elon musk afd alice weidel

LE SVASTICHELLE DI AFD SONO UN “PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA”. A DIRLO NON SONO I SINISTRELLI MA I SERVIZI TEDESCHI IN UN RAPPORTO MONSTRE DI 1100 PAGINE. IL PARTITO DI ALICE WEIDEL E’ “ESTREMISTA” E RISCHIA LA MESSA AL BANDO. ADESSO PER IL CANCELLIERE MERZ SARÀ PIÙ IMBARAZZANTE TENTARE DELLE CONVERGENZE, COME A FEBBRAIO SU UNA MOZIONE ANTI-MIGRANTI – I TRUMPIANI INSORGONO, DA MUSK AL SEGRETARIO DI STATO RUBIO CHE URLA AL “GOMBLOTTO”: “LA GERMANIA HA DATO ALLA SUA INTELLIGENCE NUOVI POTERI PER SORVEGLIARE L’OPPOSIZIONE, QUESTA NON È DEMOCRAZIA, MA TIRANNIA MASCHERATA” – LA REAZIONE DI SALVINI

Tonia Mastrobuoni per repubblica.it - Estratti

alice weidel

 Il rapporto integrale è lungo ben 1.100 pagine ma non sarà reso pubblico. L’approfondita indagine dei servizi segreti sulla pericolosità dell’Alternative fuer Deutschland è cominciata a febbraio del 2021. Quando erano uscite in effetti le prime indiscrezioni su un possibile faro acceso dal Verfassungsschutz sul partito di Alice Weidel. Per quattro anni, l’intelligence tedesca ha analizzato le posizioni, le esternazioni, i programmi dell’Afd. Il verdetto definitivo è stato reso noto ieri in uno scarno comunicato.

 

Ed è una bomba. Ormai è «accertato » che il partito guidato da Alice Weidel è «di estrema destra».

alice weidel

Non ci sono più dubbi sull’antidemocraticità dell’ex movimento di professori anti-euro tramutato negli anni in forza politica razzista, islamofobica e ultranazionalista. E appoggiata con forza dal patron di Tesla vicinissimo a Donald Trump, il tecno-oligarca Elon Musk. Che anche ieri ha avvertito che un eventuale bando del partito radicale «sarebbe un attacco alla democrazia ».

 

Ma i repubblicani trumpiani non solo hanno perso un’occasione per tacere. Il segretario di Stato Marco Rubio ha trasformato la sentenza dei servizi segreti in un presunto complotto politico: «La Germania ha dato alla sua intelligence nuovi poteri per sorvegliare l’opposizione», ha twittato.

«Questa non è democrazia, ma tirannia mascherata». Per lui «estremista» è solo la politica delle porte aperte ai migranti.

 

Il Verfassungsschutz è molto chiaro, invece. L’Afd punta a escludere determinati cittadini dalla piena partecipazione alla società tedesca. «Nel concreto, l’Afd considera cittadini tedeschi di origine migratoria che provengano da Paesi musulmani indegni di essere parte del popolo tedesco, che viene definito attraverso l’appartenenza etnica», si legge nel comunicato stampa.

 

Nelle posizioni assunte dal partito guidato da Alice Weidel, nelle dichiarazioni di alcuni suoi esponenti, i vicepresidenti del Verfassungsschutz, Sinan Selen e Silke Willems, hanno ravvisato una violazione del principio della dignità umana.

 

ELON MUSK AL CONGRESSO DI AFD

Le conseguenze pratiche sono che l’intelligence potrà intensificare la vigilanza e l’osservazione dell’Afd, anche impiegando infiltrati e usando strumenti per le intercettazioni (che in Germania sono usati con estrema cautela a causa delle leggi restrittive sulla privacy).

La classificazione come partito “accertato” di estrema destra aumenta anche la possibilità che qualcuno faccia ricorso a Karlsruhe per ottenerne, tout court, il divieto. Basterebbe un voto a maggioranza del Bundestag, del Bundesrat o del governo. E da mesi singoli esponenti della Cdu come il governatore dello Schleswig- Holstein Daniel Guenther e una fetta della Spd si sono detti favorevoli a un bando.

afd

 

Il rapporto da 1.100 pagine ancora secretato dai servizi sarebbe materiale prezioso da presentare alla Corte costituzionale, soprattutto perché frutto dell’indagine approfondita di un’autorità dello Stato.

(…) 

 

 

Adesso sarà più imbarazzante tentare delle convergenze, ripetere esperienze come quella di febbraio, quando Merz accettò con una scrollata di spalle che l’Afd votasse con il suo partito una mozione anti-migranti. Il tempo per le scrollate di spalle è definitivamente tramontato, dopo il verdetto di ieri.

 

 

SALVINI: “GRAVISSIMO”

Da la Repubblica

LA GERMANIA EST IN MANO AI NAZISTI DI AFD - 2025

Per il vicepremier leghista Matteo Salvini è «gravissima» la decisione dei servizi segreti tedeschi di classificare l’Afd come formazione «di estrema destra». «Dopo Francia e Romania, un altro furto di democrazia? - scrive Salvini su X Solidarietà ad Afd e al popolo tedesco che, stando ai numeri, oggi li sceglierebbe come primo partito».

Diversa la lettura del portavoce di Forza Italia, Raffaele Nevi: «Afd è distante anni luce da noi e se fossero al governo non aiuterebbero l’Italia». Nessun commento da FdI, anche se ufficiosamente la linea è questa: siamo lontani da Afd, ma nessuno dia patenti di democrazia.

elon musk al congresso di afd comitato elettorale afd - festeggiamento per i risultati delle europeecomitato elettorale afd - festeggiamento per i risultati delle europee

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…