alfredo mantovano - giorgia meloni spionaggio paragon graphite

"SENZA IL LAVORO DI VOI GIORNALISTI LA DEMOCRAZIA NON ESISTE" – CON UNA GRANDISSIMA FACCIA DI BRONZO, ALFREDO MANTOVANO ELOGIA I CRONISTI APRENDO IL SEMINARIO "GIORNALISTI SICURI: LA NECESSITÀ DI RACCONTARE, L'OBBLIGO DI TUTELARE" - MA SE IL SOTTOSEGRETARIO CON LA DELEGA AI SERVIZI CI TIENE COSÌ TANTO ALLA LIBERA STAMPA, PERCHÉ NON CI DICE, UNA VOLTA PER TUTTE, CHI HA SPIATO CON I GIORNALISTI ITALIANI CON IL SOFTWARE PARAGON?

MANTOVANO, SENZA LAVORO DEI GIORNALISTI NON ESISTE DEMOCRAZIA

alfredo mantovano foto mezzelani gmt 010

(ANSA) - ROMA, 26 SET - "Lo dico senza retorica: senza il lavoro di voi giornalisti la democrazia semplicemente non esiste". Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano aprendo il seminario "Giornalisti sicuri: la necessità di raccontare, l'obbligo di tutelare" a Villa Madama. L'evento, organizzato dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministero degli Esteri, è dedicato alla tutela dei giornalisti inviati all'estero.

 

Le crescenti tensioni politiche e diplomatiche, l'incremento del numero dei conflitti, impongono infatti - sottolineano gli organizzatori - l'avvio di una riflessione pratica sul come far sì che i giornalisti, essenziali testimoni delle sofferenze e delle troppe ingiustizie patite da intere comunità, possano svolgere il proprio lavoro nelle migliori condizioni di sicurezza. "Occorre un salto culturale che porti le testate giornalistiche e gli inviati a sentirsi veramente parte di una squadra più grande, ciascuno col suo ruolo: la squadra più grande è quella della nazione.

 

ALFREDO MANTOVANO E GIORGIA MELONI - FOTO LAPRESSE

E a percepire le istituzioni, soprattutto quelle che si occupano di sicurezza, non come degli organismi occhiuti a servizio esclusivo del governo, cosa che mi pare aleggi, ma come una insostituibile rete di professionisti altamente qualificati votati al servizio di tutti i cittadini e quindi anche e soprattutto di coloro che operano in contesti complessi", ha sottolineato Mantovano.

 

"Quando parlo di istituzione ovviamente mi riferisco innanzitutto all'ambasciata, ai consolati, poi ai centri territoriali della nostra intelligence che grazie ai propri speciali canali riescono a muoversi in modo più sicuro nei luoghi più proibitivi. C'è una rete su cui poter contare sin dalla fase della preparazione del viaggio.

 

alfredo mantovano (3)

Conoscere questa rete più da vicino è il primo passo per trovare insieme soluzioni innovative per svolgere bene questo importante e difficile lavoro", ha spiegato. "L'obiettivo comune è di salvaguardare come merita un servizio indispensabile non soltanto per i lettori, ma per l'intera comunità nazionale".

 

Penso che in avvio dei lavori non sia fuori luogo ricordare i tanti, troppi vostri colleghi che nei decenni scorsi hanno perso la vita per non sottrarsi al compito di raccontare ciò che erano andati a vedere in contesti difficili. E insieme ai tanti caduti ci sono i tanti che hanno subito lesioni", ha ricordato il sottosegretario.

 

alfredo mantovano

"Quando un giornalista si spinge in teatri difficili e mette in pericolo la sua stessa incolumità, e i suoi occhi diventano la finestra che permette ai lettori, ai telespettatori, ai followers di entrare in contatto con realtà altrimenti irraggiungibili", ha evidenziato Mantovano ricordando gli attuali teatri di guerra ma anche gli scenari di crisi dell'America Latina, Africa, e anche la vicenda che ha coinvolto in Iran Cecilia Sala, tra gli ospiti dell'iniziativa.

 

"L'evento di oggi rappresenta una tappa importante, abbiamo già raccolto dei suggerimenti utili e interessanti e altre idee certamente emergeranno nel corso di questo seminario". Nel corso della mattinata, esperti si confronteranno su come garantire una efficace tutela a tutti gli operatori dell'informazione inviati in aree particolarmente sensibili, in particolare nelle aree ad alta intensità bellica.

