GUARDA CHI SBUCA DAL SARKO-FAGO! - SCANDALI, ACCUSE DI CORRUZIONE, FONDI NERI DA GHEDDAFI, ARRESTI? 'STIKAZZI! GLI ELETTORI PREMIANO SARKOZY CHE COPIA IL PROGRAMMA DELLA LE PEN

1. FRANCIA: SARKOZY, "SPOSATO CON ITALIANA MA NON SUPERSTIZIOSO"

manifestazione a parigi   sarkozy e hollandemanifestazione a parigi sarkozy e hollande

 (ANSA) - "Non sono affatto superstizioso, anche se sono sposato con un'italiana": lo ha detto l'ex presidente francese e marito di Carla Bruni, Nicolas Sarkozy, rispondendo questa mattina - per la radio RTL - a una domanda sui suoi obiettivi per il ballottaggio delle amministrative, domenica prossima. Dopo il successo al primo turno di domenica scorsa dell'alleanza di centrodestra UMP-UDI, Sarkozy ha rifiutato di rivelare il suo obiettivo per il secondo turno: "un obiettivo ce l'ho - ha risposto - ma lo tengo per me, per prudenza. Non sono affatto superstizioso nonostante sia sposato con un'italiana, ma so per esperienza che sono i francesi che decidono".

 

 

2. SARKOZY CONTRO VALLS, "RISPARMI LEZIONI DI MORALE"

manifestazione a parigi   sarkozy e hollande  manifestazione a parigi sarkozy e hollande

 (ANSA) - Nicolas Sarkozy risponde a Manuel Valls e attacca Marine Le Pen. Al primo ministro socialista che ieri l'aveva accusato di errore "politico e morale" nel non fare sbarramento insieme al PS contro il Front National nei ballottaggi delle amministrative, ha riposto: "si tenga per lui le lezioni di morale". Quanto alla leader del Front National, Sarkozy ha detto che il suo programma "che contiene misure folli" non ha "nulla in comune" con quello della destra UMP.

 

Intervistato da RTL, Sarkozy ha insistito sulla sua linea di equidistanza nei ballottaggi fra PS e FN, escludendo peraltro accordi con l'estrema destra: "abbiamo fissato una linea politica - ha detto l'ex presidente - dalla quale non devierò. Non ci saranno accordi con il Front National, con il quale non abbiamo nulla a che vedere". "Allo stesso tempo - ha continuato - non voteremo ne per i candidati della sinistra, dei quali combattiamo la politica, né per quelli del FN". "Il partito socialista - ha detto Sarkozy - adora dare lezioni di morale. Ho una decina di casi molto precisi in cui i candidati del PS arrivati al terzo posto non desistono, ma io non faccio commenti sulle loro strategie".

Sarko e Gheddafi Sarko e Gheddafi

 

 

3. SARKOZY LA NUOVA RESURREZIONE DOPO SCANDALI E AFFARI (E MALGRADO CARLA)

Massimo Nava per il “Corriere della Sera

 

Soltanto chi non lo conosce, o non ne abbia sentito parlare, potrebbe dubitare delle ambizioni di Nicolas Sarkozy. A che servono ritorno alla politica attiva, scalata alla presidenza del partito, energia profusa nella campagna elettorale di questi giorni se non a prepararsi alla madre di tutte le battaglie, la riconquista dell’Eliseo?

 

SARKO GHEDDAFI SARKO GHEDDAFI

Amici e nemici si disputano interpretazioni benevole e critiche feroci — voglia di rivincita, servizio al Paese, ego smisurato, bulimia di potere — ma di tutte la più aderente al personaggio è l’incapacità di stare lontano dalla politica, nonostante soldi, privilegi riservati agli ex capi di Stato, conferenze ben retribuite e avviso contrario della consorte Carla Bruni, divisa fra esibizioni canore e campagne pubblicitarie, poca entusiasta di rientrare nei panni di première dame, cioè nel «frullatore» di impegni istituzionali senza un attimo di tregua.

 

I risultati delle elezioni di domenica sembrano dargli ragione. L’Ump, il partito gollista, ha vinto, ha arginato l’onda del Front National di Marine Le Pen, ha sconfitto il partito socialista del presidente François Hollande. Il sogno di tornare per la seconda volta sull’altare dunque si avvicina. Tuttavia, se le premesse di una candidatura ci sono tutte — e non potrebbe essere diversamente, con in mano le redini del partito, ossia la macchina elettorale — le condizioni per correre davvero e per la vittoria finale non sono affatto riunite.

