giorgia meloni matteo salvini cesa raffaele lombardo giovanni toti

SALVINI LANCIA LA CAMPAGNA ACQUISTI PER FREGARE LA MELONI ALLE EUROPEE – LA LEGA STRINGE UN ACCORDO CON L’UDC DI LORENZO CESA: NELLA CIRCOSCRIZIONE SUD CANDIDERÀ ALDO PATRICIELLO, MISTER 80MILA VOTI, ELETTO 5 ANNI FA CON FORZA ITALIA. IL CAPITONE IN SICILIA INCASSA IL SOSTEGNO DI RAFFAELE LOMBARDO, AL NORD CORTEGGIA GIOVANNI TOTI ED È PRONTO AD ACCOGLIERE L’EURODEPUTATO RAFFAELE STANCANELLI, IN USCITA DA FDI DOPO LA ROTTURA COL CERCHIO MAGICO DELLA DUCETTA – LE SIRENE MELONIANE SUI FEDELISSIMI DI ZAIA

Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per “la Repubblica”

 

MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

Una lotta intestina senza esclusione di colpi dal Veneto alla Sicilia, dalla Lombardia al Lazio. Giorgia Meloni e Matteo Salvini, da Nord a Sud, stanno andando allo scontro per accaparrarsi calamite del voto o per prendere posti di potere. E per i due l’obiettivo è lo stesso: la prova di forza in vista delle prossime elezioni europee.

 

Uno scontro con sgambetti e tensioni anche in Parlamento, a partire dall’accelerazione della Lega sul disegno di legge per il terzo mandato, che serve a Salvini per dare un futuro a Luca Zaia in Veneto. Peccato però che FdI non voglia il terzo mandato perché per il prossimo anno punta a prendersi proprio il Veneto.

 

lorenzo cesa foto di bacco

[…] il più attivo in queste ore è il leader leghista e ministro Matteo Salvini, che si vuole giocare il tutto per tutto alle Europee per aumentare il suo peso nel governo (o almeno per non perderne altro). Ha soffiato sulla protesta dei trattori, proponendo l’esenzione totale dell’Irpef nelle stesse ore in cui il ministro Francesco Lollobrigida cercava di reperire fondi per consentire una riduzione almeno fino a 10mila euro di reddito agricolo.

 

E ha giocato d’anticipo in vista elezioni europee chiudendo un accordo con il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa: nella circoscrizione Sud sarà candidato con la Lega (e la benedizione di Cesa) Aldo Patricello, mister 80mila voti eletto cinque anni fa nelle file di Forza Italia.

 

ALDO PATRICIELLO

In quota scudocrociato per la Lega potrebbe essere candidata nella circoscrizione Isole anche la figlia dell’ex ministro siciliano Salvatore Cardinale, Daniela, e non è escluso che proprio in questo scontro interno al centrodestra Salvini accolga nelle sue liste l’eurodeputato Raffaele Stancanelli, in uscita da Fratelli d’Italia dopo una rottura fortissima con Meloni e il suo cerchio magico.

 

E sempre in Sicilia Salvini ha incassato il sostegno elettorale alle liste della Lega del Movimento per l’autonomia dell’ex governatore Raffaele Lombardo, altro portatore di consensi. In Sicilia FdI è stata più volte messa all’angolo dal potente vicepresidente leghista della regione Luca Sammartino: prima ha affondato la norma regionale salva- ineleggibili che avrebbe messo in sicurezza un paio di deputati patrioti, poi ha fatto incetta di manager della sanità sotto il naso dei meloniani.

 

Raffaele Stancanelli

Da parte loro, i deputati di Fratelli d’Italia oltre a minacciare la crisi della giunta hanno affondato la restaurazione delle province a cui miravano non solo i leghisti ma anche la Dc di Cuffaro e il governatore Schifani.