 

Sulla base di buone prassi, testimonianze ed esperienze dirette, il seminario intende fornire indicazioni pratiche di sicurezza da seguire prima e durante le missioni, tra cui le tecniche di tutela. Nel corso del seminario verranno affrontati anche il quadro normativo e le misure di mitigazione dei rischi, nonché le opportunità di collaborazione con le istituzioni per tutelare i giornalisti inviati all'estero.

giorgia meloni in versione hacker

 

MANTOVANO, CRONISTI INVIATI SI SENTANO PARTE SQUADRA NAZIONE

(ANSA) - ROMA, 26 SET - "Nessuna soluzione tecnico operativa avrà mai pieno successo se a monte non si realizzerà un profondo cambio di mentalità nell'affrontare il problema" della sicurezza dei giornalisti inviati in zone di conflitto.

 

"Occorre un salto culturale che porti le testate giornalistiche e gli inviati a sentirsi veramente parte di una squadra, ciascuno nel suo ruolo, ma la squadra più grande è quella della Nazione, e a percepire le istituzioni, soprattutto quelle che si occupano di sicurezza, non come degli organismi occhiuti al servizio esclusivo del governo, cosa che mi pare aleggi, ma come una insostituibile rete di professionisti altamente qualificati, votati al servizio di tutti i cittadini e quindi anche e soprattutto di coloro che operano in contesti complessi".

spyware Paragon

 

Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega all'intelligence, Alfredo Mantovano, nel suo intervento introduttivo, a Villa Madama, al seminario 'Giornalisti sicuri: la necessità di raccontare, l'obbligo di tutelare', organizzato dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.

 

Al seminario partecipano direttori di testate, inviati all'estero, editori ed esperti, anche i vertici di Ordine dei giornalisti e di Fnsi. "Quando parlo di istituzioni - ha proseguito Mantovano che ha ricordato l'escalation dei conflitti che nel 2005 erano 17 nel mondo, tutti interni a singole realtà statuali, mentre adesso sono all'incirca 60 - non mi riferisco solo alle intelligence, ma soprattutto alle ambasciate, ai consolati, ai centri territoriali delle nostre intelligence, che grazie ai propri speciali canali riescono a muoversi in modo più sicuro nei luoghi più proibitivi".

dago intercettato la verita

 

"C'è una rete su cui poter contare fin dalla fase della preparazione del viaggio: conoscere questa rete più da vicino è il primo passo per trovare insieme soluzioni innovative per svolgere bene questo importante e difficile lavoro. L'obiettivo comune è di salvaguardare come merita un servizio indispensabile non soltanto per i lettori di ciascuno di voi ma per l'intera comunità nazionale", ha concluso il sottosegretario lasciando poi il compito di raccogliere dal seminario indicazioni che verranno, su come coniugare la sicurezza degli inviati all'estero nel rispetto del loro dovere professionale di informare, al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria Alberto Barachini.

 

MANTOVANO, DOPO CECILIA SALA A INVIATI TUTELA PIÙ STRUTTURATA

dago intercettato la stampa

(ANSA) - ROMA, 26 SET - "La vicenda che ha coinvolto Cecilia Sala in Iran, avvenuta tra dicembre e i primi di gennaio, è emblematica di quanto in un contesto così difficile e complicato lo svolgimento del vostro lavoro richieda di essere, nel rispetto dei ruoli, per la libertà di ciascuno, accompagnato e sostenuto da una rete di tutela più strutturata rispetto al passato".

 

Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano nel suo intervento introduttivo al seminario Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega all'intelligence, Alfredo Mantovano, nel suo intervento introduttivo, a Villa Madama, al seminario 'Giornalisti sicuri: la necessità di raccontare, l'obbligo di tutelare', organizzato dalla Presidenza del Consiglio e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale.

FRANCESCO CANCELLATO

 

Mantovano ha detto inoltre che il seminario nasce da una sollecitazione della premier Giorgia Meloni, "lanciata" all'indomani della liberazione di Cecilia Sala, e ha ringraziato il Ministero degli esteri, la Federazione della nazionale della Stampa e l'Ordine dei Giornalisti per aver "contribuito" alla realizzazione di questo evento.

CIRO PELLEGRINOCIRO PELLEGRINO

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