travaglio renzi

CHE SUCCEDE A TRAVAGLIO? - “SE AD ALTAN VENIVANO IN MENTE "PENSIERI CHE NON CONDIVIDO", A ME CAPITA DI PEGGIO: OGGI CONDIVIDO PENSIERI DI CHI NON CONDIVIDO MAI. PER ESEMPIO, CHE DIO MI PERDONI, RENZI CHE ECCEZIONALMENTE NE HA DETTA UNA GIUSTA - NON SOLO: CONCORDO PURE CON L'ASSESSORE GALLERA - COMPLETO LA MIA CONFESSIONE DANDO RAGIONE A UN COLLEGA CHE SECONDO ME HA QUASI SEMPRE TORTO: MATTIA FELTRI…’’

Marco Travaglio per “il Fatto Quotidiano”

MARCO TRAVAGLIO E CINZIA MONTEVERDI

 

Se ad Altan venivano in mente "pensieri che non condivido", a me capita di peggio: oggi condivido pensieri di chi non condivido mai. Per esempio, che Dio mi perdoni, l' Innominabile che eccezionalmente ne ha detta una giusta, rischiando financo di trovarsi dalla stessa parte del governo di cui fa parte: "Ridurre gli orari dei negozi crea solo più problemi: più calca, più code, più contagi".

ALTAN 3

 

Non solo: concordo - cosa di cui non mi scuserò mai abbastanza - pure con l' assessore Gallera: "Io i negozi di alimentari li lascerei aperti sempre per evitare assembramenti e resse. Non c' è un' emergenza alimentare, non creiamo il panico nella gente che pensa di non trovare da mangiare, si affollerà e già oggi ci sono code molto lunghe perché si rispettano le regole del distanziamento. Non ha senso chiudere alle 18".

MARCO TRAVAGLIO CON CARTA IGIENICA GRIFFATA RENZI

 

Resta da capire cosa sia saltato in mente a Luca Zaia che - topi vivi alla cinese a parte - ci era apparso finora il più avveduto o il meno scriteriato fra i leghisti su piazza, finché ha disposto la chiusura dei negozi nel weekend. Ma che gli dice il cervello? Se lo scopo è diradare, nello spazio e nel tempo, le persone in fila per comprare alimentari, medicine e altri prodotti necessari, più gli esercizi restano aperti, meno gente si accalca.

Gallera

 

Completo, sottovoce, la mia confessione dando ragione a un collega che secondo me ha quasi sempre torto: Mattia Feltri. L' altro giorno, su La Stampa, ha ribaltato la narrazione autoflagellatoria tipicamente italiana notando che, se 1 milione e 25 mila controlli (al 18 marzo) hanno smascherato 43.595 persone a zonzo senza giustificati motivi, di cui 926 con autocertificazione falsa, vuol dire che "oltre il 95% erano in regola", mentre solo il 4,25 hanno disobbedito e appena lo 0,09% mentito. Si dirà: quando c' è di mezzo la ghirba e la paura fa 90, siamo tutti più ligi e disciplinati: bella forza.

 

mattia feltri con il padre vittorio premio e' giornalismo 2018

Ma, fra tanti lutti, godiamoci almeno questo piccolo spunto di civiltà e auguriamoci che gli immani sacrifici (di vite e di vita) di questi giorni ci restino impressi nella memoria. Quando torneremo alla normalità, chi oggi rispetta una regola per la prima volta da quand' è nato per migliorare o salvare la vita propria e altrui, potrebbe ricordare che proprio a questo servono le regole: a migliorare la vita propria e altrui.

 

Immagina Feltri jr.: "Immaginate che sarebbe l' Italia se le leggi e le ordinanze fossero rispettate dal 95% dei cittadini. Se pagasse il fisco il 95% dei cittadini". Ciò che conta è che regole e divieti siano equilibrati e ragionevoli. A proposito: ma che è questa smania militaresca che tracima dai giornali e dalle bocche di certi governatori non abbastanza tappate dalle mascherine?

