LA STRETTA (DI MANO) DI ANGELONA: “L’EUROPA CERCA SEMPRE IL COMPROMESSO. VEDREMO QUALI PROPOSTE FARÀ LA GRECIA” - DA DOMANI TSIPRAS SI INCONTRERÀ CON IL CAPO DELL’EUROGRUPPO PER TROVARE UN ACCORDO. MA CERCA ANCHE PIANI ALTERNATIVI

 

1.LA MERKEL ORA TENDE LA MANO A TSIPRAS: "PRONTI A COMPROMESSO"

Chiara Sarra per “il Giornale

 

tsipras per mano con junckertsipras per mano con juncker

A Bruxelles Alexis Tsipras viene accolto da Angela Merkel con una stretta di mano e un'apertura: "L’Ue cerca sempre il compromesso, questo è il suo successo", ha detto la Cancelliera, "La Germania è pronta ma va detto che la credibilità dell’Ue dipende dal rispetto delle regole e dall’essere affidabili".

 

"Vedremo quali proposte farà Atene, saranno discusse all’eurogruppo lunedì quindi abbiamo ancora qualche giorno", ha detto la Merkel entrando al vertice, iniziato con almeno due ore di ritardo per il protrarsi dei negoziati a Minsk. Una discussione difficile, quella sulla Grecia, dopo gli accesi scambi all’Eurogruppo che non è riuscito a mettersi d’accordo nemmeno su una dichiarazione congiunta. Così i leader europei ne parleranno oggi con il nuovo premier greco Alexis Tsipras, al suo debutto al vertice, prima di una nuova riunione dei ministri in programma lunedì prossimo.

tsipras angel gurriatsipras angel gurria

 

 

2.GRECIA: INTESA TSIPRAS-DIJSSELBLOEM, DA DOMANI INCONTRI TECNICI IN VISTA EUROGRUPPO

Radiocor - Il premier greco Alexis Tsipras e il presidente dell'Eurogruppo Jereon Dijsselbloem hanno concordato al termine di un incontro che saranno ripresi a partire da domani gli incontri a livello tecnico per confrontare il programma degli aiuti valido fino al 28 febbraio, sulla base del quale i creditori si sono impegnati ad aiutare finanziariamente la Grecia, e il programma del nuovo governo. Lo ha indicato la portavoce dell'Eurogruppo.

 

 

3.IL MINISTRO DIVO DEL WEB

Da “Libero quotidiano” - Per alcuni, i lineamenti di Yanis Varoufakis sarebbero quelli di un duro. Nelle parodie che circolano sul web, il ministro marxista di Tsipras ha preso il posto delle star di Hollywood in poster ritoccati di famosi film d’azione. Ecco dunque il professore di economia indossare la celebre canottiera di Bruce Willis in un “Die Hard” all’ateniese, o diventare il Colonnello Kurtz in un improbabile “Acropolis Now”.

tsipras angel gurria  tsipras angel gurria

 

 

4.TRE AVVOLTOI SUL PIANO SALVA-GRECIA

Ugo Bertone per “Libero quotidiano

 

«La Grecia uscirà dall’euro? A breve no. Ma se Tsipras andrà avanti così, tra un anno capiterà». Parla così Daniel Gros, direttore del Centre for European Policy Studies, uno dei “pensatoi” più rinomati dell’Unione Europea mentre è in corso un nuovo round tra il ministro Yannis Varoufakis e l’Eurogruppo- Nessuno si fa illusioni sull’esito dei colloqui, comunque interlocutori. Intanto Alexis Tsipras si è dato in gran daffare. Il primo fronte riguarda Mosca, dove il premier si recherà in visita il 9 maggio.

 

draghi tsiprasdraghi tsipras

Una data non casuale, visto che quel giorno la Russia celebra la vittoria sulla Germania, il Paese a cui Tsipras ha chiesto, 70 anni dopo, i danni di guerra. La Russia non è certo in condizioni brillanti, ma non avrebbe comunque difficoltà a fornire i capitali che l’Europa minaccia di negare al debitore (presto insolvente) greco.

