SALDI IN BOCCA ALLA ROMANA PER LE MULTE: PRIMA LE PAGHI, MENO COSTANO

Margherita De Bac per "Il Corriere della Sera"

Quando arriva quella busta il primo impulso è sempre metterla da parte e rinviare il pagamento. Atteggiamento che non converrà più agli automobilisti italiani colpevoli di aver commesso un'infrazione stradale. Se pagheranno subito, entro cinque giorni, si potrebbero veder ridotta la multa del 30%. La proposta è del ministro Maurizio Lupi, titolare dei Trasporti, che ieri ne ha parlato nel corso di un'audizione della Commissione Trasporti della Camera.

Un'idea condivisa dai parlamentari. Michele Meta presidente della Commissione Trasporti, Pd, ha firmato il disegno di legge che prevede di introdurre questo «alleggerimento» per i trasgressori solerti. La proposta è stata poi trasformata in un emendamento presentato al decreto legge del Fare, ora in discussione a Montecitorio. In quella norma si parla di uno sconto del 20%. «Auspico il via libera velocemente», scrive Meta su Twitter.

Lupi immagina una percentuale più alta: «È un'iniziativa molto positiva. Sono favorevole a salire al 30%. Il governo è su questa linea. Sarebbero risorse certe, su cui contare. Oltretutto eviterebbero contenziosi e sarebbe un segnale» Che tipo di segnale? Lupi risponde così: «Per chi non ha rispettato le regole, la multa può diventare uno strumento educativo, se ottemperi subito, e non un'inutile vessazione».

In Italia, secondo un'indagine dell'Aci, su circa 15 milioni di contravvenzioni rilevate ogni anno, sei su dieci vengono pagate entro i 30 giorni previsti, il 3% viene contestato con ricorso a prefetto o al giudice di pace, il 37% rientra invece fra le pratiche del pagamento tardivo o della riscossione coatta con le cartelle di Equitalia.

Lo sconto proposto da Lupi trova un'accoglienza positiva anche all'Automobile Club Italia: «Questo meccanismo facilita chi sbaglia al volante e si ravvede tempestivamente in modo virtuoso», commenta il presidente dell'associazione, Angelo Sticchi Damiani. Per legge il 50% degli incassi legati alle contravvenzioni dovrebbero essere investiti sulla sicurezza stradale. È però ancora molto difficile verificare se questo avviene veramente.

«L'Aci ha chiesto sanzioni alle amministrazioni inadempienti - dice Sticchi Damiani -. Ci devono essere controlli rigorosi. I proventi delle multe inoltre dovrebbero essere tenuti fuori dal Patto di Stabilità perché destinati a investimenti a favore del cittadino e non a spese correnti».

D'accordo Davide Caparini, capogruppo della Lega in commissione trasporti: «Purché la proposta non resti sulla carta come l'ennesimo rigo del libro dei sogni del Governo». Sempre secondo Aci, la crisi ha influito sul comportamenti degli italiani al volante. Le trasgressioni leggere e severe sono diminuite. Meno 7% le multe per superamento limiti di velocità, lo stesso per chi parcheggia in divieto di sosta.

 

 

MAURIZIO LUPI vigilimulteaviabonito images ima ges multe

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