cassa depositi renzi bassanini guzzetti costamagna gallia

SCASSA DEPOSITI E PRESTITI – ECCO IL PRIMO COSTO OCCULTO DEL RIBALTONE VOLUTO DA RENZI: EUROSTAT POTREBBE METTERE FINE ALLA FINZIONE PER CUI LA CDP È FUORI DAL PERIMETRO DEI CONTI PUBBLICI – SE SI LANCIA IN SALVATAGGI PUBBLICI, COME SI FA A SPACCIARLA PER “OPERATORE PRIVATO”?

Alberto D’Argenio per “la Repubblica

 

RENZI E PADOANRENZI E PADOAN

Si accende il faro di Eurostat sulla Cassa depositi e prestiti. L’Ufficio statistico europeo sta seguendo con attenzione l’ingresso della Cdp nel fondo salva-imprese rilanciato dal governo. E ancora di più Eurostat considera che la Cassa corra rischi se con il cambio di management annunciato da Renzi diventerà lo strumento della politica industriale di Palazzo Chigi. A quel punto la Cdp, partecipata all’80% dal Tesoro, potrebbe perdere lo status di istituzione finanziaria esterna alla Pubblica amministrazione i cui bilanci non impattano sul deficit e sul debito nazionale. Una vera bomba per i conti pubblici italiani.

 

matteo renzi pier carlo padoanmatteo renzi pier carlo padoan

Proprio ieri a Lucca si sono riunite le Fondazioni bancarie che detengono il 18,4% di Cdp e lo scontro con il governo per il rinnovo dei vertici, presente anche il presidente Bassanini, è entrato nel vivo. In una missiva al Tesoro i soci di minoranza hanno chiesto chiarimenti sul ribaltone del cda annunciato da Renzi. Gli enti bancari chiedono anche garanzie per tutelare il loro investimento.

 

Bassanini in un incontro a porte chiuse ha ribadito la disponibilità a lasciare quando l’accordo tra Tesoro e fondazioni sarà chiuso. E proprio la redditività è al centro dell’esame Ue. Dal 2003 la Cassa gode del trattamento già accordato dall’Unione alla Caisse des depots francese e alla Kfw tedesca. Dimostrando di operare come un soggetto privato queste casse nazionali vengono classificate da Eurostat come market unit e così, nel caso di Cdp, i 250 miliardi di risparmi postali che sono la fonte del suo capitale non vengono conteggiati nel debito pubblico.

franco bassanini pier carlo padoanfranco bassanini pier carlo padoan

 

Eurostat è dunque obbligata a seguire con attenzione la battaglia sul futuro di Cdp e prenderà ogni decisione in autonomia dalle altre istituzioni Ue, magari più sensibili alle esigenze politiche dei governi. «Corrono un rischio », spiegano autorevoli fonti europee. I quesiti che si pongono gli analisti europei sono questi: con quale obiettivo Cdp entra nel salva-imprese? Lo farà in perdita? E anche se farà profitto, ne farà quanto un operatore privato? Nei singoli salvataggi agirà su indicazione del governo?

 

Dalla risposta a queste domande dipenderà il futuro della Cdp e dei conti italiani. Se Eurostat constaterà che la Cassa metterà in campo salvataggi di imprese fuori dal mercato su indicazione del governo senza trarne profitto e appurerà che questo genere di interventi rappresenteranno la sua attività principale, allora Eurostat dovrà riclassificare l’intera Cassa all’interno della Pubblica amministrazione e tutto il suo bilancio impatterà sui conti pubblici: in questo scenario il debito si appesantirebbe da un giorno all’altro di oltre 100 miliardi.

cassa   depositi  prestiti cassa depositi prestiti

 

Per questa ragione le istituzioni comunitarie in queste ore stanno consigliando all’Italia di coordinarsi con Eurostat per studiare a quattro mani come far entrare la Cdp nel fondo salva-imprese rispettando le regole europee. A maggior ragione lavorare insieme all’Ufficio statistico Ue sarebbe necessario nel caso Roma decidesse di cambiare la natura strategica della Cassa. «E’ improbabile che Eurostat possa riclassificare tutta la Cdp, ma non impossibile, dipende dagli italiani», spiega una fonte europea.

 

FRANCESCO MICHELI FRANCESCA COLOMBO CLAUDIO COSTAMAGNA INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO FRANCESCO MICHELI FRANCESCA COLOMBO CLAUDIO COSTAMAGNA INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO

Scenario più realistico, e meno doloroso, è che gli analisti dell’Unione boccino solo l’ingresso della Cdp nel fondo per la ristrutturazione delle imprese, stornando sul debito pubblico solo i soldi che sono stati effettivamente versati nello strumento creato dal governo per non chiudere grandi aziende decotte.

 

Al momento è previsto l’impiego di un miliardo per salvare l’Ilva, ma in futuro la partecipazione potrebbe aumentare. E comunque ogni singola operazione della Cdp verrà passata al setaccio, con la possibilità di una riclassificazione ex post dei soldi di un particolare salvataggio se verrà appurato che la Cdp non si è comportata come un operatore di mercato.

 

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...