
“IL REFERENDUM? VOTERÒ CINQUE SÌ” - A SPACCARE IL FRONTE RIFORMISTA DENTRO IL PARTITO DEMOCRATICO È STEFANO LO RUSSO, SINDACO DI TORINO E VICEPRESIDENTE DELL’ANCI. UNA PRESA DI POSIZIONE SORPRENDENTE DELL’EX MARGHERITA CHE NASCONDE UN CALCOLO POLITICO CINICO – LO RUSSO VUOLE ESSERE RICANDIDATO A SINDACO DI TORINO NEL 2026 SENZA PASSARE PER LE PRIMARIE E HA QUINDI BACIATO LA PANTOFOLA DI ELLY VISTO CHE… - DAGONOTA
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IL SINDACO DI TORINO, STEFANO LO RUSSO, ROMPE IL FRONTE RIFORMISTA DEL PD SUI REFERENDUM
Dagonota
“Il referendum? Voterò cinque sì”. A spaccare il fronte riformista dentro il Partito democratico è Stefano Lo Russo, sindaco di Torino e vicepresidente dell’Anci.
Una presa di posizione sorprendente dell’ex Margherita che, in teoria, avrebbe dovuto abbracciare la posizione dei riformisti dem (da Lorenzo Guerini a Giorgio Gori) che nei giorni scorsi, in una lettera aperta a "Repubblica" hanno “sfiduciato” la segretaria Elly Schlein, annunciando che non avrebbero votato i tre quesiti sul Jobs Act (“perché la condizione del lavoro in Italia passa dal futuro, non da una sterile resa dei conti con il passato”).
Lo Russo, pur condividendo nel merito i dubbi sui quesiti sul lavoro, voterà sì “per dare forza al Pd e alla sua segretaria”. In realtà, dietro questo voltafaccia nei confronti del fronte riformista c’è una valutazione politica cinica: il vicepresidente dell'Anci vuole essere ricandidato a sindaco di Torino nel 2026 senza passare dalle primarie e ha quindi baciato la pantofola di Elly, visto che da lei dipende il suo futuro…
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