 

Salvini comunque è scatenato e punta dritto a togliere voti ai meloniani: se da un lato gioca a fare il moderato raccogliendo voti al centro, dall’altro per dare fastidio alla premier ha ormai chiuso l’accordo per candidare capolista nell’Italia centrale il generale Roberto Vannacci, noto per posizioni su omosessuali, ruolo delle donne e immigrazione che fanno presa a destra, nello stesso bacino elettorale di FdI. Non a caso, sussurrano che dal ministero della Difesa di Guido Crosetto si stia tentando una ricucitura dello strappo con Vannacci proprio in chiave anti Lega.

 

raffaele lombardo

E a proposito di tensioni, dopo il caso Sardegna, con la decisione imposta da Giorgia Meloni di non sostenere l’uscente Christian Solinas, spinto dalla Lega, si vocifera di una vendetta alle urne: il Partito di azione di Solinas potrebbe dirottare parte dei suoi voti per il governatore a Renato Soru anziché dare sostengo a Paolo Truzzu di FdI. E non finisce qui: anche in Umbra Fratelli d’Italia sta rimettendo in discussione la ricandidatura della governatrice uscente della Lega, Donatella Tesei.

 

Salendo verso Nord la strategia non cambia: contatti molto intensi vengono registrati in queste ore tra Salvini e il governatore della Liguria Giovanni Toti, che non sarebbe convinto di andare da solo alle Europee con Noi con l’Italia di Maurizio Lupi. Salvini accoglie per arginare alle urne Meloni, che invece nel frattempo punta alle poltrone che contano.

 

Tensioni pure in Veneto, storica roccaforte della Lega, dove Salvini teme un effetto Zaia ma al contrario. Se il governatore non correrà per un terzo mandato, avrà difficoltà a tenere in piedi la sua potente macchina elettorale che da sola vale 500 mila voti. Macchina che si sta sfaldando.

 

arianna polgatti matteo salvini giovanni toti al papeete 1

Tra i leghisti si stanno facendo sentire le sirene meloniane e un dialogo forte con FdI lo stanno avviando in queste settimane due consiglieri regionali di peso legati a Zaia, Luciano Sandonà e Silvia Rizzotto: entrambi si sono astenuti sulla legge del fine vita facendo naufragare la proposta da Zaia.

 

Di certo c’è che FdI chiede spazio in Veneto sulle nomine di sottogoverno e nelle proposte di legge. Non a caso i meloniani non hanno sostenuto un’altra legge cara a Zaia: la norma sulle «stanze panoramiche» che aprirebbe a edificazioni in alta quota.

 

LUCA ZAIA MATTEO SALVINI

Anche in Lombardia Fratelli d’Italia, guidata dai fratelli La Russa e affini, chiede più spazio al governatore leghista Attilio Fontana: lo scontro si è acceso sulle nomine dei dirigenti della Sanità, che non avrebbero soddisfatto le richieste del partito di Meloni. E ora FdI chiede i direttori di tre Istituti di ricovero con i vertici in scadenza tra Milano e la provincia. Ma Salvini non ha intenzione di cedere una sola poltrona, pensando proprio al voto di giugno per le Europee. […]

giovanni totiRaffaele StancanelliRAFFAELE LOMBARDOLUCA ZAIAMATTEO SALVINI GIORGIA MELONI

Ultimi Dagoreport

malago meloni abodi fazzolari carraro

DAGOREPORT - CHE LA CULTURA POLITICA DEI FRATELLINI D’ITALIA SIA RIMASTA AL SALTO NEL “CERCHIO DI FUOCO” DEL SABATO FASCISTA, È STATO LAMPANTE NELLA VICENDA DEL CONI - QUANDO, ALLA VIGILIA DELL’ELEZIONE DEL SUO CANDIDATO LUCIANO BUONFIGLIO ALLA PRESIDENZA DEL CONI, QUEL DEMOCRISTIANO IN MODALITÀ GIANNI LETTA DI GIOVANNINO MALAGÒ SI È FATTO INTERVISTARE DA “LA STAMPA” ANNUNCIANDO DI ESSERE UN “PATRIOTA” CHE “FA IL TIFO PER IL GOVERNO MELONI”, HA INVIATO AI MUSCOLARI CAMERATI DISDEGNOSI DELLE REGOLE DELLA POLITICA (DIALOGO, TRATTATIVA, COMPROMESSO) IL SEGUENTE MESSAGGIO: ORMAI È TARDI PER FAZZOLARI DI INCAZZARSI CON ABODI; DA TEMPO VI HO DETTO CHE AVETE SBAGLIATO CAVALLO QUANDO AVEVATE A DISPOSIZIONE UNO CHE È “PATRIOTA” E “TIFA MELONI”, CHE HA ALLE SPALLE IL SANTO PATRONO DEGLI INTRIGHI E COMBINE, ALIAS GIANNI LETTA, E DOPO DODICI ANNI ALLA GUIDA DEL CONI CONOSCE LA ROMANELLA POLITICA COME LA SUA FERRARI…(SALUTAME 'A SORETA!)

