salvini lavrov

SALVINI BATTE ALFANO 1-0: RICEVUTO DA LAVROV, POTENTE MINISTRO DEGLI ESTERI DI MOSCA CHE NON HA ANCORA STRETTO LA MANO AD ANGELINO – LA LEGA ALLA CORTE DELLO ZAR PUTIN FIRMA UN ACCORDO PER LO SCAMBIO DI INFORMAZIONE TRA I LUMBARD ED IL CREMLINO – ED ORA PUNTA AD INCONTRARE TRUMP

 

Alberto Mattioli per La Stampa

 

SALVINI A MOSCASALVINI A MOSCA

La vera notizia del viaggio di Matteo Salvini oggi a Mosca non è la firma dell’accordo, telefonatissimo, fra la Lega Nord e Russia Unita, il partito di Putin. Ma che il leader leghista abbia visto da Sergej Lavrov, che di Putin è il ministro degli Esteri (di lunghissimo corso: 2004) e uno dei consiglieri più influenti. Una visita decisamente poco protocollare, e non solo perché nessuno dei due indossava la cravatta.

SALVINI LAVROVSALVINI LAVROV

 

Lavrov normalmente non riceve leader politici che non abbiano incarichi di governo e perché il ministro degli Esteri non ha ancora mai incontrato il suo omologo italiano, Angelino Alfano. Salvini può quindi essere soddisfatto e, in un’intervista al sito ilpopulista.it, sostenere che «il Cremlino ha un’idea molto chiara e molto positiva del futuro». Insomma, un bel salto di qualità nelle relazioni di lunga data fra la Lega e la Russia di Putin.

 

salvini wilders le pen petri salvini wilders le pen petri

In effetti, l’attrazione fatale della Lega per Mosca non è nuova: da anni, sul pratone di Pontida sventolano le bandiere russe insieme con quelle leghiste. E l’ammirazione è condivisa dagli altri partiti della destra populista europea, in primis il Front national di madame Le Pen, con relative violente polemiche in Francia per i finanziamenti transitati dal Cremlino alle casse del Front. Sono pro-Putin tutti gli alleati della Lega, non solo il Front ma anche gli olandesi di Geert Wilders e del suo Partito della Libertà, gli austrici della Fpö di Heinz-Christian Strache, i tedeschi dell’AfD e così via. 

matteo salvini for putinmatteo salvini for putin

 

Di Putin piacciono l’intervento contro l’Isis in Siria, le critiche all’Unione europea, le posizioni anti-islamiste; ma non solo il «cosa», anche il «come» della sua politica, i modi decisionisti o addirittura spicci che nell’ottica di Salvini e dei suoi amici contrastano con le eterne e irresolute mediazioni di Bruxelles. Così, la Lega è in prima fila nel chiedere alla Ue la revoca delle sanzioni inflitte alla Russia, «una situazione assurda e paradossale - dice Salvini -, che sta causando gravissimi danni a imprese e lavoratori. Solo all’Italia sono costate un’enormità, oltre cinque miliardi di euro e migliaia di posti di lavori perduti». Un’opinione, peraltro, ampiamente condivisa nel Nord delle fabbrichette che lavorano soprattutto per l’esportazione, che hanno visto contrarsi il ricco mercato russo.

 

TRUMP SALVINITRUMP SALVINI

Ma queste tournée all’estero di Salvini hanno finalità anche interne. Servono ad accreditare l’idea di una Lega «di governo», che tesse relazioni internazionali da far valere quando entrerà finalmente nella stanza dei bottoni. «Ho illustrato a Lavrov le idee e le proposte della Lega per il governo dell’Italia e per cambiare l’Europa», dice Salvini. Ma il messaggio, più che al ministro degli Esteri russo, è indirizzato all’opinione pubblica italiana.

 

Per questo Salvini garantisce che «le diplomazie» (o almeno la sua) stanno lavorando anche per organizzargli un incontro con Donald Trump, dopo quello un po’ casuale durante al campagna elettorale Usa, e un altro con Vladimir Putin, dopo quello del ’14 a Milano, che «è auspicato e auspicabile prima del voto». Insomma, da «spendere» anche (e forse soprattutto) per uso elettorale. Quanto alla vittoria di Trump, in effetti, in casa Lega è letta come la conferma, dopo la Brexit, che la detestata globalizzazione è in crisi, che la rivolta contro le élite «mondialiste» guadagna terreno e che la tendenza è quella di tornare agli Stati nazionali e alle frontiere.

 

salvini maglietta putinsalvini maglietta putin

Infine, si diceva, l’aspetto pratico. L’accordo con Russia Unita è stato firmato da Serghiei Zhelezniak, vicesegretario generale del Consiglio per le Relazioni internazionali del movimento di Putin. Prevede una durata di cinque anni durante la quale i due partiti «si consulteranno e si scambieranno informazioni su temi di attualità, sulle relazioni internazionali, sullo scambio di esperienze nella sfera delle politiche per i giovani e dello sviluppo economico». Ci saranno - recita la nota ufficiale - «scambi regolari di delegazioni di partito ai vari livelli, seminari bilaterali e multilaterali, convegni e tavole rotonde sui temi più attuali delle relazioni russo-italiane». Routine, tutto sommato.

HACKER RUSSIHACKER RUSSI

 

Ma Salvini non si smentisce e aggiunge una battuta delle sue, quando arriva la domanda sugli attacchi degli hacker russi per influenzare le elezioni americane (e magari anche quelle prossime venture nei Paesi europei). «Abbiamo chiesto quanto costano cinque hacker russi e vediamo se ce li possiamo permettere, se ci sono dei voucher per hacker o se il Jobs Act prevede una forma di partenariato. Anzi, forniremo noi degli hacker italiani, che sono migliori».

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...