mario draghi giuseppe conte

“SE HO ANCORA FIDUCIA IN DRAGHI? NE PARLIAMO LUNEDÌ” – GIUSEPPE CONTE FA IL PREZIOSO, MA HA GIÀ ABBASSATO IL CIUFFO: NIENTE APPOGGIO ESTERNO, NIENTE USCITA. IL MOVIMENTO 5 STELLE RESTA NELLA MAGGIORANZA COME VUOLE GRILLO – OGGI CI SARÀ UNA TELEFONATA TRA IL PREMIER E IL FU AVVOCATO DEL POPOLO, LUNEDÌ SI INCONTRERANNO IN PRESENZA - DRAGHI NON HA NEGATO DI AVER PARLATO CON BEPPE-MAO DI PEPPINIELLO, MA SOLO DI AVERNE CHIESTO LA RIMOZIONE. IL GIALLO DEI MESSAGGI: ESISTONO DAVVERO O È SOLO UNA BUFALA VEICOLATA DAI CONTIANI PER METTERE IN DIFFICOLTÀ "L’ELEVATO" E "MARIOPIO"?

MARIO DRAGHI

1 - GOVERNO: OGGI TELEFONATA DRAGHI-CONTE. LUNEDÌ L'INCONTRO

(ANSA) - Primo contatto, oggi, tra il premier Mario Draghi e il presidente dei 5 Stelle, Giuseppe Conte. Secondo quanto spiegano fonti di Governo, nel pomeriggio, i due si sentiranno al telefono mentre si incontreranno lunedì prossimo.

 

2 - GOVERNO:FIDUCIA IN DRAGHI?CONTE GLISSA, NE PARLIAMO LUNEDÌ

(ANSA) - "Un colloquio telefonico oggi e ci incontreremo poi lunedì. Ne parliamo lunedì". Così il presidente del M5s Giuseppe Conte ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano dei contatti fra lui e il premier Mario Draghi, dei rapporti nel governo e se ha ancora fiducia nel presidente del consiglio.

 

GIUSEPPE CONTE

3 - L'AVVERTIMENTO DI DRAGHI "QUESTO GOVERNO NON ESISTE SENZA I CINQUE STELLE"

Ilario Lombardo per “La Stampa”

 

Quando al mattino sugli smartphone delle delegazioni internazionali arriva l'elenco delle conferenze stampa previste a chiusura del vertice Nato di Madrid, l'unico leader europeo del gruppo G7 a non essere presente è Mario Draghi.

 

Il presidente del Consiglio è già a Roma, pronto a salire al Quirinale da lì a pochi minuti per confermare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella la sua volontà di andare avanti e di farlo «con l'attuale maggioranza, compreso il M5S».

GIUSEPPE CONTE BEPPE GRILLO

 

Draghi è tornato in Italia la sera prima, dopo aver lasciato con un giorno in anticipo il summit, al termine della cena al museo del Prado, risucchiato dalle polemiche politiche domestiche.

 

Ufficialmente, come ribadirà in conferenza stampa, il premier sostiene di aver anticipato ai collaboratori di voler tornare prima, perché in agenda c'è un Consiglio dei ministri per approvare il decreto sulle bollette e la legge sull'assestamento di bilancio. Provvedimenti, dichiara, che andavano licenziati entro ieri, altrimenti «i cittadini avrebbero ricevuto bollette senza agevolazioni e con rincari fino al 35-40%».

 

MARIO DRAGHI AL TELEFONO AL MUSEO DEL PRADO DI MADRID

A Madrid, a nome del governo italiano, resta il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Sta di fatto che Draghi rinuncia all'ultimo giorno di lavori dell'Alleanza atlantica, un vertice che Joe Biden definisce «storico» e mentre altri colleghi si concedono un bilaterale con il presidente americano, per discutere della guerra in Ucraina e della strategia di sicurezza globale, Draghi è costretto a tamponare le ferite nella maggioranza, e soprattutto a commentare le ricadute politiche delle telefonate con Beppe Grillo e le indiscrezioni su presunti messaggi che proverebbero in maniera inequivocabile che il premier avrebbe chiesto al garante del M5S di liberarsi di Giuseppe Conte.

MARIO DRAGHI

 

La storia di questi messaggi è poco chiara. Esistono? Non esistono? Draghi è convinto che si tratti di una bufala veicolata non si sa da chi sui giornali: «Vediamoli. Ho chiesto di vederli. Io non li trovo. Li aspetto». Attenzione: il presidente non nega di aver parlato di Conte con Grillo. Ma smentisce «una cosa specifica di cui sono stato imputato, cioè di aver chiesto la rimozione» del suo predecessore dalla guida del Movimento.

 

BEPPE GRILLO GIUSEPPE CONTE

Anche se tenta di sommergerlo e nasconderlo con toni ottimistici, il rammarico di dover discutere di tutto questo, di dover rispondere del sospetto di essere il sabotatore dell'ex primo partito della sua maggioranza, è percepibile quando elenca «i successi del governo» nel tour di appuntamenti internazionali dell'ultima settimana, la battaglia sul tetto al prezzo del gas, il riconoscimento dell'adesione dell'Ucraina nell'Unione europea, la compattezza della Nato contro le voglie imperialistiche di Vladimir Putin.