SARKOZY E ALAIN JUPPE SARKOZY E ALAIN JUPPE

 

Una prima riserva rimanda a un’interpretazione meno semplificata del voto di domenica. Il Front National è comunque in ascesa, è radicato nel territorio, ha rotto il tradizionale bipartitismo francese. Oggi la concorrenza è fra due destre e non è detto che ad approfittarne non possa essere alla fine il candidato più debole, cioè Hollande. È il presidenzialismo, bellezza….

 

SARKOZY CARLA BRUNI INSTAGRAMSARKOZY CARLA BRUNI INSTAGRAM

La scelta tattica di Sarkozy è stata di arare il terreno del Front, con uno spregiudicato copia-incolla di provocazioni e proclami sui temi dell’immigrazione, dell’identità nazionale, della revisione di Schengen, delle radici cristiane della Francia, spingendosi anche a stigmatizzare l’alimentazione differenziata nelle mense scolastiche, come a dire che chi non mangia maiale vada nelle scuole private. La barriera invalicabile, rispetto alla Le Pen, è la scelta europeista, ma non è detto che questo basti a tranquillizzare quanti, nell’area di centrodestra, vorrebbero un più nobile ancoraggio a tradizioni golliste e repubblicane e meno strizzate d’occhio al populismo.

RACHIDA DATI CARLA BRUNI SARKOZY RACHIDA DATI CARLA BRUNI SARKOZY

 

I rischi di frammentazione dell’elettorato e di candidature concorrenti nella destra sono evidenti, anche perché — stando ai sondaggi — il ritorno di Sarkozy all’Eliseo piace soltanto a 2 francesi su 10 e non è auspicato nemmeno da tutta la base dei militanti.

 

Molte simpatie — anche nell’establishment imprenditoriale e finanziario — vanno ad Alain Juppé, ex premier e oggi sindaco di Bordeaux, convinto che la destra possa tornare all’Eliseo senza inseguire le isterie della Francia profonda, bensì alleandosi al centro moderato e andando alla conquista dell’elettorato stanco della sinistra ideologica e corporativa e deluso dall’incapacità di Hollande di modernizzare e riformare davvero il Paese.

CARLA BRUNI E SARKOZY CARLA BRUNI E SARKOZY

 

Al di là delle differenze di strategie, è poi l’immagine dei due potenziali rivali a sollevare non poche riserve sui sogni di Sarkozy. Alain Juppé non è un mostro di simpatia e comunicazione, ma appare più solido e credibile, oltre che al riparo da ogni genere di pettegolezzi e insinuazioni, sia sulla vita privata, sia sulla carriera pubblica, con la sola eccezione di una vicenda marginale, pagata a caro prezzo e per conto terzi, ossia per il suo «padre» politico Chirac, al tempo in cui lavorava al municipio di Parigi.

Carla Bruni e Sarko per i Simpson Carla Bruni e Sarko per i Simpson

 

Al contrario di Sarkozy, sul quale pesano come un macigno vicende giudiziarie e interrogativi su atteggiamenti non processabili, eppure non opportuni, secondo la stampa che li racconta, per chi vuol essere «presidenziabile». Basti dire dei privilegi da ex, delle conferenze, sempre da ex, negli Emirati Arabi, del «cerchio magico» di consiglieri e politici finiti a più riprese sotto inchiesta.

 

SARKO E CARLA SARKO E CARLA

Di sicuro, anche in Francia, le indagini sono una cosa e le condanne un’altra, ma il «presidenziabile» deve guardarsi da tante Procure (e conseguenti rivelazioni di stampa) a proposito di finanziamenti illeciti della sua campagna elettorale, di fatturazioni del partito taroccate, di soldi che sarebbero arrivati dalla Libia di Gheddafi e dall’ereditiera de L’Oreal, di pressioni sulla magistratura, di affari di Stato, come il risarcimento milionario accordato al finanziere Bernard Tapie, grazie a un controverso arbitrato in cui è coinvolta la presidente del Fondo monetario, Christine Lagarde.

Jean-Marie Le Pen e la figlia Marine Jean-Marie Le Pen e la figlia Marine

 

Tutto potrebbe risolversi in fumo, ma il popolo della destra rimprovera a Sarkozy anche le promesse mancate, il deficit pubblico esploso, le riforme rimaste nel cassetto delle buone intenzioni. E, in fin dei conti, l’avere consegnato il Paese alla sinistra e a Hollande, vincitore più per saturazione del «sarkozismo» che per reale consenso popolare.

festa dell'unità bologna matteo renzi manuel vallsfesta dell'unità bologna matteo renzi manuel vallsMERKEL VALLSMERKEL VALLS

A sessant’anni, Sarkozy ripete le stesse promesse e giura di essere cambiato lui per cambiare davvero la Francia. Ma nella Storia i francesi hanno amato soltanto il ritorno di Napoleone. E se ne sono pentiti subito. 

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