piazza indipendenza

SALLUSTI CONTRO LA SVOLTA BUONISTA DI MINNITI - GLI SGOMBERI SOLO SE SONO GIA’ PRONTI GLI ALLOGGI ALTERNATIVO? “VIOLENTO È CHI, IMMIGRATO O NO, LE CASE LE OCCUPA, NON LEI CHE, PER UNA VOLTA, AVEVA DECISO DI LIBERARLE” - L'INCONTRO CON LA RAGGI

 

1. OCCUPAZIONE PER TUTTI

Alessandro Sallusti per il Giornale

 

sgombero sgombero

Il ministro Minniti ha dimostrato di sapersi muovere con fermezza e buon senso e gliene abbiamo sempre dato atto. Ma sulla gestione del dopo sgombero degli immigrati di Roma qualche cosa si è inceppato al vertice del ministero dell'Interno e della polizia. Peggio del «non fare» c'è solo il fare e poi pentirsi di averlo fatto.

 

Così come a disorientare i soldati sono i generali che danno ordini e contrordini creando solo caos, così i cittadini rimangono disorientati da uno Stato che smentisce se stesso. Qualcuno deve avere pur deciso - per fortuna e finalmente diciamo noi - di intervenire per sloggiare gli abusivi di piazza Indipendenza. E quel qualcuno doveva pur sapere che uno sgombero è una operazione in sé violenta, anche se condotta in guanti bianchi. Perché a volte fare rispettare la legge è cosa violenta.

MINNITi 8MINNITi 8

 

Sono violente le cartelle di Equitalia, lo sono i pignoramenti, lo sono un avviso di garanzia e un arresto preventivo, lo è una sentenza di divorzio che toglie l'agibilità dei figli a uno dei due genitori. La democrazia è violenta perché deve imporre a tutti, senza distinzioni di censo, sesso e credo, il rispetto delle regole e l'unico spartiacque è se qualcuno, investito dell'ingrato compito, abusa di questo enorme e delicato potere.

 

Non risulta - salvo un eccesso verbale rimasto senza seguito - che a Roma i poliziotti abbiano commesso abusi. Anzi, semmai è stato documentato il contrario. Minniti, quindi, si sta pentendo non di un fatto ma del fatto: «Mai più sgomberi senza prima aver individuato soluzioni alternative». Che è come dire: la legge va fatta rispettare solo quando è possibile e il farlo non crea complicazioni. Quindi - il ministro mi passi la semplificazione - se non trovo parcheggio posso lasciare la macchina in divieto di sosta, se non ho soldi non pagare le tasse, se ho fame rubare.

scontri piazza indipendenza scontri piazza indipendenza

 

Il disagio sociale è sicuramente un problema, ma il Far West è assai più pericoloso, soprattutto se benedetto dal ministro dell'Interno. Che, come purtroppo tutti i politici, nel momento critico diventa culturalmente succube di tre giornali, quattro opinionisti salottieri e qualche vescovo che gli danno del fascista. Mi perdoni, signor ministro, non si lasci intimidire: violento è chi, immigrato o no, le case le occupa, non lei che, per una volta, aveva deciso di liberarle come prevedono le legge e la Costituzione.

 

2. E LA RAGGI BATTE CASSA: SERVONO 90 MILIONI

Francesco Grignetti e Ilario Lombardo per La Stampa

 

Si vedranno in settimana, Virginia Raggi e il ministro Marco Minniti, e sarà l’occasione, oltre che per manifestare la simpatia reciproca, per rinsaldare un’alleanza che travalica i rispettivi schieramenti politici (e che è osservata anche con un po’ di sospetto dentro il M5S, restio a concedere troppi riconoscimenti a un ministro del Pd). S’intenderanno, i due, perché è nei fatti una convergenza di interessi. 

piazza indipendenza  2piazza indipendenza 2

 

Il Viminale non intende infatti fermarsi sulla sua rotta del «recupero di legalità». Certo, sono in arrivo le linee-guida del ministro sugli sgomberi che inviteranno i prefetti alla massima collaborazione istituzionale con i sindaci. Si dirà che gli sgomberi dovranno essere eseguiti con la dovuta gradualità, senza strappi controproducenti, in attesa che gli enti locali, così come vuole la legge, si attrezzino a dare «assistenza alloggiativa» agli aventi diritto.

