donald trump jair bolsonaro brasile brasilia

“GLI STATI UNITI HANNO TENUTO. METTIAMO CHE ANCHE IL BRASILE TENGA. IL PROBLEMA RESTA” – L’AMBASCIATORE STEFANO STEFANINI: “IL POPULISMO INSURREZIONALE È TRASVERSALE, È UNA SORTA DI QUARTA INTERNAZIONALE. PUÒ PERMETTERSI DI FALLIRE, COME NEGLI USA, E DI RIPROVARCI AL PROSSIMO VOTO. PUÒ ESSERE FACILMENTE ESPORTATO. PUÒ ESSERE STRUMENTALIZZATO: RUSSIA E CINA NON CHIEDONO DI MEGLIO” – “LA DEMOCRAZIA AMERICANA È STATA MESSA A DURA PROVA, MA AVEVA ISTITUZIONI MOLTO FORTI E COLLAUDATE. L'ASSALTO POPULISTA IN BRASILE PRENDE DI MIRA ISTITUZIONI PIÙ VULNERABILI…” - VIDEO

 

Stefano Stefanini per “La Stampa”

 

stefano stefanini 2

L'attacco di piazza alle istituzioni brasiliane potrebbe rapidamente sbollire. Speriamo. Scrivo, a contorni della sommossa ancora del tutto incerti. Certo è che avevamo creduto troppo presto nello scampato pericolo. Ieri, la violenza delle pulsioni populiste aveva travolto brevemente il Campidoglio americano, tempio della moderna democrazia, oggi esattamente la stessa dinamica scuote brutalmente il Brasile. Domani? Gli Stati Uniti hanno tenuto. Mettiamo che anche il Brasile tenga.

 

Il problema resta. Il populismo insurrezionale è trasversale, è una sorta di Quarta Internazionale. Si alimenta di scontento popolare e trova ispirazione in leader tanto carismatici quanto autocratici, se solo potessero - Donald Trump, Jair Bolsonaro sono gli esempi di scuola. Può permettersi di fallire, come negli Usa, e di riprovarci al prossimo voto. Può essere facilmente esportato.

 

donald trump bolsonaro

Può essere strumentalizzato: le autocrazie, grandi potenze rivali dell'Occidente - Russia e Cina - non chiedono di meglio. Non sono nuove a interferenze elettorali, sistematiche da parte di Mosca, guarda caso a favore delle figure politiche che guidano il populismo insurrezionale. In Europa e in Occidente, attacchi alla democrazia e alle istituzioni, intesi a capovolgere i risultati elettorali, sono diventati un'alea da mettere in conto.

 

brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 39

La partita si gioca ora in Brasile. L'insurrezione in corso sembra seguire fedelmente il copione dell'assalto al Campidoglio del 6 gennaio del 2021. Ci sono due differenze importanti. L'insurrezione di Washington avveniva più a caldo con un Presidente sconfitto alle urne ma ancora in carica per una manciata di giorni, che avrebbe voluto mettersene personalmente alla guida - il "suo" Servizio Segreto, incaricato di proteggerlo gli impedì di raggiungere la folla che circondava il Campidoglio - e si riproponeva di bloccare la procedura di nomina del Presidente eletto.

 

Quest' assalto brasiliano arriva in ritardo. Luiz Inácio Lula da Silva è già inaugurato Presidente del Brasile, Jair Bolsonaro ha seguito il triste esempio di pessimo perdente di Donald Trump, disertando la cerimonia. Ha lasciato il Brasile, forse per evitare seguiti giudiziari, e si è sistemato a Miami.

 

brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 10

A suo credito, gli va riconosciuto di non essersi lasciato andare a incitamenti da tribuno infiammatorio a sostegno dell'insurrezione. Almeno fino a ieri sera. In tempistica, la rivolta brasiliana sembra pertanto partire più debole di quella statunitense.

 

Quando le truppe trumpiane entrarono in Campidoglio cercavano di bloccare le ultime formalità dell'elezione di Joe Biden. Le truppe bolsonariane entrano in scena a giochi fatti. Teoricamente almeno. La seconda differenza sta infatti nella solidità delle rispettive democrazie.

 

brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 38

Quella americana è stata sicuramente messa a dura prova da Trump, ma aveva istituzioni molto forti e collaudate da 250 anni circa di Costituzione. Gli anticorpi del sistema, ad esempio la rigorosa "apoliticità" dei militari, erano pienamente operanti. Il rischio corso dalla democrazia - che gli americani riconoscono esserci stato - si scontrava contro una blindatura storica.

 

Le difese istituzionali brasiliane non sono altrettanto collaudate e non possono contare su una tradizione storica di analoga durata. Il Brasile tornò alla democrazia nella seconda metà degli anni Ottanta dopo un lungo ciclo di dittature militari. Fu un grosso successo ormai radicato nel Paese, ma le radici non sono profonde e articolate come in Usa. L'assalto populista in Brasile prende di mira istituzioni più vulnerabili e comunque mette in difficoltà l'esordio della presidenza di Lula, che già trovava sul tavolo una pesante eredità. La transizione da Bolsonaro a Lula si era svolta senza traumi.

 

brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 12

In contemporanea, il Congresso uscente americano ha gettato non poca luce sul ruolo di istigatore giocato da Trump nell'insurrezione del 6 gennaio 2021. Credevamo di esserci liberato del virus antidemocratico. Ci accorgiamo che non è così. È sempre in circolazione. Come il Covid. Vaccini e anticorpi sono ancora necessari. Non possiamo permetterci di abbassare la guardia né sulla salute né sulla democrazia. Che vanno insieme.

jair e eduardo bolsonaro trumpbrasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 8brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 25brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 21brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 35brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 23brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 37brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 1brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 36brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 22brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 5brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 26brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 32brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 33brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 27brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 4brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 19brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 6brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 31brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 18brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 24brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 30brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 7brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 15brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 28brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 29brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 16brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 14brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 9presidente lula in diretta durante l'assalto al congresso brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 11brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 17brasilia assalto dei sostenitori di bolsonaro al congresso 13trump bolsonaro

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”