 

MARIO DRAGHI 2

Per Draghi la frattura con il M5S diventa quasi un rito di passaggio. Un momento che serve a testare la reale tenuta del governo. Non ci sono ultimatum da parte del premier ma il riconoscimento quasi obbligato del fatto che nell'ultimo anno di legislatura non può esserci alternativa a questa maggioranza. «Ho detto dall'inizio che questo governo non si fa senza i Cinque stelle e questa resta la mia opinione».

 

MARIO DRAGHI GIUSEPPE CONTE

Lo dice spontaneamente ancora prima di ricevere una domanda. Ed è la risposta a quanto gli aveva chiesto Conte al telefono il giorno prima: «Diteci se ci volete ancora al governo». «Il governo è nato con i 5 Stelle - spiega Draghi - e non si accontenta di un appoggio esterno, perché valuta troppo il contributo dei 5 Stelle per accontentarsi di un appoggio esterno».

 

È un riconoscimento dovuto, obbligato per scongiurare la crisi. Frutto anche delle rassicurazioni che il premier riceve durante il colloquio con Mattarella. L'incontro al Colle era previsto, per gli aggiornamenti dovuti, al termine di Consiglio europeo, G7 e vertice Nato, ma a quanto pare Draghi avrebbe chiesto al Presidente di vedersi prima.

 

BEPPE GRILLO - GIUSEPPE CONTE - MARIO DRAGHI - BY EDOARDO BARALDI

Mercoledì sera salito al Quirinale, Conte aveva assicurato al capo dello Stato di non voler rompere con il governo. Le pulsioni interne sono fortissime, il leader non lo nasconde. I cinque vicepresidenti, ministri come Stefano Patuanelli, spingono per lo strappo, per limitare il contributo del M5S all'appoggio esterno, tanto più ora dopo la scissione di Luigi Di Maio. È uno scenario che scombussolerebbe ogni piano e molto probabilmente farebbe scivolare l'Italia verso il voto anticipato.

 

È quello di cui Matterella discute con Conte e che fa filtrare dopo l'incontro avuto ieri con Draghi. La legislatura finirebbe con questo governo. Il premier in conferenza stampa conferma di «non essere disponibile a guidarne un altro, con un'altra maggioranza», prima del voto della primavera del 2023.

 

L'ex presidente della Bce fa sfoggio di ottimismo. Ci scherza anche un po' su, convinto però che la squadra dell'esecutivo stia lavorando bene sul Piano nazionale di ripresa e di resilienza e possa farlo ancora se i partiti «dimostreranno la stessa determinazione».

mario draghi in conferenza stampa 3

 

Le sfide «sono ancora tante», a partire dall'emergenza siccità e dagli stoccaggi di gas necessari a mettere in sicurezza l'inverno. Essere un argine al populismo, come Draghi è considerato anche nelle cancellerie internazionali, «è un obiettivo ambizioso», dice, che si realizza soltanto «con un'azione di governo che risponda ai bisogni dei cittadini».

 

Al Quirinale, per dimostrare la voglia di andare avanti, il presidente del Consiglio illustra a Mattarella il percorso di riforme e gli obiettivi in agenda. Anche le «diversità di vedute» sul fronte parlamentare, dove la Lega minaccia la rottura se Pd e M5S insisteranno sulla cannabis e sullo ius scholae, non lo preoccuperanno più di tanto per i contraccolpi che potrebbero avere sulla governo.

 

giuseppe conte mario draghi

Spenti i microfoni e le telecamere, però, il discorso assume toni un po' più cupi. A Palazzo Chigi in realtà non si respira lo stesso ottimismo ostentato dal premier. Attorno a Draghi in pochi si fidano del M5S. Le tensioni sono rimaste e potrebbero soffocare ogni volontà di riconciliazione. Draghi racconta di aver sentito via messaggio Conte.

MARIO DRAGHI AL TELEFONO AL MUSEO DEL PRADO DI MADRID BY OSHO

 

Vorrebbe organizzare un confronto di persona, ma il leader continua a far cadere nel vuoto il suo invito. Da ora in avanti ogni divergenza potrebbe essere fatale. Il livore di queste ore riemergerà e potrebbe intossicare di nuovo i rapporti. Ai vertici del Movimento chiedono a Conte il divorzio da Draghi entro luglio. L'avvocato, al momento, pare resistere a questa tentazione. Ma le occasioni non mancheranno. C'è un nuovo decreto armi che a giorni dovrebbe essere pronto, le prime tracce della Finanziaria su cui lavorare e le trivelle al largo dei mari italiani che starebbero pericolosamente per tornare in Parlamento.-

GIUSEPPE CONTEmario draghi in conferenza stampa 2giuseppe conte a repubblica delle idee 6GIUSEPPE CONTE

 

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