giorgia meloni giancarlo giorgetti

"SOLO L'ANNUNCIO DEL PIANO DI RIARMO UE CI È GIÀ COSTATO MILIARDI DI EURO...” – LO SFOGO DEL MINISTRO GIORGETTI PREOCCUPATO PER GLI EFFETTI NEGATIVI DEL “REARM EUROPE” SUI TASSI DI INTERESSE – LA LEGA SULLE BARRICATE CON SALVINI CHE NON VUOLE NUOVO DEBITO PUBBLICO PER LA DIFESA (E PURE GIORGETTI E' RESTIO) – IL RESPONSABILE ECONOMICO DEL CARRROCCIO, CLAUDIO BORGHI, ACCUSA BERLINO: “È UNA SCELTA POLITICA CHE NASCE DA UN SOLO BISOGNO, QUELLO DELLA GERMANIA”

Federico Capurso per la Stampa - Estratti

 

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti non è entusiasta di come stiano andando le cose con il piano di riarmo europeo. «Solo l'annuncio del ReArm ci è già costato miliardi di euro», si sfoga in questi giorni. E di miliardi continuiamo a bruciarne.

giancarlo giorgetti giorgia meloni al senato

 

C'è un grafico che Giorgetti deve aver osservato con particolare attenzione in queste settimane. Riguarda la variazione sui tassi di interesse dei Btp a 10 anni, ovvero quanti interessi in più o in meno paga lo Stato sui Buoni del Tesoro a scadenza decennale.

 

Semplificando, più fiducia si ha nella solidità dei conti di uno Stato, più bassi saranno gli interessi.

 

Ecco, Giorgetti ha notato che proprio il 4 marzo, quando a Bruxelles veniva annunciato il piano ReArm Europe e si iniziava a ipotizzare di permettere agli Stati membri di fare nuovo debito pubblico per investire sulla Difesa, la curva in quel grafico si è impennata. In 48 ore è passata da 3,48 a 3,96 punti e da quel giorno non è mai scesa sotto 3,84 punti. Interessi più alti, miliardi bruciati. E la responsabilità, agli occhi del titolare del Tesoro, è della Germania, che ha spinto per questa soluzione.

 

giancarlo giorgetti giorgia meloni antonio tajani foto lapresse

Uscirne non è affatto semplice. Finora l'Italia, di fronte a chi - come gli Usa - chiedeva maggiori investimenti nella Difesa, rispondeva di non poter spendere di più facendo nuovo debito.

 

Ma ora da un lato Donald Trump dichiara di voler lasciare all'Europa il compito di difendersi da sola, dall'altro la Commissione europea propone agli Stati, su spinta di Berlino, un piano che in gran parte poggia proprio sulla possibilità di attivare la clausola di salvaguardia e sospendere il patto di stabilità. L'Italia, a questo punto, non avrebbe più scuse. Giorgia Meloni ha votato a favore in occasione dell'ultimo Consiglio europeo e anche l'Ecofin, una settimana fa, ha dato il via libera. Era difficile poter fare altrimenti.

 

matteo salvini claudio borghi foto di bacco

Matteo Salvini, però, di fare nuovo debito non ne vuole sapere. E anche Giorgetti è piuttosto restio. «Non c'è nessuna emergenza che necessita un riarmo», sottolinea il senatore e responsabile economico della Lega Claudio Borghi parlando con La Stampa.

 

«È una scelta politica che nasce da un solo bisogno, quello della Germania - sostiene Borghi -. Berlino pretende dall'Europa una scappatoia per aggirare i vincoli che ha in Costituzione, in modo da fare debito per rilanciare la sua economia stagnante. Questa necessità di riarmarsi è una finzione».

giancarlo giorgetti giorgia meloni antonio tajani foto lapresse giancarlo giorgetti giorgia meloni antonio tajani foto lapresse

 

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