 

IL PIANO B

Ma ci sono alternative, fa sapere Panos Kammenos, l’alleato di destra del governo Syriza, oggi ministro della Difesa. Una, ad esempio, è la Cina, senz’altro allettata dalla prospettiva di acquistare il porto del Pireo, già oggi importante testa di ponte per l’export made in China. Non è una prospettiva campata in aria. Ieri Tsipras ha avuto un lungo colloquio telefonico con il premier cinese Li Kequiang, notizia che il governo (attivissimo sul fronte dei media) ha subito reso pubblica.

tsipras hollandetsipras hollande

 

Poco prima del colloquio telefonico con Pechino, intanto, Tsipras ha accolto davanti alle telecamere Angel Gurria, segretario generale dell’Ocse. L’organizzazione, ha spiegato Tsipras, ci aiuterà a mettere a punto un piano alternativo a quello, malefico, che ci è stato imposto dalla Trojka. Gurria ha fernato: il nostro ruolo, ha sottolineato, è solo consultivo perché «i greci sanno meglio di noi cosa è necessario».

 

Di sicuro ad Atene sanno che la polveriera greca fa paura. Anche a Barack Obama che ha già chiesto “comprensione” ad Angela Merkel in occasione della visita lampo della Cancelliera. Alla voce del presidente si è aggiunta ieri quella di un influente deputato del Vermont, Bernard Sanders che, magari con un occhio agli immigrati ellenici, ha addirittura sollecitato, non si sa con quanta serietà, un intervento della Federal Reserve. Insomma, il nuovo governo greco ha scelto la tattica dell'attacco a tutto tondo.

tsipras merkeltsipras merkel

 

Ieri Varoufakis, oggi Tsipras, ripeteranno a Bruxelles richieste che l’Eurogruppo, all’apparenza compatto, non ha intenzione nemmeno di discutere. Il presidente, l’olandese Dieter Djissembloem, ha sottolineato che le decisioni si prenderanno solo la prossima settimana, ad un soffio delle scadenze decisive (fine febbraio). Wolfgang Schaeuble gioca al finto tonto, ripetendo che non c’è alcun bisogno di un nuovo accordo.

 

tsipras e putintsipras e putin

«Dal suo punto di vista è comprensibile, commenta Gros, uno degli economisti che prima e meglio ha previsto la crisi dell’eurozona dal 2008 in poi - Il governo tedesco ha presentato in Parlamento 3 anni fa un piano di aiuti alla Grecia che già prevedeva tagli ai crediti. Oggi, in caso di rinegoziazione, dovrebbe tornare in aula a dire: la Grecia vuol pagare di meno...». Un suicidio politico, oltre che diplomatico cui Angela Merkel non intende piegarsi. Anche perché gli altri Paesi vittime della austerità, dall’Irlanda al Portogallo, non hanno alcuna intenzione di praticare sconti ad Atene.

 

BANCAROTTA

tsipras varoufakis tsipras varoufakis

I rischi, però, sono molto alti: il default della Grecia potrebbe provocare un tracollo dell’euro (fino a 0,90 sul dollaro secondo JP Morgan) e compromettere la ripresa. I mercati, per la verità, non ci credono. I bond di Atene, pur con un rendimento a due cifre, sono ben lontani dai prezzi del 2011, quando gli interessi salirono al 30 per cento. E ieri la Grecia ha raccolto poco più di un miliardo di euro per titolo a 13 settimane ad un interesse elevato, il 2,50%, ma non proibitivo.

varoufakis come supermanvaroufakis come superman

 

La finanza, insomma, scommette che l’accordo in extremis si farà: l’importante è trovare una formula che consenta ad entrambi i duellanti di cantar vittoria. Non è facile, ma nemmeno impossibile: Atene deve garantire il rispetto delle obbligazioni prese, l’Europa può finalmente allargare i cordoni della Borsa per rendere possibile la ripresa. E magari, consentire di riattaccare i fili della luce nella case dei più poveri.

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…