attilio fontana giuseppe conte roberto speranza

LA STRATEGIA DIFENSIVA DI FONTANA: SCARICARE TUTTA LA COLPA SU  CONTE E SPERANZA – IL GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA AI PM DI BERGAMO: “MI SONO STUPITO CHE DOPO L’ARRIVO DEI SOLDATI E CARABINIERI NON SI È PIÙ FATTA LA ZONA ROSSA. SONO CONVINTO CHE QUANDO SIAMO INTERVENUTI IL VIRUS ORMAI ERA DIFFUSO”. VISTO CHE I DATI DEL PROFESSOR MERLER SULLA POSSIBILE ECATOMBE ERANO CHIARISSIMI, PERCHÉ NON HANNO SPINTO SUL GOVERNO PER CHIUDERE LA VAL SERIANA COME FATTO A CODOGNO? C’ENTRANO FORSE LE PRESSIONI DEGLI INDUSTRIALI PREOCCUPATI DALLA PERDITA DI FATTURATO?

1. FONTANA A PM,STUPITO CHE CON MILITARI IN ZONA NON SI CHIUSE

ATTILIO FONTANA

(ANSA) - "Mi sono stupito che dopo l'arrivo dei soldati e Carabinieri non si è più fatta la zona rossa". Lo ha riferito il presidente della Lombardia Attilio Fontana ai pm di Bergamo, nel verbale del 29 maggio 2020.

 

Parlando dell'area della Val Seriana il governatore ha detto di essere "convinto che quando siamo intervenuti il virus ormai era diffuso; noi dovevamo intervenire prima". E precisando: "Noi credevamo nella realizzazione della zona rossa". E ancora: "La nostra non era una scelta politica, ma tecnica".

 

GALLERA E ATTILIO FONTANA

2. COVID: FONTANA, ABBIAMO FATTO TUTTO QUELLO CHE ANDAVA FATTO

(ANSA) - Il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ritiene che all'epoca della prima ondata della pandemia da Covid-19 non ci fosse "una direttiva o indicazione che imponeva di fare una scelta piuttosto che un'altra".

 

A chi oggi, a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico di Humanitas University, gli ha chiesto se si comporterebbe allo stesso modo, il presidente ha risposto: "In quel periodo credo sia stato fatto tutto quello che, sulla base dell'esperienza e della conoscenza che avevamo, andava fatto.

attilio fontana si mette la mascherina

 

Questa considerazione - ha aggiunto Fontana, indagato con altri dalla Procura di Bergamo nell'inchiesta sulla gestione dei primi giorni della pandemia - non l'ho fatta solo io, ma anche la Commissione europea che quando è venuta in Italia, a Milano, ha detto che ci eravamo comportati in modo corretto e che i nostri comportamenti sono poi stati presi a modello".

 

3. COVID LE NUOVE ACCUSE: «LOMBARDIA COME WUHAN» MA I LOCALI RESTARONO APERTI

Estratto dell’articolo di Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

LA BOZZA DI DECRETO PER LA ZONA ROSSA A NEMBRO E ALZANO

Il 28 febbraio 2020, cinque giorni dopo la scoperta dei primi due pazienti positivi ricoverati all'ospedale di Alzano Lombardo (Bergamo), il consulente del Ministero della Salute, il professor Stefano Merler, scrive una drammatica mail alla Regione Lombardia. Spiega che in Val Seriana l'indice di trasmissione è sopra il valore 2, altissimo. La crescita dei contagi è ormai esponenziale, se non si interviene immediatamente, sarà una catastrofe.

 

Eppure in quei giorni nessuno interviene con la zona rossa. Trascorrono 5 giorni, nessuno ha chiuso la Val Seriana. Il 3 marzo 2020 Aida Andreassi, medico della direzione generale Welfare della Regione Lombardia, chatta con l'allora assessore Niccolò Carretta: «Siamo come a Wuhan. La proiezione a fine marzo fa paura. Adesso capiamo perché in sei giorni hanno costruito un ospedale da 1.000 posti letto. Cercate di sostenerci politicamente.

Non è allarmismo, i dati sono chiari e l'andamento è pazzesco. Serve che il governo ci ascolti. Sappiamo che Speranza ha già capito ma non ha la forza di convincere fino in fondo».

 

Esercito a Nembro marzo 2020

Altro messaggio tarda sera: «Mi ha appena chiamato Zangrillo. Oggi è andato a Lodi. Fino a ieri non ci credeva, stasera mi ha detto che non ci poteva pensare che sono in quelle condizioni. Zangrillo capisci? Lo sborone medico di Berluska che quasi si mette a piangere. Mi ha detto: Aida era come un girone dell'inferno di Dante. I medici e gli infermieri fanno cose incredibili» (questo emerge dalle chat allegate alle carte dell'inchiesta della procura di Bergamo).

 

Esercito a Nembro marzo 2020 3

[…] In sintesi: tutti sapevano che in Val Seriana la situazione era drammatica, ma nessuno intervenne con la zona rossa, come era invece stato fatto a Codogno. Anche i sindaci di Alzano e Nembro avevano il potere di decidere una zona rossa per ragioni di emergenza sanitaria, non fecero nulla.

 

[…] Merler ha lanciato l'allarme il 28 febbraio, gli esperti della Regione Lombardia ne sono consapevoli il 3 marzo, visto che nelle chat parlano di "nuova Wuhan". Se ne sta accorgendo la popolazione. Ricorda il presidente dell'Ordine dei Medici della Provincia di Bergamo, Guido Marinoni: «La gente era terrorizzata perché c'erano 10-15 morti al giorno». Nessuno interviene. Niente zona rossa, tra Roma e Milano tutti sono preoccupati dalle possibili conseguenze per l'economia locale.

 

giuseppe ruocco 2

I Su quei giorni le chat allegate alle carte dell'inchiesta mostrano varie incertezze frutto anche della potenza dell'uragano sconosciuto che si stava abbattendo sull'Italia. Alcuni flash. L'allora assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera: «Ci hanno fatto andare in guerra come gli italiani in Russia, con le scarpe di cartone. Fin da subito non siamo riusciti a distribuire sul territorio mascherine, camici, visiere, ecco perché non ce n'erano. Quei pochi che abbiamo vengono giustamente destinati agli ospedali». Giuseppe Ruocco, ex segretario generale del ministero della Salute, il 22 febbraio: «Qui si stanno demoralizzando tutti, e il Ministro ormai è nel pallone». Ma è un tutti contro tutti. […]

verbale del comitato tecnico scientifico sulla zona rossa ad alzano e nembroAttilio Fontanaattilio fontana 4attilio fontana si mette la mascherinaGALLERA E ATTILIO FONTANAAlzano Lombardo e Nembro l'esercito consegna i banchi a codogno alzano e nembro3Esercito a Nembro marzo 2020 2ARTICOLI DE LA STAMPA SUGLI IMPRENDITORI E IL COVID - FEBBRAIO MARZO 2020attilio fontana si mette la mascherina 1

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?