
È GUERRIGLIA CONTINUA TRA SALVINI E TAJANI – IL LEADER LEGHISTA INSISTE SULL'ESIGENZA DI TASSARE LE BANCHE COME CONTRIBUTO ALLA LEGGE DI BILANCIO: “L’ANNO SCORSO GLI ISTITUTI HANNO GUADAGNATO 46 MILIARDI DI EURO, NON È UN ESPROPRIO PROLETARIO” – IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA SCATTA SUBITO, IN DIFESA DEGLI INTERESSI DEI BERLUSCONI (MEDIOLANUM): “LE TASSE SUGLI EXTRAPROFITTI SONO DA REGIME COMUNISTA” – GIORGETTI PRENDE TEMPO: “ENTRO DUE SETTIMANE AVREMO IL QUADRO DELLE PRIORITÀ. C’È CHI DEVE ESSERE TUTELATO DI PIÙ E CHI FORSE MERITA MENO TUTELE…”
Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “la Stampa”
A Matteo Salvini che insiste sull'esigenza di tassare le banche risponde ancora una volta l'altro vicepremier, dandogli (senza però nominarlo direttamente) del comunista.
«Non siamo favorevoli a tasse sugli extraprofitti che sono cose da regime comunista, pensiamo invece che le banche e le altre imprese debbano pagare le tasse e dare un contributo allo Stato e ai cittadini in base alle loro possibilità. Lo si deve fare con il dialogo e non con la minaccia», ha dichiarato ieri Antonio Tajani (Fi) alzando il livello dello scontro all'interno della maggioranza.
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matteo salvini giancarlo giorgetti voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse
Matteo Salvini resta invece convinto che le banche daranno un contributo alla legge di Bilancio, e ieri in una intervista ha rivelato di voler invitare gli amministratori delegati dei principali istituti per parlarne.
«L'anno scorso le banche hanno guadagnato più di 46 miliardi – è tornato così a ripetere -. Se chiudono il 2025 con un po' meno e con quei soldi ci permetteranno di aiutare famiglie e imprese con una rottamazione definitiva delle cartelle, saranno felici tutti», convinto «che anche in maggioranza si troverà equilibrio per qualcosa che non è un esproprio proletario».
In tutto questo il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, che nelle scorse settimane aveva aperto il dibattito sul tema banche, ieri ha spiegato quella sulle banche sarà una scelta politica che eventualmente dovrà compiere la maggioranza.
giancarlo giorgetti giorgia meloni foto lapresse.
«Quello che stiamo facendo è razionalizzare la spesa il più possibile per ridurre le tasse il più possibile e in questo ambito c'è chi deve essere tutelato di più e chi forse merita meno tutele. Però queste sono valutazioni politiche» ha spiegato intervenendo alla festa dell'Udc. E per quanto riguarda le banche, «le valutazioni saranno fatte soltanto quando avremo il quadro di priorità, tempo due settimane».
[...] Salvini ieri ha lanciato la proposta di rivedere le regole dell'Isee, «perché non è possibile che tutti i bonus vadano troppo spesso sempre agli stessi», Giorgetti è tornato sull'altolà lanciato sabato da Aosta spiegando che «se ogni tanto freno lo faccio per il bene di tutti, e soprattutto per il bene dell'Italia».
GIORGIA MELONI STRETTA TRA SALVINI E TAJANI SU POLITICO
Rottamazione delle cartelle e il taglio dell'Irpef «fanno parte di un elenco di interventi che il governo intende mettere in campo. Tuttavia bisogna considerare anche spese aggiuntive come gli impegni internazionali connessi alle spese della difesa. Che non sono gratis».