il più credibile dei partiti al mondo quando parla di tasse da abbassare (considerando che il centrodestra non l’ha mai fatto), di riforma del lavoro da sbloccare (considerando che il centrodestra non l’ha mai fatto), di pubblica amministrazione da rivoluzionare (considerando che il centrodestra non l’ha mai fatto).

 

RubyRuby

Ma Berlusconi ha capito comunque che l’unico modo per far ripartire il pulsante start del centrodestra è fare una cosa che nel passato il centrosinistra non ha mai fatto: ragionare sul merito delle proposte (senato, riforma costituzionale, riforma elettorale) per essere considerati credibili nelle eventuali critiche su altri dossier (l’economia per esempio). È la vecchia e storica linea aziendalista (la dottrina Confaloneri) quella che oggi esce fuori dal megafono del centrodestra.

 

Per Forza Italia, a parere di chi scrive, è l’unica linea possibile per non lasciare il pallino del governo e delle riforme nella mani degli Alfano e dei vecchi incatenati della sinistra. E in questa linea è giusto che abbiamo spazio anche i dissidenti e i ribelli e i non allineati – in fondo, la formula del poliziotto buono-poliziotto cattivo è una formula che  ha sempre funzionate bene dalle parti del centrodestra.

 

RubyRuby

Dove può portare questa linea? Ha senso la riappacificazione con Alfano? I bacetti mandati alla Lega? Le carezze inviate alla Meloni? Certo che hanno senso. Oggi il centrodestra non avendo un leader candidabile ed essendo di fatto una grande federazione simile all’unione prodiana su quello può puntare: aggregare, aggregare, aggregare, e conquistare elettori con tutte le formule e i contenitori possibili.

 

È una fase di contenimento, ovvio, una fase piena di mille contraddizioni (la Lega sta a Berlusconi come Bertinotti stava a Prodi), certo, una fase di catenaccio, politicamente parlando, ma é l’unica possibile. Riformare insieme e confrontarsi nel merito per non fare la figura dei vecchi tromboni della sinistra. Poi un giorno qualcuno dovrà pensare alla successione (e magari anche ai contenuti politici necessari per impostare una successione). Ma quel giorno, e Berlusconi lo sa bene, promette di essere ancora lontano nel tempo.

Matteo Renzi Matteo Renzi

 

Chi sarà il leader resta un mistero. Quale sarà il programma resta un mistero. L’unica certezza è che se il centrodestra vuole avere speranza di esistere deve fare due cose: continuare a seguire la linea aziendalista (dialogo sulle riforme, bastonate sull’economia) e rottamare quanto prima le vecchie cariatidi del centrodestra.

 

Un rottamatore in Forza Italia non esiste. C’è solo Berlusconi. E il Cavaliere prima o poi dovrà rendersi conto che per costruire un futuro bisogna togliere di mezzo tutti coloro che in passato hanno contribuito a fare affondare la nave del centrodestra.

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…