1. RUSSIA E CINA DICHIARANO “GUERRA” AGLI STATI UNITI: EDWARD SNOWDEN VOLA A MOSCA 2. ACCOMPAGNATO DA DUE LEGALI DI WIKILEAKS, LA TALPA DEL DATAGATE E’ PARTITO A BORDO DI UN VOLO DELL'AEROFLOT PER POI ESSERE PRELEVATO DA DIPLOMATICI DEL VENEZUELA 3. CON UNA DECISIONE DESTINATA A FAR INFURIARE GLI STATI UNITI, IL GOVERNO DI HONG KONG HA PERMESSO A ED SNOWDEN DI LASCIARE IL TERRITORIO DIRETTO A MOSCA 4. PER CONVINCERE LA CINA A NON CEDERE ALLE RICHIESTE DEGLI USA CHE VOLEVANO FOSSE ARRESTATO, SNOWDEN HA SPIFFERATO A PECHINO COME L’AMERICA SPIASSE I SUOI SMS

1. SNOWDEN VOLA A MOSCA POI VENEZUELA VIA CUBA - LO ACCOMPAGNANO NEL VIAGGIO DUE LEGALI DI WIKILEAKS
Ansa.it

Una folla di giornalisti e telecamere da tutto al mondo è arrivata all'aeroporto di Mosca per l'arrivo di Edward Snowden, partito questa mattina da Hong Kong a bordo di un volo dell'Aeroflot. La talpa del Datagate sarà prelevata direttamente sulla pista dell'aeroporto di Mosca da diplomatici del Venezuela.

Con una decisione destinata a far infuriare gli Stati Uniti, infatti, il governo di Hong Kong ha permesso oggi ad Edward Snowden, la "talpa" del Datagate, di lasciare il territorio diretto a Mosca. L'ex analista ha un biglietto aereo Mosca-Cuba e poi dall'Havana potrebbe proseguire per il Venezuela. Lo dice l'agenzia russa Interfax citando fonti della compagnia aerea Aeroflot. Il ministero degli Esteri russi ha detto di voler verificare le notizie sulla 'talpa' del Datagate aggiungendo che potrebbe fare tappa a Mosca

Dietro le quinte, ad aiutare la talpa a lasciare Hong Kong per "trovare asilo in un paese democratico" c'é, per sua stessa ammissione, Wikileaks. Julian Assange ha confermato che Edward Snowden è accompagnato a Mosca da due esperti legali di Wikileaks. Resta però ignota la "destinazione finale" della talpa del datagate, ma Assange precisa che si tratta di un "paese democratico.

"Abbiamo sviluppato una certa esperienza nell'asilo internazionale e nelle leggi sull'estradizione e sui risvolti pratici di questi problemi", ha aggiunto Assange, facendo chiara allusione al suo caso personale. "Ho una grande simpatia per Ed Snowden. Wikileaks sostiene assolutamente la sua decisione di rivelare il sistema di sorveglianza del governo americano sulla popolazione mondiale".

Da Mosca, intanto, il portavoce del presidente Vladimir Putin dice di essere all'oscuro della vicenda e di non sapere dove sia o quali siano i piani dell'ex analista. In un comunicato diffuso sul suo sito web il governo del territorio afferma di aver ricevuto una richiesta da Washington per arrestare Snowden ma che essa "non rispettava pienamente tutti i requisiti legali richiesti dalle leggi di Hong Kong".

Di conseguenza sarebbero stati necessari "ulteriori documenti" per poter arrestare la "talpa" che ha svelato i programmi illegali di intercettazioni di telefonate, posta elettronica ed sms della National Security Agency (Nsa) di Washington.

Il governo di Hong Kong aggiunge che gli Usa era stati avvertiti in anticipo che Snowden sarebbe partito e che l' ex-analista dei servizi americani ha lasciato il territorio "volontariamente". Inoltre, chiede agli Usa di "chiarire al più presto" se tra le persone spiate dalla Nsa ci siano stati anche cittadini e istituzioni di Hong Kong, come denunciato dallo stesso Snowden nelle due interviste che ha rilasciato al quotidiano locale South China Morning Post. Dal 1997 Hong Kong è una Speciale Regione Amministrativa (Sar)della Cina, che ha una larga autonomia ma che per le decisioni importanti di politica internazionale dipende da Pechino.

Secondo gli analisti, la Cina sicuramente era al corrente della decisione delle autorità di Hong Kong, che potrebbe anche aver sollecitato. Finora Pechino non ha commentato la vicenda di Snowden ma autorevoli media legati al governo, tra cui l' agenzia Nuova Cina, hanno aspramente criticato gli Usa per il loro programma di spionaggio e hanno preso apertamente le difese di Snowden.

