1. LO SPORT PIU’ AMATO DAI COMPAGNI? ACCOLTELLARE IL SEGRETARIO DEL PARTITO! 2. DIMENTICATE LO STUPIDO DIBATTITO SU DOVE SIA OPPORTUNO CHE RENZIE INCONTRI IL PREGIUDICATO BERLUSCONI (‘PREGIUDICATO? GOVERNAVA CON VOI’). NON È ALTRO CHE L’ENNESIMO ASSIST A RENZI DI UNA MINORANZA INTERNA CHE NON VUOLE ESSERE SPAZZATA VIA NELLA COMPILAZIONE DELLE LISTE. INSOMMA, VOGLIONO TENERE LA POLTRONA 3. L’ESECUTIVO SI STRINGE ATTORNO A DONNA NUNZIA: “CANCELLIERI IN CAMPO. ‘LA PRIVACY DEVE ESSERE TUTELATA, AL LAVORO SULLE INTERCETTAZIONI”. ANCHE SULLE PROPRIE? 4. TOH, L’OTTAVO RE DI ROMA MANLIO CERORNI AVEVA MOLTI AMICI (MA NON CALTA-MATTONE)

a cura di colinward@autistici.org (Special Guest: Pippo il Patriota)

1. AVVISI AI NAVIGATI
Dimenticate lo stupido dibattito su dove sia opportuno che Renzie incontri il pregiudicato Berlusconi. Non è altro che l'ennesimo assist a un segretario del pd che anche quando non parte all'attacco finisce puntualmente per beneficiare dell'autolesionismo di governo e oppositori interni.

Oggi si riunisce il sinedrio del Nazareno ed emergerà la raffinatezza, ma anche la disperazione, della strategia anti-Renzie. Di fronte alle tre proposte di legge elettorale scodellate dal segretario il 2 gennaio, bersaniani, dalemiani, lettiani, alfaniani e strenui difensori della legislatura vigente hanno reagito debolmente in attesa della Corte Costituzionale e delle sue motivazioni alla bocciatura del Porcellum. Gli ermellini, in gran parte espressione di Re Giorgio, hanno come sempre lavorato di fino e sono riusciti a non sconfessare direttamente alcuna riforma sul tavolo, ma soprattutto hanno lasciato in campo il sistema proporzionale precedente.

Bene, oggi al Nazareno si scoprirà casualmente che la minoranza interna, con la quale giocano di sponda tanto Lettanipote quanto Alfanayev, non vuole né il modello spagnolo né le liste bloccate, né il collegio unico del Mattarellum. La verità è che non vogliono essere spazzati via dal segretario nella compilazione delle liste. Insomma, vogliono tenere la poltrona. Chissà se a Renzie basterà ricicciare pubblicamente a ognuno di loro le passate dichiarazioni contro il proporzionale per vincere la partita.

2. UNO SPORT DA COMPAGNI: ACCOLTELLARE IL SEGRETARIO
Quel che è successo ieri lo sapete già a memoria. Comunque la prima pagina di Repubblica lo riassume rapidamente: "Renzi-Berlusconi, scontro nel Pd. I bersaniani: non veda il Cavaliere. Il leader: sulle regole dialogo con tutti". Il retroscena di giornata spiega: "Con Angelino ipotesi doppio turno ma il segretario si tiene la mani libere. ‘E con il Cavaliere un patto scritto'. Renzi non vuole scegliere un sistema: sul tavolo devono restare tre possibili soluzioni" (p. 3).

Il Corriere racconta "le condizioni del segretario pd: trattativa con il Cavaliere se dice sì al taglio del Senato" (p. 6). Mentre la Stampa è più ottimista sull'intesa: "Renzi scommette su Berlusconi. Offerto uno scambio: modello elettorale spagnolo per l'abolizione del Senato" (p. 2). Il Giornale registra e gode: "Matteo difende l'asse con il Cavaliere: ‘Pregiudicato? Governava con voi'" (p. 3).

3. NOSTRA SIGNORA DEL SANNIO, PROTETTRICE DEGLI OSPEDALI
L'ala rottamanda dell'esecutivo si stringe attorno a Donna Nunzia: "De Girolamo, Cancellieri in campo. ‘La privacy deve essere tutelata, al lavoro sulle intercettazioni" (Repubblica, p. 6). Anche sulle proprie?

Il Corriere racconta "Il vertice in masseria per decidere le nomine con i fedelissimi. Le scelte sulle Asl nell'estate del 2012 e il ‘direttorio' dell'allora deputata pdl. Negli incontri anche trattative per spostare gli uffici. Gli incontri con il direttore generale Michele Rossi, il direttore sanitario Ventucci e gli stretti collaboratori oggi al ministero. Delibere per l'apertura e la chiusura delle strutture, le scelte dei primari, le convenzioni: su tutto De Girolamo era informata in tempo reale" (p. 3).