giorgia meloni matteo salvini difesa riarmo europeo

DAGOREPORT - SALVATE IL SOLDATO SALVINI! DA QUI ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, SARANNO GIORNI DA INCUBO PER IL PIÙ TRUMPUTINIANO DEL BELPAESE - I DELIRI DEL “BIMBOMINKIA” (COPYRIGHT FAZZOLARI) SU UE, NATO, UCRAINA SONO UN OSTACOLO PER IL RIPOSIZIONAMENTO DELLA DUCETTA VERSO L'EURO-CENTRISMO VON DER LEYEN-MERZ, DESTINAZIONE PPE – AL VERTICE DELL’AJA, LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” HA INIZIATO INTANTO A SPUTTANARLO AGLI OCCHI DI TRUMP: SALVINI È COSÌ TRUMPIANO CHE È CONTRARIO AL RIARMO E PROFONDAMENTE OSTILE AI DAZI... - MA SE DA AJA E BRUXELLES, SI SCENDE POI A ROMA, LA MUSICA CAMBIA. CON UNA LEGA SPACCATA TRA GOVERNATORI E VANNACCI, SALVINI E' UN'ANATRA ZOPPA. MA UN ANIMALE FERITO È UN ANIMALE PERICOLOSO, CAPACE DI GETTARE ALLE ORTICHE IL SUO GOVERNATORE ZAIA E TENERE STRETTO A SE' PER ALTRI DUE ANNI IL POTERE IN LOMBARDIA - IL BIG BANG TRA I DUELLANTI È RINVIATO ALL’ESITO DELLE REGIONALI (E CALENDA SI SCALDA PER SALIRE SUL CARRO DELLA FIAMMA...)

FARE SESSO A 40 GRADI (ALL’OMBRA): COSA SUCCEDE AL NOSTRO CUORE? - IL SALVA-VITA DEL PROF. COSIMO COMITO: “IN CONDIZIONI NORMALI E CON LA GIUSTA TEMPERATURA, UN RAPPORTO SESSUALE EQUIVALE A FARE 2-3 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. LO STESSO RAPPORTO IN UN AMBIENTE CALDO-AFOSO, LO SFORZO EQUIVALE A FARE 4-5 PIANI DI SCALE A PASSO SVELTO. IN TAL CASO, GLI UOMINI CHE HANNO PIÙ DI 50 ANNI COME FANNO SCIENTIFICAMENTE AD ESCLUDERE LA POSSIBILITÀ DI AVERE UN INFARTO O UN ICTUS AL POSTO DELL’ORGASMO? (ATTENZIONE ALL’”AIUTINO”)…”

elly schlein giorgia meloni giuseppe conte matteo salvini elezioni

DAGOREPORT - COME FAR FUORI IL NEMICO PIÙ INTIMO E VIVERE FELICI? È LA DOMANDA CHE TORMENTA DA UN PEZZO GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI APPENA SI APPALESA LA SILHOUETTE SOVRAPPESO DI MATTEO SALVINI - RIPOSTO IN CANTINA IL PREMIERATO, BRUCIATO IL VOTO ANTICIPATO, CHE FARE? ALLE MENINGI DEI FAZZOLARI E DEI LA RUSSA È SPUNTATA LA RIFORMA ELETTORALE CHE NON SOLO PENALIZZEREBBE LA LEGA A FAVORE DI FRATELLI D'ITALIA MA TOGLIEREBBE DI MEZZO LE CHANCE DI VITTORIA DI UN’OPPOSIZIONE MIRACOLATA IN “CAMPO LARGO” - E QUI ARRIVA IL BELLO: COME FAR INGOIARE A PD-ELLY IL ROSPO DI UNA LEGGE ELETTORALE CHE LI PENALIZZA? C'EST FACILE! SE QUEEN GIORGIA VUOLE ASFALTARE SALVINI, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO SOGNA DI TOGLIERSI TRA I PIEDI QUELLA QUOTIDIANA ROTTURA DI COJONI DI GIUSEPPE CONTE…

