le iene vittorio sgarbi gennaro sangiuliano

SGARBI-SANGIULIANO, NUOVO ROUND – IL SOTTOSEGRETARIO “A GETTONE”, INTERVISTATO DALLE “IENE” SUL CASO “BIGLIETTOPOLI” AL COLOSSEO, AZZANNA GENNY: “LO STESSO IMPEGNO, RISPETTO A UN REATO CHE NON ESISTE COME QUELLO CHE RIGUARDA LE MIE CONFERENZE, IL MINISTRO DOVREBBE METTERLO NEL TROVARE L’ASPETTO CRIMINALE DELLA BIGLIETTERIA. PORTERO' ALLA MAGISTRATURA LA VOSTRA DENUNCIA” – “CREDO CHE TORNERO A PARLARE CON SANGIULIANO INTORNO AL 30 FEBBRAIO…” – LA NOTA DEL PARCO ARCHEOLOGICO DEL COLOSSEO - VIDEO

Nota del Parco archeologico del Colosseo

 

LE IENE - VITTORIO SGARBI

L’ennesimo servizio del programma ‘Le Iene’, in onda questa sera, anticipato in mattinata a mezzo stampa, arreca un grave danno all’immagine del Colosseo, monumento simbolo della Nazione, meta ogni giorno di migliaia di turisti da tutto il mondo. Contrariamente a quanto risulta dal resoconto della trasmissione, si fa notare che i biglietti del Colosseo, ormai nominativi, sono ampiamente disponibili fino al prossimo mese in tutte le tipologie previste, come verificabile dal sito ufficiale https://colosseo.it/orari-e-biglietti/.

 

Tutte le criticità riscontrate nelle ultime settimane sono state affrontate e oggetto di continua collaborazione con le Forze dell’Ordine. Peraltro, come già ampiamente comunicato, il Parco archeologico del Colosseo ha stipulato il contratto con il nuovo gestore della biglietteria che non agirà più in qualità di concessionario ma dipenderà in tutto e per tutto dal Parco stesso con un appalto di servizi.

 

Anticipazione da “Le Iene”

 

LE IENE - GENNARO SANGIULIANO

Roma, Colosseo, caos biglietti: il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi dà ragione a Le Iene e torto al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a cui non le manda a dire, tornando anche sui loro rapporti da separati in casa.  Con Filippo Roma si affronta nuovamente l’argomento che, al centro dell’inchiesta della trasmissione, occupa da tempo le pagine della cronaca nazionale.

 

Nei precedenti servizi, Le Iene hanno documentato tutta una serie di anomalie: i tagliandi d’ingresso dell’Anfiteatro Flavio sono introvabili sul sito ufficiale del Colosseo per turisti e operatori del settore mentre vengono venduti a prezzi triplicati su siti di rivendita secondaria o dai bagarini in piazza.

VITTORIO SGARBI E GENNARO SANGIULIANO

 

Tra le testimonianze raccolte quella di Alfonsina Russo, la direttrice del Parco Archeologico che, in un fuorionda, ha detto che ci sarebbero clienti con una via privilegiata e che lei sta provando a scardinare un sistema e di temere per la sua incolumità.

 

L’introduzione del biglietto nominale presentata dal Ministro Sangiuliano come la soluzione a tutti problemi, invece, farebbe acqua da tutte le parti. A dirlo con filmati esclusivi, non solo la trasmissione, ma anche il Sottosegretario alla Cultura del Governo Vittorio Sgarbi, che usa parole molto forti nel servizio in onda stasera, martedì 21 novembre, in prima serata, su Italia1.  

 

Sgarbi parla del rapporto con l’attuale Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e dice: «Io posso dirvi che non so quando gli parlerò. Il mio rapporto con Sangiuliano è un rapporto di antica amicizia che però in questo momento non è particolarmente attiva, per cui io credo che gli parlerò intorno al 30 di febbraio».

 

servizio delle iene sui biglietti del colosseo 1

Filippo Roma gli fa notare che la data che ha indicato non esiste, allora Sgarbi spiega: «Non credo che gli parlerò di questo tema, più che altro farei una denuncia all’autorità giudiziaria». Alla domanda dell’inviato del perché non si parlino, Sgarbi risponde: «Paradossalmente per un titolo di un giornale che si chiama L’Adige che diceva “l’Antitrust, indaga sulle conferenze di Sgarbi”. Non era mai capitato che ci fosse un’indagine sulle conferenze. Io farei le indagini sulla biglietteria. Viene fuori questo paradosso: l’Antitrust indaga sulle conferenze di Sgarbi. Io non ho mai visto nessuno indagare sulle conferenze. Sono cose aperte, libere. Questo mi mette nelle condizioni di non parlare con chi crede che la conferenza sia un reato. La sintesi assoluta è un titolo che dice “L’Antitrust indaga sulle conferenze di Sgarbi”».

 

sgarbi sangiuliano

Quando l’inviato fa notare a Sgarbi di non essere stato scelto da Sangiuliano, il sottosegretario afferma: «Io sono stato scelto da un presidente del Consiglio, però non ho dipendenza da nessuno».  Poi torna a commentare l’interruzione del rapporto con il ministro e, rispondendo alla domanda di Filippo Roma che gli chiede se parlerà con lui del caos biglietti Colosseo, Sgarbi risponde: «Lui, lì, ha agito su una lettera anonima. Lo stesso impegno, rispetto a un reato che non c’è che si chiama conferenza, dovrebbe metterlo nel trovare l’aspetto criminale della biglietteria. Io gli suggerirei di avere la stessa determinazione per risolvere un reato evidente, per affrontare un tema che è quello che voi avete in mente in modo molto radicale. A me basta la vostra inchiesta giornalistica che è trasparente, e che non è anonima.».

 

servizio delle iene sui biglietti del colosseo 2

E, aggiunge: «Il funzionamento del sottosegretario è legato a delle deleghe, io ne ho varie, se tu me ne dai una per affrontare la questione della biglietteria, io la affronto». «Se la prenda, se la faccia dare», dice l’inviato. «Eh, no, - risponde lui - se vuole me la deve dare lui. Se me la affida io lo risolvo, se non me la affidano…non è che vado a mettermi in mezzo a cose che non mi riguardano, io dialogo con voi e traggo degli elementi. Andrò a portare alla magistratura e alla polizia la vostra denuncia. La porterò io. Andrò a dire “cerchiamo di chiarire quello di cui abbiamo documentazione attraverso l'inchiesta giornalistica fatta da Le Iene”. Che ci siano sia rallentamenti con impossibilità a trovare il biglietto è qualcosa che deve essere riparata. Quindi io mi auguro che il ministro stesso, trovi una soluzione giusta. Credo che il ministro abbia pensato di trovare una soluzione che fosse risolutiva e poi non lo è stata, quindi ha imbarazzo.

 

servizio delle iene sui biglietti del colosseo 3

L’idea che qualcuno sia ostaggio di un bagarino che gli vende il biglietto moltiplicato è comunque inaccettabile, si configura come un reato e quindi io parlerei col capo della Polizia. La vicenda deve passare da un’inchiesta giornalistica a un'inchiesta giudiziaria, cioè a qualcosa che ha a che fare con l’obbligo da parte di chi è titolare dei dati di consegnarli. A voi non sono obbligati a consegnarli, ma all'autorità di polizia sì. Non è concepibile che ci sia una mancanza di trasparenza rispetto a dei dati che sono comunque attingibili. Il problema è che si può trovare una soluzione per cui la gestione della biglietteria va in carico al museo direttamente. E quindi c’è un ufficio e una struttura del museo che si occupano della biglietteria. Limiterei assolutamente la figura del concessionario».

 

Alla domanda dell’inviato che gli chiede se mai qualcuno avesse sollevato la questione con lui, Sgarbi risponde: «Io non ho mai ricevuto nessuno che mi abbia posto la questione. Il ministro ha personalizzato un’operazione che poteva, forse pensando che la soluzione fosse semplice. Il fatto che lui si sia trovato in questa situazione forse gli ha fatto pensare che ci fosse una soluzione più semplice di quanto lo sia.

GENNARO SANGIULIANO - RIUNIONE A FERRAGOSTO CON VITTORIO SGARBI E I DIRETTORI GENERALI DEL MINISTERO DELLA CULTURA

 

Non mi pare semplice, perché non l'ha capito nessuno di noi. Ecco una soluzione: affiderei la gestione della biglietteria a Le Iene, con l’esperienza che avete fatto ci arrivate in un mese. Credo che il ministro Sangiuliano sia in grado di parlare; quindi, io farei una conferenza dicendo “Io ho tentato una soluzione”, era improprio che dovesse risolvere il ministro. Credo che, a questo punto, sia giusto affidarla alla direzione generale, alla direttrice e alla polizia, i quali, messi insieme, vi devono portare, nell’arco di un mese, a una soluzione. Io farei così».

 

Infine, si parla delle dichiarazioni di Alfonsina Russo, la direttrice del Parco Archeologico, che, in un fuorionda, aveva confidato di temere per la sua incolumità per il tentativo di “scardinare un sistema”: «Si può immaginare che su una questione in cui c’è una macchina così complessa di profittatori ci sia un rischio criminalità. Per questo occorre la Polizia. Quello che ha detto la Alfonsina Russo fa pensare che, in questo sistema, le persone che vedono perdere quei privilegi o quelle azioni fraudolente che li hanno portati a quei vantaggi potrebbero vendicarsi. Non lo trovo strano».

GENNARO SANGIULIANO E VITTORIO SGARBI vittorio sgarbiservizio delle iene sui biglietti del colosseo 4

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…