A questo punto urge l'intervento rapido di Re Giorgio e del sottosegretario Lettanipote: spostiamo Nunziatina dall'Agricoltura alla Sanità e non se ne parli più.

Nuove rivelazioni sul Cetriolo Quotidiano: "La De Girolamo e la raccomandazione del ‘Centurione'. Nell'inchiesta su Ambrosio, l'ex capo di gabinetto di Galan, i contatti per avere la nomina al ministero" (p. 2).

4. LA GIUSTIZIA CHE FUNZIONA
L'uomo che sul caso De Girolamo avverte "Se salta lei, salta tutto" (Cetriolo quotidiano, p. 1) dovrebbe mostrare maggior fiducia nella giustizia. Perché come racconta oggi il Corriere in un colonnino di Luigi Ferrarella (p. 6), la procura di Roma ha indagato "e altrettanto silenziosamente archiviato" il ministro degli Interni per la casa che aveva avuto in affitto a prezzi scontati da imprenditori dell'eolico poi finiti nei guai. Dal 2006 al 2008, Alfano pagò meno di 500 euro al mese per 60 metri quadri dietro Campo de' Fiori. Ma quando divenne ministro della Giustizia se ne andò subito. Si era liberato un bell'appartamento ai Parioli nel comprensorio di don Salvatore Ligresti.

5. BANANA VAGANTE
Toti o non Toti, o mezzo Toti? Dalle parti di Arcore va sempre in scena il Grande Boooh! Repubblica spiffera i virgolettati di una cena dal Banana: "E Berlusconi mette all'angolo Verdini. ‘Gli stessi da 2 anni, avanti i nuovi'. ‘Lo capite o no che sto tentando di salvare anche voi, anche te Denis?'. ‘Io non voglio rottamare nessuno ma fuori da qui c'è un signore con meno di quarant'anni che a Largo del Nazareno ha nominato una segreteria in cui l'età media è 35: giornali e tv non parlano d'altro" (p. 4). Ha forse torto?

6. IL NUOVO CHE E' AVANZATO E LE FONDAZIONI BANCARIE
Il buon Sergio Chiamparino lascia la Compagnia di Sanpaolo e si candida alle regionali in Piemonte. A Repubblica dice una cosa che gli fa onore: "Ero tra gli scettici rispetto al ricorso sulle firme false e rispetto la soluzione giudiziaria. Riconosco però all'ex presidente Bresso di essere la vincitrice morale. So che ha altre aspirazioni, ma se dovesse decidere di ricandidarsi mi farei da parte" (p. 12). I due, notoriamente, non si amano. Lei comunque aspira a un seggio europeo.

Ai curatori di questa modesta rassegna interessa tuttavia segnalare un fatto ormai banale, ma che banale non è. Un politico entra ed esce da una delle prime due fondazioni bancarie d'Italia come dalle porte di un grande albergo. Nessuno fa una piega. Ok. Del resto le fondazioni non fanno politica, come ha garantito innumerevoli volte l'inossidabile Giuseppe Guzzetti. Ma forse il caso Chiamparino dà ragione a chi sostiene che faremmo prima ad andare a votare direttamente per le fondazioni bancarie, senza perdere tempo con amministrative e politiche. La capacità di spesa e di welfare, del resto, ormai è quasi tutta lì.

7. AIRONE PASSERA E IL PARTITO DEGLI AMMINISTRATORI DELEGATI
Quando la Patria chiama, Corrado Passera c'è. Come insegna il famoso salvataggio di Alitalia. Repubblica oggi gli dedica una mezza pagina di puro divertimento: "Pronto il partito di Passera, anteprima tra gli imprenditori. ‘Uno shock contro il degrado'. L'ex ministro: nei prossimi giorni l'annuncio. Il progetto illustrato da un gruppo di economisti e banchieri", raccolti dallo studio Ambrosetti (p. 4).

Tra questi uno stuolo di capi-azienda: Stefano Venturi (Hewlett Packard), Alessandro Belloni (De Agostini), Sandro De Poli (General Electric Italia), Andrea Soro (Royal Bank of Scotland), Davide Stefanini (Visa).

8. TOH, L'OTTAVO RE DI ROMA AVEVA MOLTI AMICI (MA NON CALTA-MATTONE)
"Scandalo rifiuti, accuse ai politici". Violentissima prima pagina del Messaggero sullo scandalo Cerroni. Dentro, una grandinata mai vista sul "Supremo": "Rifiuti, Cerroni sotto torchio. ‘Ecco il sistema'. Accuse ai politici. Il ras di Malagrotta interrogato dal gip: ‘I partiti mi cercavano. Ho salvato la città, sono un oracolo'. Sentito anche Landi".

