matteo salvini antonio tajani cartelle esattoriali

SALVINI VA ALLA GUERRA SULLA PACE FISCALE – IN VISTA DELLA COMPLICATA MANOVRA DI AUTUNNO, IL LEADER LEGHISTA TORNA AD ANNUNCIARE LA NUOVA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI: “È UNA NOSTRA PRIORITÀ, NE HO PARLATO COL MINISTRO GIORGETTI, LA PORTEREMO A CASA” – MA LA MISURA SARÀ SELETTIVA E NON PER TUTTI, COME PREVEDEVA IL PROGETTO INIZIALE DEL CARROCCIO. SARANNO ESCLUSI I CONTRIBUENTI CHE HANNO ADERITO ALLE PRECEDENTI ROTTAMAZIONI E POI NON HANNO SALDATO LE RATE – INTANTO FORZA ITALIA INSISTE SUL TAGLIO DELL’ALIQUOTA IRPEF PER IL CETO MEDIO. MA LE COPERTURE  PER TUTTE LE MISURE NON CI SONO…

Estratto dell’articolo di Luca Monticelli per “La Stampa”

 

matteo salvini giancarlo giorgetti

Il cantiere della manovra è una partita ancora lunga da giocare, ma il primo tempo del derby nel centrodestra sulla questione fiscale sembra si stia chiudendo a favore della Lega.

 

Il vicepremier Matteo Salvini non ha dubbi e rivela: «La rottamazione definitiva delle cartelle esattoriali è una nostra priorità e penso di tutto il governo, ne ho parlato col ministro Giorgetti e sono convinto che la porteremo a casa».

 

Tuttavia, la quinta sanatoria delle cartelle sarà selettiva e non per tutti, come invece prevedeva il progetto iniziale del Carroccio, quindi le coperture necessarie dovrebbero essere inferiori ai 4 o 5 miliardi stimati.

 

CARTELLE ESATTORIALI

 Sui 4 miliardi si aggira anche l'intervento sul ceto medio sponsorizzato da Fratelli d'Italia e Forza Italia che da un anno duellano con la Lega, chiedendo di tagliare di due punti l'aliquota Irpef del 35% per i redditi fino a 60 mila euro.

 

 

La commissione Finanze del Senato, presieduta dal leghista Massimo Garavaglia, ha fissato il termine per la presentazione degli emendamenti al rientro dalla pausa estiva: l'obiettivo è chiudere la rottamazione a settembre così da inserirla in manovra.

 

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

La quinta sanatoria da 120 rate, senza sanzioni né interessi, ha come obiettivo quello di aiutare il ceto medio, perciò l'idea è concentrarsi su una fascia di reddito che va tra i 30 mila e i 70 mila euro. Saranno esclusi i contribuenti che hanno aderito alle precedenti rottamazioni e poi non hanno saldato le rate.

 

«C'è una situazione economica discreta e dobbiamo osare: la pace fiscale significa liberare milioni di lavoratori italiani da un sequestro di cartelle esattoriali che nel frattempo si sono moltiplicate», ribadisce Salvini. Eppure, la maggior parte di questi "milioni di italiani sequestrati" è contraddistinta da furbetti che non pagano le tasse abitualmente.

 

MAURIZIO LEO E GIANCARLO GIORGETTI - FOTO LAPRESSE

Consultando i dati dell'Agenzia delle entrate emerge che i soggetti in debito con il fisco sono 22 milioni, il 60% di questi, circa 13 milioni di persone, hanno ricevuto cartelle esattoriali in dieci diverse annualità, ovvero per dieci anni sono riusciti a collezionare debiti con lo Stato e gli enti locali. […]

 

L'Agenzia delle entrate si è resa conto che i contribuenti destinatari ogni anno di cartelle, avvisi e accertamenti sono dieci milioni: quasi l'80% di questi – circa 8 milioni – risulta aver avuto iscrizioni a ruolo nei tre anni precedenti. Non ci si deve stupire se il magazzino della riscossione veleggia verso i 1.300 miliardi di euro.

 

CARTELLE ESATTORIALI

I tecnici lavorano anche per rendere più rigida la decadenza dalla rottamazione. Il progetto leghista, infatti, consente di beneficiare del piano di dilazione pur saltando sette rate, un'opzione che di fatto costerebbe al contribuente 113 quote anziché 120.

 

L'Agenzia delle entrate ha suggerito di ridurre questo margine, mentre i leghisti vorrebbero incrementarlo, magari dando la possibilità di non versare dieci rate.

Intanto, oggi termina la moratoria fiscale estiva e i contribuenti dovranno presentarsi in cassa con 138 scadenze.  […]

matteo salvini giancarlo giorgetti francesco lollobrigida

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