SINDACI VOLTAGABBANA! - LA METAMORFOSI DEI POLITICI: QUANDO DIVENTANO SINDACI MOLLANO LA SQUADRA DEL CUORE - LO JUVENTINO VELTRONI SI SCATENAVA ALL’OLIMPICO SVENTOLANDO DRAPPI GIALLOROSSI E BIANCAZZURRI - IL MILANISTA EMILIANO SI È DOVUTO SCUSARE CON UN MILAN CLUB PER IL COMPORTAMENTO DEI TIFOSI DEL BARI - GIGGINO DE MAGISTRIS, INTERISTA, STA FISSO COME UN ULTRÀ ALLO STADIO DI NAPOLI ACCANTO A ‘O PRESIDNETE DE LAURENTIIS…

Tony Damascelli per "Il Giornale"

Una cosa è il partito. Un'altra la partita. Prendete certi personaggi della nostra politica, alla voce sindaci. Veltroni Walter, che fu di Roma, ha il cuore bianconero, ha partecipato a feste e celebrazioni tricolori, nel senso di scudetto, ospite della famosa Triade (colluso?, direbbero le anime pure) ma sulla scalinata del Campidoglio ha sventolato il drappo giallorosso, si è messo al collo la sciarpa biancazzurra della Lazio che è di destra ma romana, dunque preziosa per portare a casa voti e preferenze.

Ma Veltroni non è l'unico della comitiva. Si sono infilati nel corteo due sodali illustri, di gran moda. Michele Emiliano è il primo cittadino, non soltanto per stazza, di Bari. Direi anche della Bari, come viene chiamata la squadra di pallone. Pare, anzi viene dato per certo che lo stesso Emiliano tenga cuore rossonero, milanista, ma San Nicola, patrono e stadio della città, vanno onorati, dunque il sindaco ha spostato la fede, addirittura costretto, dopo alcuni episodi di violenza accaduti durante un torneo amichevole estivo, a scrivere una lettere di scuse, a nome della città, a un club milanista di Monopoli, i cui iscritti erano stati aggrediti a Bari.

Emiliano, secondo letteratura figlio di un calciatore professionista, sa che si può cambiare bandiera, anche in politica, non soltanto nel football, disciplina che ha sostituito la sua prima passione: la pallacanestro.

Prendete il caso di De Magistris Luigi. Dopo la sua elezione a sindaco di Napoli si è fatto vedere, e ritorna puntualmente sul luogo per le fotografie e le inquadrature da repertorio, allo stadio San Paolo, accanto al presidente De Laurentiis. Qualche romantico cronista aveva scritto e detto il contrario, De Laurentiis siede accanto al sindaco.

Eh no! Non tutti i De sono uguali, De Magistris ha capito che De Laurentiis vale voti quanto il pubblico dei suoi cinepanettoni, forza Napoli può valere più di Forza Italia, dunque il popolo azzurro, colore del nemico anche quello, va coccolato, possibilmente con cori e applausi.

I cultori e biografi del sindaco riferiscono che De Magistris sia, in verità, tifoso dell'Inter, la qual cosa servirebbe a comprendere l'assunzione nel suo staff della coppia Narducci-Auricchio, protagonisti dello tsunami calcistico del duemila e sei, calciopoli, insomma i killer della Juventus e, in contemporanea, i badanti e sponsor dell'Inter detta Beneamata, un magistrato e un carabiniere, con carriera politica importante e fulminea, una versione bis del cursus honorum di personaggi e interpreti di Tangentopoli.

Poi ci sono i casi curiosi degli ultimi due sindaci di Torino: Sergio Chiamparino gran tifoso del Torino è accusato dalla curva granata di aver favorito la Juventus per la concessione e l'acquisto del nuovo stadio, Piero Fassino, grande cuore bianconero, viene contestato per lo stesso motivo, avendo offerto al Toro la possibilità di comprare terreno e stadio Olimpico. Tengono tutti famiglia, vanno capiti.

 

de magistrisde magistrisWALTER VELTRONI ROSSELLA SENSI E PIPPO MARRA vendola emiliano rman33 veltroni rutelli palombelli mastella pippo marra franco sensi

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…