spencer stone tgv

DURO COME UNA ROCCIA - È SPENCER STONE 'IL PIÙ EROE TRA GLI EROI': IL MILITARE SI È AVVENTATO SUL TERRORISTA DEL TRENO E NON LO HA MOLLATO NEANCHE MENTRE EL KAZZANI LO PUGNALAVA AL COLLO, AL TORACE E ALLE MANI - UN BISTECCONE DI 22 ANNI CHE FA L'AVIERE MA SOGNA I VIGILI DEL FUOCO

Francesco Semprini per “la Stampa

 

spencer stone dopo l attaccospencer stone dopo l attacco

«Non sono affatto sorpreso che mio figlio abbia preso quella decisione, è nella su indole». A parlare è Brian Stone, padre di Spencer, uno degli eroi del Tgv, colui il quale assieme a un commilitone, un amico - tutti e tre americani - e un generoso cittadino britannico ha deciso di fermare con la forza il piano terroristico di Ayoub El Khazzani, jihadista di origini marocchine salito sul Tgv con Ak-47, pistola e coltello pronto a compiere una strage. «Ritengo che quanto ha fatto Spencer è assolutamente in linea con il proprio carattere, con la propria indole», prosegue il padre.

 

spencer stone blocca il terroristaspencer stone blocca il terrorista

Spencer Stone è un aviere dell' Us Air Force, un volontario in servizio temporaneo, di stanza nella base delle Azzorre, l' arcipelago portoghese nel mezzo dell' oceano Atlantico. Ma con progetti diversi per la sua vita futura: «Vuole diventare un Vigile del Fuoco, o forse lavorare con i malati come infermiere», prosegue papà Brian.

spencer stone spencer stone

 

UN BUON SOLDATO

E comunque il suo lavoro in divisa lo sta svolgendo in maniera impeccabile, come mostra il suo stato di servizio, per di più forte di un fisico che lo rende temprato agli impieghi più difficili con i suoi 1,89 metro di altezza, per quasi cento chili. L' immagine di lui che si vede nei video di smartphone dopo l' attacco è quella più drammatica, chino per terra con la nuca e il dorso cosparsi di sangue. Spencer racconta quei momenti: «Non ha mai detto una parola. Quando è entrato nella carrozza imbracciava un kalashnikov: se non fossimo intervenuti saremmo morti. Ho agito d' istinto», e così l' ha disarmato.

hollande con alek skarlatos spencer stone anthony sadlerhollande con alek skarlatos spencer stone anthony sadler

 

IL PRIMO A INTERVENIRE

È Spencer quello che, tra i quattro eroi che hanno messo ko il marocchino con legami con cellule dello Stato islamico, ne è uscito più malconcio, ma è anche quello che per primo si è avventato sull' attentatore armato sino ai denti. Spencer viaggiava per l' Europa assieme a due amici, tutti ventiduenni e compagni fin dal tempo della scuola.

 

Alek Skarlatos è della Guardia nazionale dell' Oregon, ed è appena rientrato da un periodo di servizio in Afghanistan, mentre Anthony Sandler è uno studente a Sacramento. Insieme a loro, nella colluttazione con l' assalitore sono rimasti coinvolti altri due uomini, un francese di cui ancora non è nota l' identità, che ha incrociato l' uomo armato mentre usciva dalla toilette del treno e ha cercato di fermarlo, restando ferito gravemente al collo, e un britannico, Chris Norman.

alek skarlatos spencer stone anthony sadleralek skarlatos spencer stone anthony sadler

 

alek  skarlatos spencer stone anthony sadleralek skarlatos spencer stone anthony sadler

I tre sono scattati con una coordinazione perfetta, del resto «giocavano insieme nel giardino di casa nostra in California da quando eravamo piccoli», ricorda Brian Stone. «Penso che Spencer sia il vero eroe di questa storia, è stato lui il primo ad alzarsi», racconta Norman, descrivendo come il militare abbia prima fermato l' assalitore e poi tentato di soccorrere il passeggero ferito, nonostante il taglio alla mano. «Sono molto fiero del mio amico Spencer», ha confermato Anthony Sandler, l' uomo si preparava a sparare, e Alek ha urlato "Spencer, fermalo!".

 

Spencer si è precipitato, gli ha bloccato un braccio con una mossa di arti marziali e lo ha placcato a terra. «A quel punto il tizio ha tirato fuori un taglierino e pugnalato Spencer più volte, prima di essere colpito dagli altri fino a perdere conoscenza». «Sono fiero di Spencer e dei suoi amici, per il coraggio e le onorificenze, - commenta il padre Brian Stone - ma sono più contento che torneranno qui sani e salvi». A Spencer e ai suoi compagni sono arrivate le congratulazione di Hollande, del Re del Belgio e la telefonata di Barack Obama. Il che fa pensare a un ritorno in patria con tutti gli onori come si fa con gli eroi.

 

ATTACCO A TGV: LEGIONE D'ONORE PER I QUATTRO EROI DEL TRENO 
(ANSA) - Il presidente francese Francois Hollande ha insignito della legione d'onore i quattro passeggeri del treno Amsterdam-Parigi intervenuti per fermare l'assalitore Ayoub El Khazzani. Alla cerimonia, all'Eliseo, erano presenti anche il Premier Manuel Valls e diversi membri del governo, oltre al Premier belga Charles Michel e al patron delle ferrovie transalpine Guillaume Pepy.

 

Vestiti con un'informalità che ha sorpreso i francesi, in pantaloni kaki e polo colorate, i tre giovani americani sono arrivati all'Eliseo accompagnati dalle madri, giunte a Parigi nel fine settimana su invito dell'ambasciata Usa. Insieme a loro il britannico Chris Norman, che abita nella banlieue parigina, visibilmente emozionato, in completo beige e cravatta a righe. "Hanno permesso con il loro coraggio di salvare delle vite, ha sottolineato Hollande, non esitando a definire El Khazzani "terrorista", che era "pronto a sparare, a fare un vero massacro" se non fosse stato fermato. "Da venerdì tutto il mondo ammira il vostro coraggio, il vostro sangue freddo, il vostro senso di responsabilità - ha aggiunto - Il vostro eroismo dev'essere esempio per molti, e fonte d'ispirazione. Di fronte al male rappresentato dal terrorismo, c'è il bene, quello dell'umanità, che voi incarnate".

 

Nel pomeriggio, Hollande decorerà anche il passeggero francese che per primo ha incrociato El Khazzani e ha tentato di fermarlo, che ha però richiesto di restare anonimo e di ricevere l'onorificenza durante una cerimonia privata. Un pensiero è andato anche al franco-americano rimasto ferito gravemente al collo, che, nelle parole del presidente "resta in ospedale, e vive una prova".

alek  skarlatos spencer stone anthony sadler  alek skarlatos spencer stone anthony sadler cittadino marocchino  image a 26 1440220492209cittadino marocchino image a 26 1440220492209l'attentatore    these are the dramatic scenes as two u s marines wrestled with a a 75 1440189156745l'attentatore these are the dramatic scenes as two u s marines wrestled with a a 75 1440189156745spencer stonespencer stonealek  skarlatos spencer stone anthony sadler con l ambasciatrice americana in franciaalek skarlatos spencer stone anthony sadler con l ambasciatrice americana in franciaspencer stone ferito dal terroristaspencer stone ferito dal terrorista

 

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...