Edward Snowden era arrivato ad Hong Kong alla fine di maggio e ha lasciato il territorio oggi, poco dopo le 11.00 locali col volo SU 213 dell' Aeroflot per Mosca da dove, secondo i media di Hong Kong che hanno dato la notizia, ripartirà per la sua destinazione finale: l' Islanda, che gli ha promesso asilo politico, o l' Ecuador, nella cui ambasciata di Londra il capo di Wikileaks Julian Assange è rifugiato da oltre un anno.

Per il capo della National Security Agency (Nsa), Keith Alexander, Edward Snowden ha causato danni "irreversibili". Alexander, in un'intervista alla Abc, ha messo in evidenza che la Nsa ha rafforzato le misure di sicurezza per evitare ulteriori fughe.

2 - "L'AMERICA PIRATA GLI SMS DELLA CINA"
Paolo Mastrolilli per "La Stampa.it"

Si complica, se possibile, «il Datagate»: da una parte, infatti, il governo americano ha incriminato Edward Snowden per spionaggio, chiedendo quindi ad Hong Kong di arrestarlo ed estradarlo; dall'altra l'ex tecnico della National Security Agency sta passando informazioni sulla sorveglianza fatta dagli Usa in Cina, e questo potrebbe spingere Pechino a non consegnarlo.

Alcune fonti dicono che si trova già sotto la protezione della polizia locale, mentre un uomo d'affari islandese si è offerto di portarlo col suo aereo nel proprio paese, se chiederà e otterrà asilo.

Il dipartimento alla Giustizia ha incriminato Snowden per violazione dell'Espionage Act del 1917, perché ha rubato informazioni segrete e le ha passate ai media. È il settimo caso di questo genere avviato dall'amministrazione Obama, contro tre in totale di tutte le altre presidenze. Non è chiaro, però, se c'è anche il sospetto di un contatto preventivo con governi stranieri. Gli Usa vogliono processarlo in Virginia, sede della compagnia per cui lavorava. Quindi chiedono ad Hong Kong di arrestarlo ed estradarlo.

L'ex colonia britannica ha un trattato con Washington su questi temi, e se determina che Snowden ha violato la legge è in condizione di fermarlo subito. Nel peggiore dei casi potrebbe aspettare fino a metà agosto, quando la scadenza del visto turistico di Edward gli darebbe ogni diritto di detenerlo.

I potenziali ostacoli, però, sono almeno due: primo, cosa decide di fare la Cina, che nonostante l'autonomia di Hong Kong, ha l'ultima parola sulle questioni diplomatiche; secondo, cosa consente il trattato di estradizione con gli Usa, che permette di rifiutare le richieste giudicate di natura politica.

Perciò alcuni esperti legali giudicano un errore l'incriminazione per spionaggio. Snowden, secondo il «New York Times» e il giornale locale «Apple Daily», è già sotto la protezione della polizia, che lo ha trasferito in un appartamento nella zona occidentale della città. Li sta giocando la sua partita, come dimostrano le ultime rivelazioni pubblicate dal «South China Morning Post».

Edward ha raccontato che la Nsa aveva un programma molto approfondito per spiare la Repubblica popolare. Controllava le compagnie di cellulari, per intercettare i messaggi sms trasmessi dai cinesi. Un lavoro ciclopico, visto che solo nel corso del 2012 ne sono stati scambiati 900 miliardi. La Nsa poi aveva attaccato 63 computer della Tsinghua University di Pechino, sede dell'Education and Research Network (Cernet), da cui si può accedere ai dati di milioni di cinesi.

Lo spionaggio aveva colpito anche ad Hong Kong, prendendo di mira già nel 2009 la sede di Pacnet, proprietaria del più grande network di fibre ottiche nella regione. Tutte queste informazioni, unite a quelle che Snowden forse ancora nasconde, potrebbero convincere Pechino a tenerselo. In alternativa, l'uomo d'affari Olafur Sigurvinsson ha detto che ha già pronto sulla pista di Hong Kong un aereo privato, finanziato con 240.000 dollari offerti da DataCell, la compagnia digitale che gestisce i pagamenti via carta di credito a WikiLeaks.

La destinazione sarebbe l'Islanda, se il paese che aveva già sfidato gli Usa, ospitando lo scacchista Bobby Fisher quando nel 2005 aveva violato l'embargo contro la Jugoslavia, deciderà di dare asilo a Snowden.

 

snowdensnowdensnowdensnowdenEDWARD SNOWDEN snowdenSNOWDEN ALLA TV DI HONG KONG INTERVISTA DEL GUARDIAN snowdensnowdensnowden

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)