 

MIGRANTI PIAZZA INDIPENDENZAMIGRANTI PIAZZA INDIPENDENZA

Ma di certo il ministro non ha alcuna intenzione di darla vinta ai movimenti antagonisti che sono dietro molte di queste occupazioni. E perciò gli occorre la collaborazione del Campidoglio per non bloccare tutto proprio nella Capitale. Ma anche la sindaca non intende farsi «intimorire da chi usa i più deboli per i propri affari illeciti», come ha detto ieri a La Stampa . 

 

Concorderanno anche sulla filosofia di fondo: occorre collaborazione istituzionale. Perciò la sindaca chiederà «un coinvolgimento maggiore nella definizione delle strategie. Gli sgomberi e il sistema dell’accoglienza vanno pianificati per bene». Per intenderci, non deve più accadere un’altra piazza Indipendenza. Sostiene Raggi: «Noi sindaci non possiamo essere chiamati all’ultimo momento, il giorno prima dello sgombero».

 

minniti raggiminniti raggi

La sindaca illustrerà dunque il suo Piano casa (sono almeno 15 mila le famiglie che hanno bisogno di aiuto) che ha rilasciato qualche settimana fa. Ha l’obiettivo di dare una casa a 6 mila nuclei entro il 2019, chiudendo i terribili residence, facendo scorrere le graduatorie delle case popolari, restituendo ai proprietari gli edifici occupati, usando gli strumenti dell’autorecupero, del contributo all’affitto o del buono casa. Ma il Piano è destinato ad abortire senza l’appoggio della polizia: non si può fare un censimento delle persone che vivono in palazzi occupati o nelle case popolari, soltanto con gli operatori comunali. 

 

il palazzo occupato a piazza indipendenzail palazzo occupato a piazza indipendenza

Infine, i soldi. Al Campidoglio calcolano che per risolvere il problema occorrano almeno 90 milioni di euro. Sono i soldi inutilizzati dai tempi del commissario Tronca, «che però non possono mica uscire ora dal bilancio comunale». Un discorso che vale per Roma, e per tutta Italia. Perché è un dramma vastissimo, quello dei senza casa - italiani e stranieri.

 

Come dice il presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani, Antonio Decaro, sindaco di Bari: «C’è chi ha perso la casa. Ci sono i senza fissa dimora che scelgono soprattutto le città più grandi. E poi c’è il tema dei migranti e dei rifugiati che escono dal sistema di protezione e però non hanno una casa». Anche Raggi fa sapere: «Ribadirò quanto ho già detto: accoglienza, immigrazione ed emergenza abitativa vanno considerati come parti di un unico grande problema, da affrontare nel suo insieme». 

il palazzo occupato a piazza indipendenza il palazzo occupato a piazza indipendenza

 

Il Parlamento, sbloccando gli sfratti, aveva dato ai Comuni la possibilità di utilizzare immobili del demanio tramite una procedura velocissima. «Ma se poi non ci sono i soldi - spiega Decaro - per mettere a norma l’impianto elettrico o per installare il riscaldamento, le case non possono essere assegnate». 

 

scontri piazza indipendenzascontri piazza indipendenza

Detto questo, la sindaca darà totale disponibilità a sostenere gli sgomberi. A questo proposito si farà portavoce della linea politica del M5S: no a forme di «assistenzialismo forzato», i rifugiati devono avere gli stessi diritti degli italiani, «nessuno in più». La sindaca grillina sosterrà che «non si può accettare che chi occupa diventa proprietario di quello stabile, mentre chi è in graduatoria per una casa aspetta invano». Inutile dire che al Viminale la pensano allo stesso modo. 

 

 

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE...