giorgia meloni giancarlo giorgetti superbonus

IL SUPERBONUS HA SCASSATO I CONTI PUBBLICI – LA DECISIONE DI STOPPARE LA CEDIBILITÀ DEI CREDITI DI IMPOSTA DEL SUSSIDIO EDILIZIO È LEGATA A UNA RAGIONE CONTABILE. LE NUOVE STIME DELL’EUROSTAT POTREBBERO GONFIARE IL DEFICIT ITALIANO ALL’8% PER LO SCORSO ANNO (E RIMETTERE IN DISCUSSIONE LA CRESCITA RECORD DEL PIL). SENZA UN INTERVENTO, IL GOVERNO NON AVREBBE AVUTO ALCUN MARGINE DI BILANCIO PER ALTRE MISURE – GIORGETTI: “SAREI STATO COSTRETTO A RINUNCIARE AL RINNOVO DI QUALUNQUE MISURA SOCIALE”

Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

[…] Giancarlo Giorgetti giorni fa lamentava che i suoi atti di coraggio politico passano sotto silenzio. Quasi fosse semplicemente scontato che un ministro dell’Economia prenda decisioni impopolari. Ma è Giorgetti che ha firmato la reintroduzione delle accise sui carburanti, una volta risceso il prezzo del petrolio; ed è sempre Giorgetti che ha tradotto in misure concrete le sue stesse critiche ai bonus immobiliari. Prima […] ha alzato un argine all’avanzata del re di tutti i sussidi, riducendo i crediti d’imposta sugli interventi ambientali dal 110% al 90%. Poi il decreto di giovedì ha bloccato la cedibilità di quei crediti (per il futuro), impedendo che vengano trattati come moneta creata dal fisco invece che dalla Banca centrale europea.

 

I NUMERI DEL SUPERBONUS - INFOGRAFICA LA REPUBBLICA

[…] Ma dietro la loro scelta anche un’altra ragione — più urgente — che diverrà chiara quando, il primo marzo, l’Istat pubblicherà i dati di contabilità nazionale. Quel giorno l’istituto di statistica fisserà i risultati di crescita, deficit e debito pubblico per l’anno scorso. Poi aggiungerà una postilla: una drastica revisione al rialzo dei disavanzi per il 2020 e il 2021; va da sé poi che la revisione dei criteri di calcolo porterà anche a un deficit sul 2022 molto più alto di quanto annunciato anche solo nella nota di aggiornamento (Nadef) del governo in ottobre scorso.

 

Tutto è legato a doppio filo alle peculiarità e patologie dei bonus immobiliari. E il paradosso è che solo grazie al decreto di ieri il governo salva i saldi di bilancio di quest’anno, dunque la possibilità di prolungare parte dei sussidi al consumo di energia se necessario.

 

Dice Giorgetti: «Non fossi intervenuto (sulla cedibilità dei crediti d’imposta immobiliari, ndr) sarei stato costretto a rinunciare al rinnovo di qualunque misura sociale».

report intervista giuseppe conte sul superbonus

 

[…] Eurostat, sulla base del suo nuovo manuale di contabilità, sta chiedendo che ogni credito d’imposta immobiliare di questi anni sia contabilizzato «per competenza». L’agenzia statistica europea prevede cioè che l’impatto sui conti sia registrato nell’anno in cui ogni credito d’imposta viene legalmente riconosciuto, non negli anni futuri durante i quali i detentori di quei crediti pagheranno meno tasse. In quegli anni, magari distanti, gli effetti si faranno sentire sullo stock del debito pubblico per molto più di 100 miliardi.

GIANCARLO GIORGETTI E GIORGIA MELONI

 

Ma il deficit è calcolato da sempre «per competenza», cioè quando una spesa o un’entrata in meno (o in più) sono decise. Nessuno sa dire oggi di quanto sarà rivisto il rosso di bilancio, nemmeno l’Istat. La riscrittura è in corso e sarà macroscopica. I 110 miliardi di crediti in circolazione fino all’autunno scorso — da allora cresciuti ancora — rappresentano circa il 6% del prodotto lordo (Pil) e solo una piccola parte di essi è già visibile nei saldi di finanza pubblica perché assorbiti da minori tasse versate.

 

SUPERBONUS EFFICIENTAMENTO ENERGETICO

Dunque è presumibile che il deficit pubblico del 2020 sia corretto ben sopra al 10% del Pil (invece del 9,5% ufficiale di oggi), quello del 2021 sia più vicino al 9% che al 7,2% che risulta oggi e quello del 2022 risulti più vicino all’8% che al 5,6% indicato nella Nadef.

 

Di fatto Eurostat chiede una trasparenza sui conti pubblici che getta una luce diversa anche sui sorprendenti dati di crescita degli anni scorsi. Il governo di Mario Draghi probabilmente avrebbe imposto una stretta prima, non fosse stato per la resistenza dei 5 Stelle. […] Per questo il governo ha bloccato la cedibilità dei crediti, in modo che i tre miliardi attuali di spesa mensile da superbonus non siano classificati da Eurostat nei conti 2023, gonfiando il deficit da 4,5% al 6,5% e privando così il governo di qualunque margine di bilancio. Un effetto collaterale della stretta, peraltro, dovrebbe essere una frenata dell’inflazione dei costi dell’edilizia.

SUPERBONUSil post di conte sul superbonus nel pnrr

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...