PIZZE IN FACCIA - L’ODIO ANTI-ITALIANO HA TIRATO LA VOLATA ALLA DESTRA INDIANA - TRA MARÒ CHE SPARANO E CORRUZIONE IN FINMECCANICA, L’”ITALIANA” SONIA GHANDI È STATA MASSACRATA ALLE URNE E SPERNACCHIATA SUI SOCIAL

Guillaume Delacroix per "La Stampa"

C'è l'Italia al centro degli scherzi e delle prese in giro più alla moda in India dopo il trionfo dei nazionalisti indù. Da che è stata ufficializzata, venerdì 16 maggio, l'umiliazione storica della famiglia Gandhi nelle elezioni politiche, i social network hanno cominciato a bersagliare la terra natale di Sonia, leader del Partito del Congresso sconfitto.

«La presidente e suo figlio Rahul (candidato senza fortuna alla carica di primo ministro) non devono far altro che fare le valigie per Roma», si legge su Facebook e Twitter. «L'Italia non è così lontana, arrivederci», lanciava un altro internauta. Un altro ancora ha rielaborato un manifesto pubblicitario di Air India che annunciava il lancio dei voli diretti fra le capitali indiana e italiana: «Ci sono clienti per un volo solo andata New Delhi-Roma!».

Durante le ultime elezioni, il Bel Paese è stato strumentalizzato come mai prima. Soltanto il villaggio di Dherdu sembra essere sfuggito a questo destino. Conosciuto come la «Chhota Italy», la «Piccola Italia« dell'India, questo paesino dell'Haryana, a 150 chilometri da Delhi, ha una strana particolarità: ciascuno dei suoi abitanti conta almeno un parente in Italia. A Dherdu, quindi, nessuno trova da ridire sulle origini di Sonia.

Nata a Lusiana, in Veneto, la vedova di Rajiv Gandhi «morde la polvere» non smettono invece di ripetere i giornali di destra in questi giorni. Sonia sa da molto tempo che le sue radici sono incompatibili con la carica di capo di governo. Spinta in prima linea dopo l'assassinio del marito, nel 1991, si è lanciata in politica di controvoglia. Nel 2004, quando il Congresso tornò al potere fra la sorpresa generale, fu di nuovo sollecitata ad assumere la carica ma preferì cederla a Manmohan Singh. E lo stesso fece nel 2009 e quest'anno, quando ha affidato al figlio la responsabilità di portare le insegne di famiglia.

Con che risultato, ora lo si sa: il Congresso non ha mai avuto così pochi deputati dall'Indipendenza. Il vincitore Narendra Modi ha parlato di Italia durante tutta la campagna elettorale. Il nuovo primo ministro dell'India ha puntato senza soste il dito contro l'impossibile patriottismo di Sonia Gandhi. Secondo lui era lei che tirava le fila del potere esecutivo in questi ultimi anni e quindi era lei la responsabile della crescita economica finita in panne.

E sempre secondo lui è a causa delle origini italiane di Sonia che l'India soffre di una immagine disastrosa sul piano diplomatico. Il caso dei marò ne è la prova: com'è possibile che i due fucilieri, accusati dell'omicidio di due pescatori del Kerala, siano potuti ritornare a case temporaneamente prima che la giustizia indiana avesse emesso il proprio verdetto? Risposta: Sonia Gandhi ha fatto valere la sua rete di potere in Italia.

Con l'arrivo al potere di Modi, il caso dei marò non è certo sul punto di essere risolto, tanto più che il Bharatiya Janata Party (Bjp) di Modi, ormai largamente maggioritario alla Camera, ha altri motivi di reclamo nei confronti dell'Italia. Appena prima delle elezioni, alcuni dei suoi leader hanno fatto dichiarazioni di una violenza estrema nei confronti dei musulmani, che sono valse loro l'etichetta di «fascisti» da parte della sinistra.

Il fascismo è una «specialità italiana» ha replicato Sanjay Srivastava, docente di sociologia all'Università di Delhi. Secondo lui, la comparazione storica non ha senso, se non che nell'India di oggi come nell'Italia degli Anni Venti «le vecchie élite sono terrorizzate dalla scomparsa dei loro privilegi».

E, ciliegina sulla torta, non mancava che uno scandalo di corruzione per attirare ancor più disprezzo sull'Italia. Lo ha fornito Finmeccanica, attraverso il contratto per gli elicotteri Agusta Westland. L'accordo è stato annullato per il sospetto di una tangente da 50 milioni che l'azienda aeronautica avrebbe versato per ottenere la commessa. Il Bjp ha sfruttato l'occasione per rispolverare il blasone dell'India, Paese che appare fra i più corrotti al mondo nella classifica dell'ong Transparency International.

Ci sono parecchie castagne da cavare dal fuoco per quelli che credono ancora nell'amicizia bilaterale fra i due Paesi, nonostante le somiglianze fra i due Paesi. Stato debole, disobbedienza cronica alle autorità, evasione fiscale e infiltrazioni mafiose sono i tratti salienti, ai quali si può aggiungere la cura maniacale per l'abbigliamento e l'ossessione quotidiana per i pranzetti cucinati a casa. Alcuni dicono addirittura che l'India è «l'Italia dell'Asia».

L'Associazione Italia-India, presieduta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche europee Sandro Gozi, conserva la fiducia in «questo meraviglioso Paese» che è l'India. E l'ambasciata italiana a New Delhi osa evocare sul suo sito «la fase dinamica» in cui si sviluppano le relazioni fra i due Paesi. Attualmente un migliaio di italiani risiedono in India. In Italia gli indiani sono oltre 150 mila.

 

NARENDRA MODI INDIA NARENDRA MODI SoniaGandhi Li Keqiang Manmohan Singh Massimiliano Latorre e Salvatore Girone finmeccanica agusta westland elicotteroSandro Gozi Romano Prodi

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...