“FATTO” VS “ESPRESSO”: COME TI SMONTO LO SCOOP VEZZOLI-GRILLO

Marco Lillo per il "Fatto quotidiano"

A distanza di una settimana dallo scoop dell'Espresso sulle 13 società anonime dell'autista di Beppe Grillo in Costa Rica, Walter Vezzoli, è possibile fare un po' di chiarezza partendo dalle carte disponibili su Internet nel Registro Nacional del Costa Rica.

Si scopre che l'ex cognato di Grillo non somiglia molto al cognato di Gianfranco Fini, Giancarlo Tulliani. Vezzoli, ex compagno di Nadereh Tadjik (la sorella di Parvin, la moglie iraniana del leader 5 stelle) dalla quale ha avuto un figlio, non ha lasciato dietro di sé in Costa Rica "grandi investimenti" come qualcuno ha detto (anche se L'Espresso non lo ha mai scritto) bensì grandi debiti.

Vezzoli è intestatario di 13 società anonime, meno trasparenti di una qualsiasi società italiana. Le ‘sociedad' non pagano da due anni le imposte al registro delle imprese e sono iscritte nella Consulta Pública de Morosidad perché in Costa Rica la legge impone di pubblicare l'elenco dei contribuenti morosi. Il debito fiscale complessivo è una sciocchezza, 3 mila euro, ma non sembra indice di grande attività e ricchezza.

Anche il capitale sociale versato non è di 130 mila dollari, cioé 10 mila dollari per ciascuna delle 13 'sociedad anonima', come è stato detto: solo due società sono capitalizzate in dollari mentre le altre 11 hanno un capitale di 10 mila colon, pari a 20 dollari. Totale: 20.220 dollari.

Ovviamente le società potrebbero celare un attivo di milioni di dollari perché bilancio e soci non sono pubblici. Quindi, sulla consistenza patrimoniale e sulla titolarità reale degli investimenti bisogna fidarsi delle dichiarazioni dell'autista di Grillo che sostiene di avere fondato le società in Costa Rica per fare attività commerciale nel paese nel quale viveva per molti mesi all'anno con la compagna e il figlio. Non per nascondere gli intestatari dei suoi investimenti in altri paesi.

Effettivamente basta digitare il nome dell'autista per scoprire che Vezzoli è intestatario di una casa a Tamarindo, nella provincia di Guanacaste: 320 metri più un terreno del valore fiscale di 140 mila euro. La casa è stata comprata grazie a un mutuo, è gravata da un'ipoteca di secondo grado ed è stata messa all'asta dal Banco Nacional de Costa Rica il 21 ottobre 2011 - come risulta dal bollettino ufficiale - perché Vezzoli non è riuscito a pagare nemmeno le rate del suo debito.

Vezzoli risulta intestatario anche di una Mercedes 3000, bella e gloriosa, ma immatricolata nel 1982. "Dopo aver preso un prestito di 140 mila dollari ho rimborsato 60 mila dollari e poi ho smesso. Ora - spiega Vezzoli - me ne chiedono altri 180 mila ma mi sembra una follia e sto trattando per chiudere a una cifra più umana. La Mercedes l'ho venduta di recente a 3 mila e 500 dollari". Al Registro Nacional il trasferimento dell'auto non risulta ancora. Sul sito del Registro Nacional chiunque, senza pagare un euro, può scoprire le società, immobili e i loro gravami e persino le barche e i velivoli intestati a ciascuno.

I documenti che L'Espresso ha pubblicato sul sito sono stati scaricati solo alle 15 e 30 del martedì, alla vigilia della chiusura in tipografia del settimanale. La scelta di pubblicare subito lo scoop ha probabilmente impedito di approfondire alcune sfaccettature della vicenda. Restano aperte, anche dopo la lettura delle carte, alcune questioni: perché creare ben 13 società se i capitali erano così risicati? Replica Vezzoli: "La Scuba Diving S.A. commercializzava prodotti della Cressi Sub. Ma ha venduto solo seimila euro di attrezzature. La Ecofeudo doveva costruire il villaggio ecosostenibile, ma è rimasto un sogno.

Le altre società chiamate tutte Condominio Mandala ecc.. erano state create con quattro soci dello studio legale GHP associados, per costruire villette su un terreno che vale 80 mila dollari. Ma non siamo andati avanti. La Armonia Parvin era il negozio di prodotti naturali di Nadereh". Sulla bacheca Facebook di Vezzoli, la 46enne Valentina Orsini ha scritto: "Ho vissuto in Costa Rica per svariati anni, in una bellissima spiaggia dove ho incontrato belle persone, Walter e Nadere erano tra loro.

Eravamo un bel gruppo di gente che si erano trovate per caso uniti dallo spirito di cambiamento, di movimento, di conoscenza e soprattutto di espressione libera di sé stessi, si faceva il surf, si guardavano i tramonti in spiaggia , si faceva musica, si dipingeva, si creava il desiderio di una vita diversa, ricca di emozioni e a dimensione umana... ci si ripuliva l'anima di fronte all' oceano con gente sul tuo stesso cammino.

Non giravano capitali. Nessuno di noi era arrivato dall'italia col malloppo. Walter aveva preso in gestione la discoteca e si lavorava. Enrico, il presunto spacciatore, mi faccio proprio due risate, e sua moglie avevano e hanno tuttora un negozio di artigianato, lei lavora l'argento molto bene fa belle cose.

Nadere' a un certo momento apre il suo negozietto di erboristeria, niente di misterioso nessuna strana copertura cari giornalisti. Quello e' stato proprio un bel periodo di vita che ci ha insegnato a capire che una vita diversa in una società migliore, aperta e trasparente e' possibile e che avere un sogno da seguire è una cosa normale. Aprite le vostre menti e godetevi la vita!".

 

WALTER VEZZOLI E BEPPE GRILLO DA LìESPRESSOMarco Lillovittorio malagutti COSTARICA

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