cesare e domenico battisti

SAPETE QUANTO CI È COSTATA LA LATITANZA DI CESARE BATTISTI? 50 MILIONI DI EURO! - DALL'EVASIONE DAL CARCERE DI FROSINONE 37 ANNI FA, SONO STATI IMPIEGATI MEZZI INGENTI, TRA VOLI INTERNAZIONALI, AGENTI, FUNZIONARI, DIRIGENTI MILITARI E CIVILI. PIÙ LE SOMME TOP SECRET PAGATE AGLI INFORMATORI - (VIDEO) IL FRATELLO: ''ERA UN CRIMINALE DA DUE SOLDI TRASFORMATO IN PERSONAGGIO. DEVE RESTITUIRE 40 MILIONI? SALVINI RESTITUISCA I 49 MILIONI CHE DEVE AL POPOLO ITALIANO, POI…''

1. CESARE BATTISTI, UNA LATITANZA COSTATA 50 MILIONI

Marco Ludovico per ''Il Sole 24 Ore''

CESARE BATTISTI BRINDA

 

Ricercato da quasi tutti gli apparati della sicurezza italiana, un’attesa lunga 37 anni. L’arresto storico di Cesare Battisti è un successo straordinario per la Polizia di Stato e l’Aise (agenzia informazioni e sicurezza esterna) come ha detto il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Ma, voltandosi indietro a guardare la storia di Battisti dopo la fuga il 4 ottobre 1981 dal carcere di Frosinone, si possono inanellare progetti, pianificazioni, attività di ricerca e cattura di ogni genere. Finiti in sospeso, certo, quando Battisti è riparato in Francia al sicuro. Ma la caccia dello Stato al terrorista è partita e ripartita a più riprese. Con non pochi costi sostenuti dall’erario.

 

cesare battisti salone letterario in francia 2004

Obiettivo: più uffici di pubblica sicurezza

Battisti venne ricercato dagli uomini del Ros, il raggruppamento operativo speciale dell’Arma dei Carabinieri con obiettivi antimafia e antiterrorismo. Il generale Mario Mori, uno dei comandanti storici del Ros, portò in dote il patrimonio informativo acquisito quando arrivò alla direzione del Sisde nel 2001.

 

cesare battisti

Battisti però fin dal suo esordio criminale era un fascicolo aperto anche dall’Ucigos (ufficio centrale per le investigazioni generali e per le operazioni speciali) del dipartimento di Pubblica sicurezza, poi diventato direzione centrale Polizia di prevenzione. In quelle stanze sono cresciuti, tra gli altri, Franco Gabrielli, capo della polizia e già direttore del Sisde, Lamberto Giannini, numero uno Dcpp, Eugenio Spina, dirigente. Ma la cattura di Battisti ha coinvolto anche lo Scip, il servizio per la cooperazione internazionale di polizia che fa capo alla Criminalpol guidata dal prefetto Nicolò D'Angelo.

cesare battisti

 

La caccia dell’intelligence

Quando Mori alla guida al Sisde porta con sé alcuni tra i migliori ufficiali del Ros Battisti è già in Francia, c'è poco da sperare. Di certo un fascicolo a carico del terrorista era stato aperto anche dal Sismi. Sisde e Sismi si distinguevano in quanto il primo era servizio segreto militare, il secondo civile.

 

Sovrapposizioni e concorrenza reciproca erano all’ordine del giorno, nel 2007 la riforma li rinnova in Aise e Aisi (agenzia interna). All’Aise, dunque, resta il compito di proseguire l'azione contro Battisti e così oggi all’arrivo di Battisti a Ciampino in prima fila con Salvini insieme ai vertici della Polizia c’è anche il generale Luciano Carta, numero uno dell'agenzia esterna. A dimostrazione della possibilità di mettere con successo a fattor comune forze, risorse ed esperienze diverse per risolvere casi irrisolti da decenni.

cesare battisti 6

 