"Nel mirino del Supremo anche l'inceneritore di Acerra. L'imprenditore voleva mettersi nell'affare e confidava nei buoni rapporti con Bertolaso". "Quegli incontri nella sede del Pd per incassare i fondi europei. I carabinieri: Cerroni tesseva relazioni con importanti apparati dello Stato. Telefonate e pressioni sui parlamentari. I finanziamenti agli ambientalisti" (pp. 2-3).

Del resto basta leggere Repubblica Roma per scoprire un fatto fondamentale: "Il Supremo, il Costruttore e il gran rifiuto. L'avvocato a Caltagirone: ‘Compra il mio impero'. La versione del gruppo Vianini: ‘Si parlò solo dell'accordo Acea-Ama per Albano'. ‘L'avvocato pretendeva la gestione del nuovo termovalorizzatore ma dicemmo di no" (p. 2). Per Calta-papà , comunque, una bella medaglia.

9. L'INSOSTENIBILE PESANTEZZA DI MARINO
Repubblica infierisce sul sindaco-ciclista: "L'ultimo scivolone di Marino, il supermanager dei rifiuti licenziato il primo giorno di lavoro. E' indagato per reati ambientali: l'aveva nascosto". Micidiale l'attacco del pezzo di Giovanna Vitale: Non ne azzecca una, il sindaco Marino" (p. 18). Sì, forse non ne azzecca una, ma intanto lui ha impiegato poche ore per far fuori un indagato. I predecessori facevano così?

10. MA FACCE RIDE!
"Lupi: ai pendolari sconti del 20% fino a 50 chilometri. Ma basta aumenti in autostrada senza verifiche" (Corriere, p. 13). E tante grazie, caro Signor Ministro. Tanto gli aumenti dei pedaggi sono già stati concessi.

11. ULTIME DAL MONTE DEI PACCHI
L'intervista di ieri di Arrogance Profumo ha riacceso la battaglia su Siena: "Subito a rischio la tregua su Mps. Guzzetti contro Profumo: ‘Frasi avventate'. Mansi: ‘Spero per i manager che mi ascolteranno'. L'ad Viola si dice ‘molto turbato'. Il numero uno di Cariplo: ‘Non sono sul dossier" (Repubblica, p. 22). Ma chi ha notizie è Gianluca Paolucci della Stampa: "Rispunta il piano delle fondazioni per Mps. Guzzetti assicura: non sono sul dossier. Il progetto è tornato attuale con la ripresa del titolo in Borsa" (p. 24).

12. CACCIA AI SOLDI DEI LIGRESTOS (QUELLI CHE FECERO TUTTO DA SOLI)
Per dimostrare che i Ligrestos hanno spolpato e affondato Fonsai senza alcuna collaborazione esterna, nulla di meglio che imbastire azioni che li accostino al Madoff di turno. L'ultima, la racconta il Corriere delle banche: "Bologna a caccia del tesoro dei Ligresti. Le indagini degli 007 dell'agenzia Ponzi. Al setaccio i patrimoni dei 36 soggetti coinvolti nell'azione di responsabilità per i danni a Fonsai promossa dalla compagnia delle Coop. Il sequestro di 120 milioni e il ricorso della famiglia. L'ex consigliere Fonsai Vincenzo La Russa possiede 18 immobili, l'avvocato Rucellai 68" (p. 25).

13. ULTIME DA UN POST-PAESE
Storia esemplare da Mestre: "Rifiuta le slot, mette il calciobalilla. La beffa del barista premiato e multato. Il passatempo gratuito nel locale. Ma per i vigili si tratta di gioco d'azzardo". Stefano Ceolin, 44 anni, verrà premiato il 5 aprile da "Slotmob" perché sostiene il gioco pulito, anche grazie al calciobalilla installato nel suo locale (Corriere, p. 22).

 

 

RENZI E ALFANO ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI BRUNO VESPA ALFANO VESPA RENZI FOTO LAPRESSEANGELINO ALFANO MATTEO RENZILETTA ALFANO FRANCESCHINI LETTA E ALFANO FESTEGGIANO IN SENATO RENZI E BERLUSCONInunzia de girolamo annagrazia calabria DE GIROLAMO MAZZUCA cancellieri adnkronos x ligresti salvatoreLUCA REMMERT E SERGIO CHIAMPARINOGiovanni Toti Profumo Presidente di Banca Mps insieme a Riffeser e Giuseppe Guzzetti il Presidente Acri la casi tutte le Fondazioni Bancarie Italiane Sandro Gozi Corrado Passera

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