ignazio marino roma

VIENI AVANTI, MARINO! DA UNA SETTIMANA LA METROPOLITANA ROMANA AFFOGA NEL CAOS (PIÙ DEL SOLITO) E IL SINDACO PER CAOS CHE FA? INVECE DI TROVARE UNA SOLUZIONE, ATTACCA I MACCHINISTI…

1 - METRO A RILENTO, ANCORA CAOS. MARINO CONTRO I MACCHINISTI CHE REPLICANO: "LAVORIAMO APPLICANDO IL CONTRATTO"

Cecilia Gentile e Viola Giannoli per “La Repubblica – Roma”

 

ignazio marino alla festa di selignazio marino alla festa di sel

Banchine stracolme, attese di oltre mezz'ora, code ai tornelli e niente aria condizionata. Prosegue il caos dei trasporti a Roma e il calvario dei passeggeri e dei pendolari. Ancora oggi l'Atac, attraverso il suo sito internet di aggiornamento in tempo reale sulla mobilità pubblica capitolina, informa di "forti ritardi" sia sulla metro A che sulla metro B. Soppresse anche decine di corse sulla Roma-Viterbo e frequenze ogni 20 minuti dei trenini della Roma-Lido.

 

La guerra dei trasporti va dunque avanti, ormai da giorni, dopo la decisione dell'azienda di migliorare la produttività e aumentare l'efficienza del servizio per i passeggeri portando le ore di lavoro da 700 a 950 all'anno, e introducendo anche l'obbligo di strisciare i badge all'inizio e alla fine del turno. Una decisione che i sindacati giudicano "unilaterale". E a cui rispondono con uno "sciopero bianco". "Abbiamo deciso di applicare alla lettera il contratto - spiegano a nome dei macchinisti - Se i treni non sono revisionati o riscontriamo dei difetti non li facciamo partire".

 

ignazio marino  alla festa di selignazio marino alla festa di sel

L'Atac ha avviato però un'inchiesta interna per capire, convoglio per convoglio, se i rilievi sullo stato dei treni siano oggettivi o se si tratti di una "protesta mascherata". E si è mossa anche l'Autorità garante per gli scioperi, che ha avviato un monitoraggio e chiesto chiarimenti alla Prefettura di Roma e alla municipalizzata sull'eventuale interruzione di pubblico servizio. Mentre il sindaco si è schierato contro i macchinisti che creano disservizi.

 

Nelle stazioni come in rete intanto monta la rabbia. I passeggeri parlano di "condizioni disumane", "vagoni sauna", "Attese dantesche", denunciano una gestione dei trasporti "da criminali", invocano "denunce", "class action" e "provvedimenti duri".

IGNAZIO MARINOIGNAZIO MARINO

 

I disagi vanno infatti avanti da giorni. Già venerdì scorso le due linee metro, così come la Roma-Lido, avevano subito simili disagi. E anche  ieri circolavano pochi treni. Il risultato, come segnalato da numerosi utenti, banchine e vagoni stracolmi, alcuni dei quali, come accaduto nella metro A San Giovanni, non si sono fermati in stazione causa sovraffollamento. Disservizi che si aggiungono ad alcuni disagi causa lavori: la linea tram 2, ad esempio, è sostituita da bus sull'intera tratta per via del cantiere sulla rete in piazza dei Carracci.

 

2 - IL VIDEO DEL SINDACO PER CASO: http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/07/07/news/caos_trasporti-118533067/

MICHELE ANZALDIMICHELE ANZALDI

 

3 - (LZ) TRASPORTI. ANZALDI: SE COMUNE NON SA RISOLVERE, INTERVENGA PREFETTO

(DIRE) - "Se il Comune di Roma non e' in grado di trovare immediatamente una soluzione ai gravi disservizi che da giorni colpiscono le linee della metropolitana, e' necessario che intervenga il Prefetto". Lo dichiara il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi. "L'intervento video del sindaco- spiega Anzaldi- dimostra perlomeno che, dopo giorni di ritardi, lamentele e disagi, dal Campidoglio hanno preso finalmente in considerazione le sofferenze di romani e visitatori.

 

Oltre ai provvedimenti per eventuali irregolarita' da parte dei macchinisti, pero', non si e' capito come l'Amministrazione intenda risolvere nell'immediato la situazione, a partire gia' dalle corse di questo pomeriggio. E' stata valutata una qualche forma di precettazione? L'eventuale richiamo di macchinisti in ferie? La ricerca di sostituti dai comuni vicini o da altre amministrazioni? Operazioni straordinarie per rendere agibili i treni che presentano guasti o malfunzionamenti?

SCIOPERO DEI MEZZI A ROMA SCIOPERO DEI MEZZI A ROMA

 

I romani hanno bisogno di sapere se stasera potranno rientrare a casa dal lavoro in tranquillita'. Le istituzioni e le forze dell'ordine si attivino da subito per garantire il ripristino gia' da stasera delle condizioni di sicurezza e di corretta fruibilita' della metropolitana di Roma". "Vista l'eccezionale ondata di caldo- aggiunge Anzaldi- e i rischi anche alla salute dei passeggeri, per la permanenza prolungata in stazioni e vetture stracolme, se non arrivano risposte immediate e' opportuno valutare un intervento diretto della Prefettura".

 

4 - (LZ) ATAC. CGIL: NON STIAMO CON AZIENDA MA DA PARTE LAVORATORI

(DIRE). - "La Cgil di Roma e del Lazio diffida chiunque dia una interpretazione errata delle proprie dichiarazioni. La Cgil ha 110 anni e ha sempre saputo da che parte stare, quella giusta: quella dei lavoratori e delle lavoratrici. Non si capisce come una dichiarazione del tipo 'la Cgil sciopera nelle regole', grazie alla fervida fantasia di qualcuno, possa diventare 'la Cgil sta con l'Azienda'. Quello che sta accadendo a Roma e' il frutto di anni e anni di cattive gestioni. La fatiscenza delle infrastrutture e la carenza di mezzi e personale, non sono una novita' dell'ultima ora.

atac conducente atac conducente

 

I vertici aziendali, pur conoscendo perfettamente la realta', continuano a rilasciare dichiarazioni che hanno il chiaro intento di scaricare sui lavoratori un disservizio evidente, con un gioco al massacro. In questo modo, lo ribadiamo, si sta mettendo a repentaglio l'incolumita' dei lavoratori e lo stesso futuro dell'azienda pubblica, e' da irresponsabili non vedere cio' che sta accadendo e soprattutto immaginare cio' che potra' accadere in un prossimo futuro.

 

atac b atac b

Domani ci sara' un incontro con l'amministrazione capitolina, proveremo per l'ennesima volta a spiegare le nostre ragioni, confidando in una presa in carico delle responsabilita' che competono a chi si e' preso l'onere di migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e dei cittadini romani e non il contrario". Cosi' in un comunicato la Cgil di Roma e del Lazio.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?