
SBARRA A DRITTA – STRAPPARE LA CISL DALL'ABBRACCIO DELLA CGIL COSTA CARA A MELONI - IN 5 MESI DA SOTTOSEGRETARIO CON DELEGA AL SUD, L’EX BOSS CISL, LUIGI SBARRA, HA INIZIATO A SPADRONEGGIARE A PALAZZO CHIGI: CON UN EMENDAMENTO AL DECRETO TERRA DEI FUOCHI (CHE HA FATTO SOBBALZARE ANCHE IL QUIRINALE) HA ISTITUITO UNA SORTA DI “MINI MINISTERO”, CON 60 DIPENDENTI, A CUI HA AGGIUNTO OTTO NOMINE “DI PESO”. UN BLITZ CHE HA FATTO INCAZZARE FITTO, CHE HA LA DELEGA AL SUD, AL PUNTO CHE È DOVUTA INTERVENIRE LA DUCETTA – SBARRA SI STA ALLARGANDO UN PO’ TROPPO: SOGNA DI DIVENTARE MINISTRO DEL LAVORO NEL PROSSIMO GOVERNO…
Dago-sintesi dell’articolo di Giacomo Salvini per “il Fatto quotidiano”
Luigi Sbarra, ex segretario generale della Cisl e da cinque mesi sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Sud, immagina già il suo futuro politico: un posto di rilievo nel prossimo governo Meloni, magari al ministero del Lavoro, dopo le elezioni del 2027.
Ma prima di quel traguardo, come ricostruiva ieri in un articolo sul “Fatto quotidiano” Giacomo Salvini, dovrà superare un ostacolo interno non da poco: lo scontro con Palazzo Chigi e con il suo predecessore Raffaele Fitto, oggi vicepresidente della Commissione europea.
Al centro della contesa c’è il nuovo Dipartimento per il Sud, creato a settembre con un emendamento governativo al decreto sulla Terra dei Fuochi. La norma — già contestata dal Quirinale per le modalità di approvazione, giudicate irrituali — ha istituito una sorta di “mini ministero” con sette uffici e sessanta dipendenti, metà provenienti dalla presidenza del Consiglio e metà da altre amministrazioni. A questo si aggiungono otto nomine dirigenziali di peso: cinque incarichi esterni, due direzioni generali e un capo dipartimento.
raffaele fitto - meeting di rimini
Ed è proprio sulle nomine che si è aperta la frattura. Sbarra avrebbe voluto piazzare nei ruoli chiave uomini a lui vicini, provenienti dal mondo Cisl e dalla sua ex segreteria. Fitto, invece, ha chiesto continuità amministrativa con la precedente struttura di missione per le Zes (Zone Economiche Speciali), di cui era titolare fino a pochi mesi fa.
Secondo fonti di governo, la presidente Giorgia Meloni è dovuta intervenire direttamente, imponendo a Sbarra di non “azzerare” l’apparato ereditato e di mantenere in carica alcuni funzionari già operativi.
Il caso più emblematico riguarda Giosy Romano, ex capo della struttura Zes e figura vicina al centrodestra campano. Sbarra avrebbe voluto sostituirlo, ma Fitto — che lo aveva nominato nel 2024 — si è opposto, ricevendo l’appoggio di Meloni. Alla fine Romano resterà a capo di una delle due direzioni generali, mentre l’altra sarà affidata a Lorenzo Armentano, già vice capo legislativo di Fitto e dipendente di Palazzo Chigi.
Il sottosegretario dovrà quindi accontentarsi dei cinque incarichi rimanenti, sui quali punta per rafforzare la sua squadra con fedelissimi come Lorenzo Tomasini, ex coordinatore nazionale della Cisl, e Giuseppe Di Giacomo, attuale capo della segreteria. L’obiettivo, dicono i suoi, è “portare dentro Palazzo Chigi la cultura pragmatica e sociale del sindacato bianco”. Ma per ora l’operazione è in salita.
GIORGIA MELONI - LUIGI SBARRA - ASSEMBLEA CISL - FOTO LAPRESSE
All’interno del governo non mancano perplessità sul suo operato. In questi primi cinque mesi, lamentano alcuni colleghi, Sbarra si sarebbe limitato a presenziare convegni e tavole rotonde sul Mezzogiorno, senza imprimere una direzione politica concreta al nuovo dipartimento.
Nonostante ciò, Meloni continua a considerarlo una pedina strategica: la sua figura, radicata nel mondo cattolico e sindacale, serve a consolidare il consenso del centrodestra nel Sud in vista delle politiche del 2027.
È in quella prospettiva che Sbarra guarda al futuro con ambizione: una candidatura nelle liste di Fratelli d’Italia e, se il progetto andasse in porto, un posto da ministro del Lavoro.
giorgia meloni luigi sbarra
giorgia meloni Luigi Sbarra - foto lapresse
Pierpaolo Bombardier Luigi Sbarra Maurizio Landini
RAFFAELE FITTO AL FORUM IN MASSERIA
luigi sbarra
luigi sbarra foto di bacco
Giorgia Meloni Luigi Sbarra e Daniela Fumarola - foto lapresse
giorgia meloni Luigi Sbarra - foto lapresse
Giosy Romano