 

il servizio di sky news dall'ospedale di bergamo

Posto che siamo in guerra, ma contro un virus invisibile e difficilmente centrabile da proiettili di mortaio, raffiche di mitra, missili terra-aria, droni armati e cacciabombardieri, che senso ha invocare l' esercito dappertutto? Intendiamoci: la presenza ben dosata di soldati in divisa nelle strade per affiancare le forze dell' ordine nei controlli o dissuadere simbolicamente i furbastri (o trasportare le bare dei morti al cimitero, come a Bergamo) è utile e non spaventa.

 

esercito a bergamo per portare via le bare 2

Sempreché i prefetti e i Comitati ordine e sicurezza (non le Regioni, che con le Forze Armate non c' entrano una mazza) lo decidano nelle zone dov' è necessario. Ma qui si avverte nell' aria, insieme alla terribili goccioline al Covid-19, un qualcosa in più che mette i brividi alla schiena anche dei non pacifisti. Le prime pagine di ieri fanno temere che i protagonisti di Vogliamo i colonnelli, il capolavoro di Monicelli, si siano già impadroniti delle redazioni dei principali quotidiani. L' on. Tritoni sul Messaggero: "Virus, le ronde dell' esercito".

 

GIUSEPPE CONTE ATTILIO FONTANA

Il col. Ribaud sul Corriere: "Pronto l' esercito per i controlli", ma anche il generale Bassi-Lega: "Troppi in giro, si pensa all' esercito". Il col. Aguzzo sul Giornale: "E ora c' è voglia di esercito". Il col. Barbacane su Libero: "Maniere forti, Fontana chiede l' esercito". Il ten. Branzino su la Verità: "Già due Regioni dispiegano i militari: esercito in Campania e Sicilia". E il mite Attilio Fontana, travestito da colonnello Automatikos e in preda a un' escalation che lo porta ogni giorno a spararla più grossa per allontanare l' amaro calice delle responsabilità (la sanità è tutta regionale), intima al governo di mandargli le truppe, e in dosi massicce ("servono migliaia di militari").

ZAIA E ATTILIO FONTANA

 

Come se in Lombardia mancassero non le terapie intensive, i medici e gli infermieri necessari per curare l' enorme numero di malati, ma i vigili, i poliziotti e i carabinieri per controllare chi va a spasso. E se le categorie più a rischio fossero i lombardi che escono di casa, perlopiù a distanza di sicurezza, anziché lavoratori e pendolari accalcati sugli autobus, sui treni (regionali) e nelle fabbriche.

 

medico fa parlare un paziente con i parenti via skype

Per carità, il terrore per i dati sempre più drammatici in Lombardia rendono comprensibile il terrore del "governatore" leghista. Ma l' andazzo di spararla sempre più grossa e buttare la palla in tribuna, invocando ogni giorno un "giro di vite" in più per supplire a gaffe, errori, ritardi e defaillance di un sistema sanitario regionale tutt' altro che "modello" (il sistema, non il personale sanitario) e precostituirsi un "io l' avevo detto" per il dopo, serve a poco e aggiunge solo casino alla confusione.

MEDICI SI PROTEGGONO CON I SACCHI DELLA SPAZZATURA IN LOMBARDIA

 

Giusto e sacrosanto intimare ai cittadini a limitare al minimo le uscite. Ma chi chiede al governo di sigillarci tutti in casa per chissà quanto col coprifuoco, e magari i cavalli di frisia e i sacchi di sabbia alle finestre, dovrebbe valutare le conseguenze: chi oggi trova sopportabili gli arresti domiciliari, fra qualche settimana potrebbe sclerare e dare di matto, rendendo ingestibile una situazione già grave. E che si farà allora per dare un altro giro di vite? Si schiereranno i carri armati con l' ordine di sparare a vista su chiunque metta il naso fuori? Siate seri: deponete le armi e piantatela.

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)