ROVESCI RENZIANI – CONTRO SARA BIAGIOTTI, SINDACO RENZIANISSIMO DI SESTO FIORENTINO, UNA MOZIONE DI SFIDUCIA FIRMATA ANCHE DAL PD – INSIEME ALLA BOSCHI E ALLA BONAFÈ, LA BIAGIOTTI FORMAVA IL TRIO DI ASSISTENTI DEL CAPO AI TEMPI DELLE PRIMARIE

Massimiliano Lenzi per “Il Tempo

 

SARA BIAGIOTTI SINDACO DI SESTO FIORENTINOSARA BIAGIOTTI SINDACO DI SESTO FIORENTINO

Le 'ragazze' del Camper di Matteo Renzi, quasi tre anni or sono, erano tre: Maria Elena Boschi, avvocato, diventata ministro per le Riforme; Simona Bonafè, eurodeputato e all'epoca assessore all'Ambiente del comune di Scandicci, e Sara Biagiotti, oggi sindaco di Sesto Fiorentino e presidente dell'Anci (l'associazione dei comuni) Toscana, in passato consigliere provinciale del Pd.

 

I giornali, in quel fine estate e autunno del 2012, per la campagna elettorale alle primarie del Pd (che vincerà Pier Luigi Bersani) le  descrissero come la grande novità del Renzi rosa, con Maria Elena che teneva i contatti con i vari comitati, Simona che si occupava delle tappe del camper con cui Renzi girava l'Italia e Sara che badava all'agenda. Delle tre, tutte toscane (anche se la Bonafè è lombarda di nascita), quella politicamente in difficoltà oggi è la Biagiotti.

 

SARA BIAGIOTTI SINDACO DI SESTO FIORENTINOSARA BIAGIOTTI SINDACO DI SESTO FIORENTINO

A Sesto, infatti, ieri mattina gli han presentato contro una mozione di sfiducia e, questa la novità politica, a firmarla sono stati 13 consiglieri, di cui 8 del Partito democratico (4 di Sesto Bene Comune-Sel e una del gruppo misto, ex Movimento 5 Stelle). Nella mozione chiedono la convocazione di un Consiglio – si prevede entro i prossimi 10 giorni – per valutarne l'operato e mandarla via. La notizia parrebbe locale ma ha invece risvolti politici interessanti, considerando la natura da strapaese toscano dell'ascesa al potere di Renzi e dei renziani, anche dentro il Pd.

 

PRIMARIE PD LA SQUADRA DI MATTEO RENZI SIMONA BONAFE SARA BIAGIOTTI MARIA ELENA BOSCHI jpegPRIMARIE PD LA SQUADRA DI MATTEO RENZI SIMONA BONAFE SARA BIAGIOTTI MARIA ELENA BOSCHI jpeg

In Toscana, il Partito democratico non è abituato ad andar contro ai suoi ed è una novità che da partito di maggioranza provi a sfiduciare un proprio sindaco. Dario Nardella, renziano, sindaco di Firenze, tra i principali sostenitori della elezione a presidente Anci-Toscana della Biagiotti, ieri ha commentato di "essere sbigottito. Ho espresso alla collega Sara Biagiotti tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà, perché sono rimasto sbigottito di fronte a questo atto, che trovo di slealtà grave nei confronti di un sindaco".

 

anche simona bonafe alla coop di buzzianche simona bonafe alla coop di buzzi

Nardella ha aggiunto che "non è sola e ha tutte le istituzioni dalla sua parte. Vada avanti". Meno feeling politico la Biagiotti l'ha avuto, in passato, con Enrico Rossi, il presidente della Regione Toscana, del Pd. Era il 2012 quando la Biagiotti, all'epoca responsabile dell'organizzazione del Comitato di Matteo Renzi, sbottò contro Rossi. ''Sono offesa dal mio Presidente della Regione Enrico Rossi''. Il motivo? Durante una trasmissione su Sky Rossi l'aveva definita di "stile berlusconiano".

 

simona bonafe nozze carraisimona bonafe nozze carrai

'Mi sento offesa - attaccò lei - perché mentre lui era a svolgere il difficilissimo compito di Assessore Regionale alla Sanità con alcuni problemi che qualche Asl ha creato, io ero a fare la volontaria alle feste dell'Unità". Carezze tra democratici. Oggi, con la mozione di sfiducia a Sesto Fiorentino, la questione politica delle due anime del Pd in Toscana torna alla ribalta. Sesto (la Biagiotti), Rignano e Pontassieve (Renzi), Laterina (paese di Maria Elena Boschi), Scandicci (Bonafè), Montelupo (Luca Lotti) Firenze, città delle due vittorie elettorali di Renzi, da sindaco: in fondo son questi i luoghi dell'ascesa di Renzi ai tempi in cui gli piacevano i talk show.

 

maria elena boschi legge unita' maria elena boschi legge unita'

Non come oggi, che parla soprattutto di gufi e sembra un giornalista di "Europa", il (fu) quotidiano della Margherita, con pochi lettori, di cui è stato vicedirettore pure Filippo Sensi (oggi spin doctor del Premier). Perché a quelli di "Europa" i talk proprio non piacevano. Troppo protagonismo dei conduttori (in un articolo si parlava addirittura di "culto della personalità") - scrivevano - troppo populismo, Quando si dice una 'gufata' andata male, ché alla fine ha chiuso "Europa". 

 

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...