I costi della latitanza

Non si va molto lontano dalla verità se si stima che oltre 37 anni di lontananza di Battisti dalle carceri italiane sono costati all’erario circa 50 milioni di euro. Una cifra variabile, con un’oscillazione forse di una decina di milioni in meno o in più, spiegata dal fatto che alcune voci ovviamente sono top secret. Quelle, per intenderci, destinate a pagare le fonti dell’intelligence, gli informatori e chiunque sia stato in grado di fornire elementi preziosi per arrivare alla cattura. Ci sono, poi, i mezzi dispiegati dalle amministrazioni dello Stato, a cominciare dai numerosi voli aerei internazionali fatti in questi anni dai funzionari pubblici. Più tutto l’impegno e l’impiego in 37 anni di agenti, funzionari, dirigenti militari e civili coinvolti. Uno schema riuscito con Battisti e che per Salvini occorre ripetere al più presto con gli altri terroristi latitanti. Rossi e neri.

Domenico Battisti parla del fratello Cesare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2. BATTISTI: FRATELLO, CESARE DELINQUENTE DA QUATTRO SOLDI

 (ANSA) - "Cesare è mio fratello e non c'è cosa più importante di lui. Era un delinquente da quattro soldi e l'hanno fatto diventare un personaggio del cavolo. Io sono stato insieme a lui l'anno scorso, non l'ho mai abbandonato. È mio fratello ed è la cosa più importante che esista. I cani abbandonano i fratelli ma io no". Lo ha detto a "Mattino Cinque" Domenico Battisti, fratello di Cesare Battisti, l'ex terrorista dei Pac estradato e ora in carcere a Oristano dopo 37 anni di fuga tra Francia.

DOMENICO BATTISTI FRATELLO DI CESARE

 

Su come si sentiva Cesare Battisti, dichiara: "Non poteva stare bene. Erano 40 anni che girava per il mondo, come poteva stare? Si sentiva abbandonato. Sapeva che prima o poi l'avrebbero arrestato". E aggiunge: "Se lo avessi qui davanti l'abbraccerei e me lo mangerei di baci. L'ho incontrato in Brasile l'ultima volta. Siamo stati dieci giorni là, gli ho portato dei soldi per costruire una casetta perché il comune gli aveva dato un pezzo di terra. Nessuno l'ha abbandonato, siamo tutti con lui, sua nipote ha già chiamato per capire quando può venire a trovarlo. Tutta la sua famiglia è sempre stata con lui, nessuno l'ha abbandonato perché non era il tipo che poteva ammazzare delle persone. Penso proprio che non sia colpevole. Gli direi però che per fare delle cavolate da giovane si è rovinato la vita".

DOMENICO BATTISTI FRATELLO DI CESARE

 

Certo dell'innocenza del fratello afferma: "Se realmente avessi saputo della sua colpevolezza, l'avrei riportato in Italia 40 anni fa. Veniamo da una famiglia per bene. Fosse stato lui me l'avrebbe almeno accennato qualche volta. Se l'Italia ha risolto i problemi con Cesare Battisti hanno fatto bene a riportarlo qui". Sull'arresto del fratello: "Penso che forse è stato meglio così. Non lo sentivo da un mese, pensavo lo avessero ammazzato". In merito alle parole di Matteo Salvini sul caso Battisti, dichiara: "Salvini restituisse i 40 milioni che deve a popolo italiano e che ora ha preso in prestito per settant'anni. Prima restituisca i soldi e poi potrà parlare da libero cittadino".

DOMENICO BATTISTI FRATELLO DI CESARE ARRESTO DI CESARE BATTISTI IN BOLIVIACESARE BATTISTI ALLA PRESENTAZIONE DEL SUO ULTIMO LIBRO IN BRASILE CESARE BATTISTI SULLA SPIAGGIA DI RIO IN UNA FOTO PUBBLICATA DA PARIS MATCHCESARE BATTISTI cesare battisti in brasileCESARE BATTISTI cesare battisti

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONA – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO