PARTITI MORTI, AULA FUNEBRE - IERI, A MONTECITORIO ERANO IN NOVE SU 630 PER DISCUTERE, TRA L’ALTRO, ANCHE DELL’IMPORTANTE PROGETTO DI LEGGE CHE INTRODUCE IL PAREGGIO DI BILANCIO IN COSTITUZIONE - POCHI MA BUONI? MA DE CHE!: UNO PARLA E L’ALTRO GIOCA CON L’IPAD, UNO VA IN BAGNO, UN ALTRO MANDA SMS - SARÀ STATO L’ALTRO TEMA DEL GIORNO A GENERARE IL FUGGI FUGGI? ADESIONE ALLA CONVENZIONE INTERNAZIONALE PER REGOLARE L’UTILIZZO SULLE NAVI DI VERNICI “ANTI-ALGHE” NOCIVE PER L’AMBIENTE?…

Francesco Cramer per "il Giornale"

Cosa c'entra il pareggio di bilancio con le alghe sulla chiglia delle navi? Apparentemente niente, di fatto tantissimo. Sì perch´ lunedì 5 marzo 2012, alla Camera, di questo si discute.

Ma in ogni caso l'Aula è deserta: nove deputati presenti e, causa pipì e/o pausa sigaretta, per qualche istante si tocca il picco all'ingiù di sei onorevoli partecipanti. Su 630 aventi diritto una buona media, non c'è che dire: in pratica lo 0,9 per cento del totale. Una seduta che avrebbe potuto svolgersi in un ascensore anzich´ nella sontuosa Aula di palazzo Montecitorio ma le regole sono regole. E così, verso le quattro del pomeriggio, in Aula si contano più funzionari che parlamentari: una decina di commessi, quattro stenografi; poi sei spettatori in tribuna e nove, dicasi nove, deputati.

Chi parla, parla al vuoto: «Signor presidente, onorevoli colleghi...». E naturalmente nessuno ascolta nessuno. Specie il direttore dei lavori, Rocco Buttiglione, che dallo scranno più alto per oltre un'ora picchietta sul suo Ipad. Per fortuna è assistito da un commesso che lo avvisa quando il tempo a disposizione di chi sta parlando sta per scadere: così, si avventa sul gingillo d'argento e scampanella a manetta: «Ho finito, signor presidente, ho finito...». I banchi del governo? Vuoto pneumatico o quasi. C'è solo il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Giampaolo D'Andrea che, in ogni caso, è più interessato a spedire sms dal suo telefonino.

Si parla del progetto di legge che introduce il principio del pareggio di bilancio in Costituzione, mica di quisquilie. Interviene prima il relatore in commissione Affari costituzionali, Roberto Zaccaria (Pd); poi il relatore della commissione Bilancio, Giancarlo Giorgetti (Lega). Ma le loro voci rimbalzano su uno stuolo di sedie con le sedute di velluto rosso tutte rigorosamente reclinate verso l'alto: vuote. Rimbomba tutto per quanto è deserta l'immensa sala.

Sparpagliati si riconoscono: i due leghisti Raffaele Volpi e Pierguido Vanalli; in solitaria l'udiccino Pierluigi Mantini; l'indaffaratissimo a compulsare il suo Ipad, Renato Cambursano del Misto; poi, a distanza siderale l'uno dall'altro, i due pidiellini Guglielmo Picchi (eletto nella circoscrizione Estero e mega appassionato di maratone) e Giuseppe «Peppino» Calderisi, letteralmente sommerso da carte, resoconti parlamentari e scartoffie varie. Desolazione anche tra i banchi del Pd, dove si segnala la presenza soltanto dello stakanovista parlamentare Roberto Giachetti con tanto di stampelle (di recente s'è frantumato i legamenti... in Aula, of course) e Massimo Vannucci.

Riecheggia proprio la parlata di Vannucci: «Signor presidente, onorevoli colleghi, certo il dibattito avrebbe meritato la presenza...». Arriva l'autocritica? No: «...di un rappresentante del ministero dell'Economia...». In effetti neppure il governo brilla per presenzialismo: di ministri non c'è nessuno. Intanto Buttiglione continua a scrivere sull'Ipad, Calderisi va in bagno, Giorgetti parla al telefonino e Zaccaria saluta e se ne va.

E dire che si dibatteva della regola aurea del pareggio di bilancio; certo, a seguire un tema serio ma che non scalda il cuore della politica: adesione alla convenzione internazionale per il controllo dei sistemi antivegetativi nocivi applicati sulle navi. In pratica: norme che regolano l'utilizzo delle vernici oggi in uso per evitare che si attacchino alla chiglia delle navi alghe e molluschi marini; i quali rallentano la velocità dell'imbarcazione ma possono essere nocivi per l'ecosistema.

Molto nocivi: pare infatti che una di queste sostanze, il tributilstagno, provochi il cosiddetto imposex ai gasteropodi marini. Traduzione per i non addetti ai lavori: le lumachine femmine di mare diventano lumachini maschi.

 

montecitorioBUTTIGLIONEGiachetti RobertoGIUSEPPE CALDERISI MINISTRE ATTENTE AL IPAD TUTTI PRESI DAL IPAD

Ultimi Dagoreport

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

MILANO TREMA: L’INCHIESTA SU “PALAZZOPOLI” POTREBBE INGROSSARSI – NELLA CAPITALE A-MORALE DEL PAESE, IMPRENDITORI, POLITICI E BUSINESSMAN SONO AMMUTOLITI E TERRORIZZATI DALLE POSSIBILI INDAGINI – SE IL GIP, DOPO GLI INTERROGATORI DI OGGI, DOVESSE CONFERMARE LE MISURE CAUTELARI RICHIESTE DALLA PROCURA, L’INCHIESTA TROVEREBBE NUOVO VIGORE, E LO SCANDALO ESPLODEREBBE IN MODO ANCORA PIÙ DECISO. A QUEL PUNTO IN TANTI, DI FRONTE AL RISCHIO DI FINIRE INDAGATI E INGUAIATI, POTREBBERO INIZIARE A PARLARE…

luigi lovaglio giorgia meloni giancarlo giorgetti alberto nagel milleri caltagirone

FLASH! – ENTRO LA FINE DI LUGLIO, AL MASSIMO ENTRO L’8 SETTEMBRE, ARRIVERÀ IL VERDETTO DELLA PROCURA DI MILANO SULL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO BPM, ANIMA SGR, LA DELFIN DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO E CALTAGIRONE AD ACQUISTARE IL 15% DI AZIONI MPS ATTRAVERSO BANCA AKROS, MERCHANT BANK DEL BPM SU SPECIFICO MANDATO DEL MINISTERO DEL TESORO DI GIORGETTI – UN VERDETTO CONTRO L’OPERAZIONE MPS È RIMASTO L’ULTIMA SPERANZA PER MEDIOBANCA E GENERALI DI NON FINIRE NELLE FAUCI DI CALTARICCONE…

donald trump tulsi gabbard vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVONO LE AGENZIE DI SPIONAGGIO A TRUMP E PUTIN? - ANZICHÉ PROTEGGERE LA SICUREZZA DELLO STATO, ANTICIPANDO RISCHI E CRISI, OGGI LA MISSIONE DI CIA E FBI IN AMERICA E DI FSB, SVR, GRU IN RUSSIA, È DI REPRIMERE IL DISSENSO CONFERMANDO IL POTERE - CIRO SBAILÒ: ‘’PER LA PRIMA VOLTA, IL VERTICE POLITICO NON SI LIMITA A INDIRIZZARE: PUNTA A SVUOTARE LA FUNZIONE DELL’INTELLIGENCE, RIDUCENDOLA A UNA MACCHINA DI STABILIZZAZIONE POLITICA AD USO PERSONALE...’’

ali larijani khamenei vladimir putin xi jinping

A TEHERAN QUALCOSA STA CAMBIANDO – SI NOTANO CURIOSI MOVIMENTI NEL SISTEMA DI POTERE IRANIANO: MENTRE RICOMPAIONO VECCHI VOLPONI COME ALI LARIJANI, STA NASCENDO UN NUOVO CENTRO DECISIONALE NON UFFICIALE, A GUIDARE LE MOSSE PIÙ DELICATE DEL REGIME. I PASDARAN PERDONO QUOTA (LA LORO STRATEGIA È FALLITA DI FRONTE ALL’ANNIENTAMENTO DI HEZBOLLAH, HAMAS E ASSAD), AVANZA UN “CONSIGLIO OMBRA” DI TRANSIZIONE, CON IL CONSENSO DI KHAMENEI – “L’ASSE DEL MALE” CON RUSSIA E CINA PROSPERA: TEHERAN HA BISOGNO DELLE ARMI DI PUTIN E DEI SOLDI DI XI JINPING. ALLA FACCIA DI TRUMP, CHE VOLEVA RIAPRIRE IL NEGOZIATO SUL NUCLEARE…

matteo salvini luca zaia giorgia meloni

DAGOREPORT – COSA SI SONO DETTI GIORGIA MELONI E LUCA ZAIA NELL'INCONTRO A PALAZZO CHIGI, TRE SETTIMANE FA? - TOLTA SUBITO DI MEZZO L'IDEA (DI SALVINI) DI UN POSTO DI MINISTRO, LA DUCETTA HA PROVATO A CONVINCERE IL “DOGE” A PRESENTARE UNA SUA LISTA ALLE REGIONALI IN VENETO MA APPOGGIANDO IL CANDIDATO DEL CENTRODESTRA (ANCORA DA INDIVIDUARE) - MA TRA UNA CHIACCHIERA E L'ALTRA, MELONI HA FATTO CAPIRE CHE CONSIDERA ZAIA IL MIGLIOR LEADER POSSIBILE DELLA LEGA, AL POSTO DI UN SALVINI OSTAGGIO DELLE MATTANE DI VANNACCI – UN CAMBIO DI VERTICE NEL CARROCCIO EVOCATO NELLA SPERANZA CHE IL GOVERNATORE ABBOCCHI ALL’AMO...