FORMIGHINA OPERAIA - SBUCA IL NOME DI FORMIGONI IN UN’INTERCETTAZIONE TELEFONICA FRA NICOLI CRISTIANI (L’EX VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA IN GALERA PER CORRUZIONE), E IL COMPAGNO DI MERENDE ROTONDARO (EX COORDINATORE REGIONALE DELL’ARPA): “SA TUTTO” - TUTTO CHE? PER GLI INVESTIGATORI IL FORMIGA AVREBBE DATO L’OK A NICOLI PER FARE DA TRAMITE FRA IL MAGNACCIA DELLA MONNEZZA LOCATELLI E L’EMINENZA GRIGIA DI CL, IL SOTTOSEGRETARIO REGIONALE ALLI...

Davide Milosa per "Il Fatto quotidiano"

Il vice presidente del consiglio regionale lombardo parla al telefono con il dirigente dell'Arpa. Dice: "Comunque Formiga sa tutto". È il 14 novembre scorso. E questo è solo il frammento di una conversazione più ampia che, secondo quanto scrivono i carabinieri di Brescia, mette in evidenza "un'attività lobbistica ad altissimi livelli" finalizzata a procurare all'imprenditore Pierluca Locatelli l'incontro con Paolo Alli (non indagato), uno dei cosiddetti quattro sottosegretari d'oro del presidente della Regione Lombardia, con la delega all'attuazione del programma di Expo 2015.

Uomo vicino a Comunione e liberazione e braccio destro di Formigoni, il nome di Alli compare anche nelle carte dell'inchiesta sulla P3. Il punto è noto: nel marzo 2010, la lista di Roberto Formigoni, su denuncia dei Radicali, viene esclusa dalle regionali per la questione delle firme false. Formigoni fa ricorso. E sarà lo stesso Alli, che non risulta indagato, a tenere i contatti con gli uomini della presunta loggia massonica. Obiettivo: capire il destino del ricorso stesso.

Dunque c'è il sottosegretario, ma anche altri personaggi legati a Cl. Tutti impegnati a tirare la volata all'imprenditore Locatelli. Della partita anche il presidente e il vicepresidente della Compagnia delle opere di Bergamo.

Torniamo allora alla telefonata del 14 novembre, che viene intercettata sul cellulare di Giuseppe Rotondaro. Dall'altra parte c'è Franco Nicoli Cristiani. Entrambi, il 30 novembre scorso, finiranno in carcere con l'accusa di corruzione. Mandato d'arresto condiviso con lo stesso Locatelli indagato anche per traffico illecito di rifiuti. L'inchiesta, iniziata dalla procura di Brescia, è stata trasferita, per quanto riguarda il filone della corruzione, a Milano. E proprio ieri si sono svolti gli interrogatori di garanzia.

I tre, raccontano le informative dei militari, da tempo condividono interessi comuni. Locatelli, attraverso la sua Cave nord, è titolare di un terreno che vuole trasformare in discarica di amianto. Il progetto, dovesse andare in porto, libererebbe un mutuo da oltre dieci milioni di euro che darebbe nuova energia alle sue imprese.

Di più: la cava di Cappella Cantone nel Cremonese, se attivata, raccoglierebbe anche i rifiuti provenienti dai cantieri di Expo. Insomma, un bell'affare. Locatelli, naturalmente ci tiene ed è disposto a tutto. Anche a oliare gli ingranaggi della burocrazia. Tradotto: una tangente da 100mila euro. Mediata da Rotondaro e intascata da Nicoli Cristiani ai tavoli del ristorante milanese Da Berti. La trattativa va in porto il 26 settembre.

I contatti, però, non si fermano. Anzi proseguono e puntano a livelli ancora più alti. Fino a entrare negli uffici della presidenza di Regione Lombardia. E così si arriva alla telefonata del 14 novembre. Cosa dovrebbe sapere Formigoni? Lo spiegano gli investigatori: "Nicoli Cristiani comunica a Rotondaro che si è adoperato per stabilire un contatto tra Locatelli e il sottosegretario regionale Alli" Per farlo bisogna avere l'ok dello stesso Formigoni. La conferma arriva dalle intercettazioni. "Venerdì sera - dice Nicoli - Formiga mi ha autorizzato a parlarne con Alli, io lo vedo domani mattina". Quindi chiede a Giuseppe Rotandaro di far sapere a Locatelli che "mi sono mosso in questo modo, e comunque Formiga sa tutto". La circostanza sarà confermata dallo stesso governatore giorni dopo gli arresti. Conferma con precisazione: "L'incontro tra Alli e Locatelli non è mai avvenuto".

A metà novembre, però, i giochi sono ancora tutti aperti e Nicoli Cristiani è attivo "su quella partita". E così, dopo aver parlato con il politico, Rotondaro chiama Locatelli per comunicargli la notizia: "Oggi - dice - mi sono visto con Franco e mi ha detto di dirti che lui ha avuto un contatto con il presidente, gli ha dato l'ok, domani parlerà con Paolo".

Quindi specifica: "È quella cosa che vi eravate detti per Expo". Locatelli è entusiasta: "Se devo venire giù, io volo". La torta del 2015 naturalmente fa gola. Ma certo inquieta che l'attivtà lobbistica del vicepresidente del consiglio lombardo, oltre a fare sponda con il presidente Roberto Formigoni, tenti di favorire l'impresa di Locatelli che nel 2009, attraverso due suoi dipendenti, incrocia gli interessi della ‘ndrangheta nei lavori dell'Alta Velocità.

 

Roberto Formigoni franco-nicoli-cristianiPAOLO ALLIPierluca Locatelli

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....