riarmo armi pedro sanchez elly schlein giorgia meloni giuseppe conte donald trump

DAGOREPORT - AVVISO AI NAVIGANTI! DUE SVALVOLATI SI AGGIRANO PER L’EUROPA: PEDRO SANCHEZ E ELLY SCHLEIN – CON LA NATO MORENTE (TRUMP SOSTIENE CHE L'ARTICOLO 5, CARDINE DELL'ALLEANZA, SI DEBBA "INTERPRETARE"), I DUE SINISTRATI DEL PSE, CHE INSIEME AL PPE SOSTENGONO LA MAGGIORANZA URSULA, MINACCIANO DI STACCARE LA SPINA DICENDO "NO" AL RIARMO UE: UN "NO" CHE SAREBBE UN REGALONE ALLA GIORGIA DEI DUE MONDI CHE NON VEDE L'ORA DI DIVENTARE LA STAMPELLA DEL PPE (DOVE E' ATTESA A BRACCIA APERTE: AL VERTICE DELL'AJA HA SEDOTTO A COLPI DI SMORFIE TRUMP SUI DAZI AL 10% ALL'UE) - LA MOLLA DI TANTO TAFAZZISMO GEOPOLITICO DI ''FALCE & MART-TELLY'' È IDEOLOGICA, TROVANDOSI STRETTA TRA L'INCUDINE DEI RIFORMISTI PD E IL MARTELLO A CINQUESTELLE DI CONTE, CHE L'HA SCAVALCATA A SINISTRA A SUON DI MANIFESTAZIONI, SLOGAN E PROCLAMI "ARCOBALENO", SORPASSANDO PERFINO AVS - E TRA I DUE LITIGANTI, LA DUCETTA SE LA GODE... 

elly e alessandro onorato, goffredo bettini e dario franceschini, matteo renzi , ernesto maria ruffini schlein giuseppe conte

DAGOREPORT - ‘’AAA CERCASI UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE’’. IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027, ANCHE LA DUCETTA DEL NAZARENO, ELLY SCHLEIN, HA CAPITO CHE NON BASTA UN’ALLEANZA CON CONTE E FRATOIANNI PER RIMANDARE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO IL GOVERNO MELONI. PER SPERARE DI VINCERE, OCCORRE DAR VITA A UN NUOVO ULIVO PRODIANO CAPACE DI FEDERARE LE VARIE ANIME DEI CENTROSINISTRATI, AL PARI DELLA DESTRA DOVE SI SFANCULANO DA MANE A SERA MA ALLA FINE IL COLLANTE DEL POTERE È PIÙ FORTE DELLA LORO EGOLATRIA – IL PRIMO A METTERSI IN MOTO È STATO MATTEO RENZI CHE, DA ABILISSIMO MANOVRATORE QUAL È, SI È TRASFORMATO IN UN ARIETE MEDIATICO DELL’OPPOSIZIONE – ALLA DISPERATA RICERCA DEL CENTRO PERDUTO, DOPO SALA E RUFFINI, OGGI SCENDE IN CAMPO ALESSANDRO ONORATO, ASSESSORE AL TURISMO DEL CAMPIDOGLIO, CHE MIRA A FEDERARE UNA RETE RIFORMISTA FORMATA DALLE PRINCIPALI REALTÀ CIVICHE DI CENTROSINISTRA PRESENTI IN ITALIA PER TOGLIERE L'ESKIMO A "FALCE E MART-ELLY''...