carlo nordio giovanni donzelli andrea delmastro delle vedove

“SULLA SEGRETEZZA DEGLI ATTI DECIDE IL MINISTERO” – IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, CARLO NORDIO, DIFENDE IL “SUO” SOTTOSEGRETARIO, DELMASTRO: “È UN’ISPIRAZIONE VELLEITARIA E METAFISICA CHE L’INFORMAZIONE DI GARANZIA POSSA COSTITUIRE OGGETTO DI DIMISSIONI” – POI DICE DI ESSERE “RISPETTOSISSIMO” DELL’INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA, SALVO POI DI FATTO SOSTENERE CHE L’INDAGINE SU DELMASTRO NON HA RAGIONE DI ESSERE, PERCHÉ LA CLASSIFICAZIONE SPETTA A VIA ARENULA…

Estratto dell’articolo di Liana Milella per www.repubblica.it

 

INFORMATIVA DI CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO COSPITO

No alle dimissioni da sottosegretario di Andrea Delmastro. Parola di Carlo Nordio. Che per di più in modo netto attribuisce "solo" al suo ministero, e non alla magistratura, la categoria di segretezza da apporre a un proprio documento.

 

È un Nordio durissimo quello che, nei soli tre minuti scarsi del question time alla Camera, respinge seccamente la richiesta di allontanare da via Arenula il sottosegretario meloniano sotto inchiesta a piazzale Clodio per rivelazioni di segreto d'ufficio. Glielo chiede il Movimento 5 stelle con Valentina D'Orso e Federico Cafiero De Raho. Ma il suo niet è altrettanto netto. A partire dal no alle dimissioni. Vediamo perché.

 

La "sentenza" di Nordio

ANDREA DELMASTRO E GIOVANNI DONZELLI

Ecco le parole di Nordio: "È un'ispirazione velleitaria e metafisica che l'informazione di garanzia possa costituire oggetto di dimissioni. Se così fosse, noi devolveremmo all'autorità giudiziaria il destino politico degli appartenenti a un'assemblea che oggi riguarda Delmastro, ma domani ognuno di voi". Nordio guarda l'emiciclo, e pronuncia la sua "sentenza". Quindi Delmastro resta al suo posto.

 

"Non decidono i pm sulla segretezza degli atti"

Quanto alla classificazione del documento richiesto da Delmastro allo stesso Dap e poi utilizzato dal capogruppo di FdI in aula contro il Pd il 31 gennaio, Nordio non solo conferma quanto ha già detto per due volte nella stessa aula, ma ne amplia i confini, quasi a negare che possa esistere la stessa inchiesta giudiziaria perché sarebbe abnorme se fosse quest'ultima, e non il ministero stesso, a decidere la classificazione di segretezza di un documento.

ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE

 

"Siamo rispettosissimi dell'intervento della magistratura - specifica Nordio - e attendiamo con fiducia l'esito dell'indagine che riguarda Delmastro. Ma se la qualifica della segretezza o meno dell'atto non dovesse più dipendere dall'autorità che lo forma, cioè dal ministero, ma dovesse essere devoluta alla magistratura potrebbe crearsi una problematica che dovrebbe essere risolta in un altra sede". Un'affermazione che già di per sé annuncia come possibile un ricorso alla Corte costituzionale.

 

Del resto Nordio conferma esattamente quanto ha già detto. Eccolo ribadire che "la classificazione della natura dell'atto oggetto di contestazione - segreta, riservata, riservatissima, o altro - per legge appartiene all'autorità che firma il documento. Quindi spetta al ministero definire la qualifica degli atti di cui si parla".

 

MATTEO PIANTEDOSI CARLO NORDIO

Ma lo stesso Nordio ammette stavolta che la dicitura che fu apposta alle carte - e cioè a "limitata divulgazione" - "è una formula di per sé inidonea a connotare il documento trasmesso come atto classificato, quindi una mera prassi interna". Ma poi, da ex pubblico ministero, fa anche una lezione alla magistratura che sta indagando e pure ai giuristi, e dice: "Per quanto riguarda il reato di divulgazione di segreto d'ufficio, la parola "segreto" non può essere interpretata in modo estensivo in malam partem, e cioè contro la persona che è indagata. Tutti sanno che la norma penale può essere interpretata in modo estensivo soltanto in bonam partem. Quindi quello che è segreto è segreto, quello che non è segreto non rientra tra gli atti dei quali si sta oggi parlando".

 

DELMASTRO LINDO - MEME BY CARLI

Un modo per dire che la stessa indagine di piazzale Clodio non ha alcuna ragione di essere. Perché è stata via Arenula a decidere la classificazione del documento (anche se ammette che è sbagliata), e la magistratura non può espropriare il ministero, ma può solo accettarne la decisione. Quindi Delmastro non ha violato nulla perché il documento non era stato classificato come segreto, e tantomeno per un fatto inesistente può essere "dimesso".

 

Protesta il M5S

Ovvie le proteste di M5S con l'ex procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho che, all'opposto, ribadisce come ci sia stata una palese violazione del segreto amministrativo che giustifica la richiesta di togliere a Delmastro la qualifica di sottosegretario. Anche perché, dice Cafiero, non si usano documenti riservati per attaccare l'opposizione come invece è avvenuto.

 

carlo nordio 1

[…] E siamo a oggi, al Giurì riunito alla Camera in vista di una relazione che dovrà essere depositata in aula entro il 10 marzo. Ma fino ad allora il presidente Sergio Costa, l'ex ministro di M5S, impone la totale segretazione degli atti, e quindi anche delle singole relazioni. Dice Costa ai cronisti: "Ho messo il segreto, e quindi io rispetto la riservatezza". […] I lavori del Giurì s'intrecciano con la pesante contestazione in corso da parte delle opposizioni proprio contro Delmastro, la cui presenza viene rifiutata nelle commissioni di Camera e Senato, e in aula nella veste di rappresentante del Guardasigilli Carlo Nordio. Che nel question time, interrogato dal deputato grillino ed ex procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, si appresta ad affrontare la questione.

DELMASTRO E DONZELLI - VIGNETTA BY ELLEKAPPADONZELLI PINOCCHIO E DELMASTRO GEPPETTO - MEME BY EMILIANO CARLI

 

andrea delmastroANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE 1

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...